Fiamme Gialle e Fiamme Azzurre: è Top Club



La contesa per l'Europa regala sprazzi di bell'atletica in riva all'Adriatico. La classifica finale della prima giornata dice Fiamme Azzurre tra le donne (ma di un soffio sull'Esercito) e Fiamme Gialle tra gli uomini (con più tranquillità su Aeronautica e Carabinieri). Ma ciò che conta è che sulla pista e sulle pedane dello stadio di Pescara si sono viste cose più che interessanti, soprattutto in proiezione azzurra. La prima considerazione riguarda la velocità, che conferma quanto di buono fatto già vedere in questo primo scorcio di stagione, e soprattutto sembra in grado di proseguire lungo la strada già tracciata nel fortunato inverno europeo. Emanuele Di Gregorio (Aeronautica) firma il personale a 10.24 nei 100 metri, sfiora il colpaccio del minimo A per il Mondiale e si presenta poi in staffetta con una curva sontuosa, che per qualche attimo fa pensare alla rimonta dell'Aeronautica sulle Fiame Gialle. Queste ultime volano con un quartetto (Dacastello, Collio, Donati, Cerutti) che è un piccolo anticipo di squadra nazionale, tagliando il traguardo in un notevole 39.45. Bene anche il mezzofondo, dove Elena Romagnolo (Esercito), dopo un inverno tra gioie e delusioni, si presenta in condizioni eccellenti, vista l'irrisoria facilità con cui chiude, assolutamente da sola, i 3000 siepi in 9:39.49, un tempo che fino a 12 mesi fa sarebbe stato ancora buono per il record italiano, e che dunque fa presagire - via agli ovvii scongiuri - grandi cose per la piena estate. Bene anche Elisa Cusma (Esercito), che rompe il ghiaccio con il 2009 piazzando la volata lunga nei 1500 metri, e piace anche Daniela Reina (Fiamme Azzurre), con un 52.29 di sostanza nel giro di pista.

I lanci mettono in luce Chiara Rosa (Fiamme Azzurre), il cui peso vola fino a 18,58, e soprattutto Giovanni Faloci (Fiamme Gialle), uomo nuovo del disco italiano, 24 anni ancora da compiere e già tre gare in stagione oltre i 62 metri (oggi 62,40, la scorsa settimana i 62,56 del minimo B iridato). Nel giavellotto si mettono in luce giovani che, almeno nel caso di Tamberi (junior da 70,99, maglia Bruni Vomano), potrebbero anche essere definiti giovanissimi: Gottardo, 74,35 (Biotekna Marcon); Sabbio, 72,14 (Fiamme Gialle). Dati confortanti per le nazionali giovanili, o per quella Under 23, come il 46.76 di Marco Vistalli (Atletica Bergamo 1959 Creberg) nei 400 metri, conclusi a due soli centesimi dal primatista italiano Andrea Barberi. Domani, nella seconda giornata di gare, va tenuto d'occhio soprattutto Emanuele Di Gregorio, che correrà i 200: il siciliano è in grande condizione, e in una prova secca (seppure dopo le fatiche di oggi) potrebbe firmare un risultato di livello internazionale. In questa specialità manca da troppo tempo. Attenzione anche a Vincenza Calì, sempre nei 200 metri, e alla pedana dell'alto maschile, dove si sfideranno Nicola Ciotti, Andrea Bettinelli, e Filippo Campioli. Ce n'è abbastanza per un altro pomeriggio di bell'atletica.

m.s.

Nella foto, Giovanni faloci (Giancarlo Colombo per Omega/FIDAL)

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