Howe e Cerutti vincono a Mosca
Due soli salti buoni, un nullo, e tre "passo". Percorso comunque sufficiente per chiudere con il primo successo ed il primo "over 8" della stagione. Andrew Howe ha vinto questo pomeriggio a Mosca la prova di lungo del "Russian Winter", atterrando al primo tentativo alla buona misura di 8,02 (serie: 8,02; 7,87; p; p; p; N). Un'azione non ancora del tutto fluida ma già sostanzialmente efficace, ha permesso al portacolori dell'Aeronautica di imporsi nella gara d'esordio 2009, contro un lotto di avversari di discreto valore internazionale (secondo posto per il francese Gomis, 7,93, e terzo per il brasiliano Bispo, 7,92). Dopo il salto a 7,87, una smorfia è comparsa sul volto di Howe, che si è toccato la parte posteriore della coscia destra. Da qui, la serie di rinunce, fino al nullo conclusivo. "In efetti è così - conferma Renè Felton, la madre-allentrice dell'azzurro - dopo il secondo salto Andrew ha sentito un crampo dietro la coscia, e quindi abbiamo preferito evitare ulteriori problemi. L'obiettivo dela vigilia era superare gli 8 metri al primo salto, ed è stato raggiunto, siamo entrambi soddisfatti". Curiosità per il new-look di Howe: il filo di barba di fine novembre, è diventato una vera e propria cornice.
In evidenza sulla pista del CSKA di Mosca anche Fabio Cerutti (Fiamme Gialle), che si è imposto con grande autorità nei 60 metri correndo due volte (compresa la batteria) in 6.64. Reattivo come sempre alla partenza, il piemontese ha palesato anche una buona fase lanciata, sbarazzandosi nella finale sia dello statunitense Norman (6.66), sia dell'ucraino Budrov (6.67). Filippo Campioli (Esercito) ha chiuso con la 2,20 la sua partecipazione alla prova di alto dominata dal russo Ukhov, autore della miglior prestazione della riunione, un eccellente 2,35 (percorso netto fino a 2,31, poi 2,35 alla terza). Bene anche Anita Pistone (Esercito), 7.37 nella primauscita stagionale sui 60 metri.
m.s.
Nella foto d'archivio, Andrew Howe (Giancarlo Colombo per Omega/FIDAL)
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