Cadetti, l'Olimpico ispira Trost e Turatello
Per tutti l'emozione di calcare piste e pedane dello Stadio Olimpico: la prima giornata dei Tricolori cadetti concede ai ragazzi in gara il privilegio di un palcoscenico da brividi. E anche chi, come i lanciatori, (per motivi discutibili) si trova a gareggiare negli impianti limitrofi - ai Marmi e alla Farnesina - ha almeno la soddisfazione di vedersi premiato sul podio che tanti campioni hanno salito nei grandi eventi ospitati dal monumento sportivo capitolino.
Il personaggio della prima giornata si chiama Alessia Trost, capace di migliorarsi per due volte sulla stessa pedana dell'alto che vide lo storico primato mondiale di Stefka Kostadinova a Roma '87. Prima 1.79, poi 1.81: una misura che, valicata con determinazione al terzo tentativo, costituisce la terza prestazione italiana di sempre nella categoria (dietro Elena Vallortigara, 1.85, e Sandra Fossati, 1.84) e il miglior risultato "under 16" al mondo del 2008. In questa stagione, nelle liste mondiali al limite di 15 anni, la migliore era finora l'australiana Amy Pejkovic con 1.80. La ragazza friulana è già atleta di una certa consistenza e di struttura imponente, in continua evoluzione: quando eguagliò due anni fa con 1.68 la MPN della categoria ragazze misurava 1.82; quando, l'anno scorso, vinse il titolo cadette a Ravenna, era già cresciuta di statura a 1.86. Oggi, tanto per gradire, denunciava un'altezza di 1.88: "Ma era da tempo che mi sentivo pronta per riscrivere il mio personale (1.78): mi sentivo bene e ho approfittato del fatto che vi fossero due pedane in contemporanea e quindi la gara scorresse via senza lunghe attese". Alle sue spalle, una corregionale: in realtà una bambina di 14 anni - Desirée Rossit - che ha ancora molto da imparare sotto il profilo tecnico, ma sembra già dotata di un certo talento per la specialità. Invece Alessia Trost, che a Pordenone segue i consigli tecnici di una vecchia volpe dei campi come Gianfranco Chessa - sotto la supervisione del papà Rudi Trost - in vista dei prossimi Mondiali allievi di Bressanone 2009 potrebbe forse puntare alle prove multiple: detiene già la MPN cadette del pentathlon (4.327 punti) e ha una buona base di prove già ben digerite: gli ostacoli e il lungo, oltre - ovvimente - all'alto. E si difende anche sui 600, quindi in prospettiva gli 800 non dovrebbero farle paura più di tanto. Certo, il modello sportivo di Alessia (per ora) è una certa Blanka Vlasic: le assomiglia anche un po', per la struttura che la croata aveva alla stessa età. Vedremo.
Nella finale del lungo si è registrato un doppio miglioramento anche per il veneto Francesco Turatello: il 15enne vicentino era il naturale favorito della gara e ha allungato il suo personale da 6.75 a 6.78 e quindi a 6.79, portandosi a ridosso della lista top-10 italiana di tutti i tempi. Purtroppo un piccolo risentimento muscolare lo ha costretto a rinunciare alle ultime due prove.
Doppia sorpresa in campo femminile: nè la piemontese Francesca Massobrio, nè la toscana Anna Visibelli sono riuscite a doppiare il titolo vinto lo scorso anno al "Marfoglia" di Ravenna, rispettivamente nel martello e del lungo. E così al titolo tricolore sono arrivate la lombarda Maria Chiara Rizzi - ma il nome della ragazza cremonese già era compreso nel ristretto novero delle aspiranti alla maglia - e la piemontese Giulia Liboa.
E non del tutto atteso il successo della campana Carmela Puca nella marcia: ma l'attacco portato dalla portacolori dell'Hinna S.Antimo negli ultimi due giri è stato assolutamente irresistibile e ha costretto alla resa tutte le avversarie, a cominciare dalla brianzola Tatiana Dolci e dalla reggiana Francesca Cocchi, che precedevano la napoletana nella lista stagionale.
Conferma importante per il romano Patrizio Di Blasio nel martello: prodotto del florido vivaio giovanile dei lanci targato Fiamme Gialle Simoni, era proprio lui uno dei protagonisti più attesi dagli appassionati di casa.
I PODI DEI CAMPIONATI (prima giornata)
Cadetti: Lungo: 1.Turatello (ven) 6.79 (+0.1), 2.Volpi 6.50 (+0.3), 3.Pandolce 6.40 (-1.0); Martello: 1.Di Blasio (laz) 59.27, 2.Mancarella 55.55, 3.Calabrese 55.14
Cadette: Alto: 1.Trost (fvg) 1.81, 2.Rossit 1.67, 3.Rabbione 1.65; Lungo: 1.Liboa (pie) 5.57 (-0.1), 2.Visibelli 5.52 (+1.5), 3.Tardelli 5.43 (-0.4); Martello: 1.Rizzi (lom) 52.07, 2.Massobrio 49.33, 3.Broseghini 48.28; marcia 3km: 1.Puca (cam) 15'17"41, 2.Dolci 15'24"77, 3.Cocchi 15'28"52
Nelle foto (Claudio Petrucci per Ufficio Stampa Fidal): (accanto al titolo) il lunghista vicentino Francesco Turatello e (in basso) l'altista di Pordenone Alessia Trost, due dei protagonisti della giornata inaugurale dei Campionati Italiani cadetti all'Olimpico.
File allegati:- I RISULTATI COMPLETI
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