Internazionale, Xiamen apre il 2010



La rubrica dedicata all'atletica internazionale torna on-line con la consueta collocazione d'inizio settimana. Nell'edizione odierna trovano spazio i risultati delle corse di fine anno, l'attività invernale di cross e la stagione indoor. Ad incorniciare il tutto, una ricca rassegna di notizie.

Cronache di fine anno

Haile Gebrselassie ha chiuso l'anno vincendo la classica su strada di Trier in Germania (otto chilometri, molta pioggia). L'etiope ora è atteso nella maratona di Dubai nella seconda metà di gennaio. Nel percorso femminile, di cinque chilometri, prima la russa Yelena Zadorozhnaya.A San Paolo del Brasile dominio dei kenyani con successo di James Kwambai su Elias Chelimo e sul grande maratoneta Robert Kipkoech Cheruiyot (45:30). Tra le donne prima Pasalia Kipkoech.

La Console terza a Madrid, quinto Meucci

Due atleti da podio mondiale berlinese si sono imposti nella San Silvestro di Madrid: sono Vivian Cheruiyot, oro nei 5000, che ha preceduto Nuria Fernandez e la maratoneta azzurra Console (33:02). Ottava Bruna Genovese (34:33). Moses Masai ha vinto la 10 km maschile davanti al campione europeo di cross Alemayehu Bezabeh ed a Sergio Sanchez. Per Daniele Meucci quinto posto in 28:42, quattordicesimo Caimmi. Vittoria di Joseph Ebuya nella Corrida di Houilles (dieci chilometri): il kenyota ha prevalso in volata sul giovanissimo etiope Lelisa Desisa. Solo quarto Edwin Soi, quinto Lebid.

Lelisa due su due

A Xiamen nuova importante vittoria nella maratona per il giovane etiope Feyisa Lelisa Gemechu, che dopo il successo autunnale di Dublino, dove esordiva sulla distanza, sbarca in Cina e coglie una nuova affermazione sulla 42 chilometri in un ottimo 2:08:47, per di più alprimo impegno agonistico da senior. Lelisa ha preceduto Negari Terfa (2:09:40), Samuel Muturi Mugo (2:10:11) e Kiprotich Kenei (2:10:46). Vittoria con distacco superiore ai cinque minuti per Atsede Bayisa nella maratona femminile (2:28:53).

Atleti dell'anno

Olga Kaniskina e Yaroslav Rybakov, campioni del mondo nella marcia femminile e nell'alto maschile, sono stati giudicati atleti dell'anno in Russia, in occasione della conferenza federale tenutasi alla vigilia di Natale. La Kaniskina ha largamente preceduto la Isinbeyeva, che invece si mantiene al top delle preferenze in molti "poll" di riviste e media specializzati.
 
In Slovacchia non poteva sottrarsi al plebiscito la martellista Martina Hrasnova, medaglia di bronzo ai mondiali di Berlino, che però salterà la prossima stagione per maternità. Il Number One 2009 dell'atletica è femminile anche in Repubblica Ceka, ancora dal prolifico settore lanci: è la giavellottista Barbora Spotakova, tuttavia superata nel poll incaricato di esprimere il nome della personalità sportiva dell'anno dalla campionessa del mondo di skating Martina Sablikova. In Croazia esito scontato in favore di Blanka Vlasic. In Svizzera la numero uno è la saltatrice con l'asta Nicole Buchler, il numero uno il velocista Cribari, che però sta per lasciare l'atletica di alto livello per concentrarsi sugli studi universitari.

In Olanda nominations e successi del saltatore in alto Martijn Nuijens e della eptatleta Jolanda Keizer. In Serbia gli atleti dell'anno sono la triplista Biljana Topic e Goran Nava. Linus Thornblad, erede di Stefan Holm, è invece il miglior atleta svedese della stagione, ma tornerà in pedana solo in estate perché infortunato. Caraibi: Deborah Ferguson-McKenzie è stata eletta sportiva dell'anno per Bahamas, chiudendo con un'altra grande soddisfazione l'anno del ritorno ai migliori livelli, a 33 anni. A Trinidad i medagliati mondiali Quow e Lucas conquistano con merito la palma di sportivi dell'anno. In Barbados straripa Brathwaite, incredibile oro iridato nei 110 ostacoli.

Bilancio russo

Vigilia di Natale a Mosca con la conferenza di fine anno della Federazione russa, presieduta da Valentin Balakhnichev, che ha elogiato i risultati ottenuti dagli atleti della categoria promesse e juniores, mentre ha prospettato degli avvicendamenti nella guida tecnica della nazionale maggiore, che al mondiale berlinese ha reso al di sotto delle aspettative.

Sospensione

La federazione ucraina ha sospeso per uso di sostanze dopanti il marciatore Oleksiy Shelest, con effetto dal 12 novembre scorso, per la durata di due anni. Shelest ha 36 anni, ed ha disputato due edizioni dei Giochi Olimpici (Sydney e Pechino).

Torna Freitag

Come anticipato in una precedente edizione della rubrica, è tornato in pedana il gigante sudafricano Jacques Freitag, campione del mondo di salto in alto a Parigi 2003, assente da due anni per infortunio. Il rientro (2.20 la misura superata) è avvenuto in una riunione locale. Il sudafricano sta per sbarcare in Europa, dove è iscritto al Moravian High Jump Tour (Trinec e Hustopece).

Attività indoor

Molte riunioni in Russia. La migliore di tutti e Anna Alminova, che ha Mosca ha esordito sui 3000 metri in 8:49.3 correndo praticamente da sola. A Mosca 2.24 di Tereshin ed appena 2.18 per Mudrov, 19 anni, salito due mesi fa a 2.30. In gara anche Viktor Brumel, figlio del grande Valeriy. Sale a 2.24 il bielorusso Kobyak a Minsk. a Omsk successo dell'oro europeo indoor degli 800 metri Mariya Savinova, che ha esordito sui 600 in 1:28.45. In pedana ritorno di Viktor Chistyakov, 5.65 nell'asta. Dalla stessa specialità 4.40 per la Shvedova-Ivanova, recentemente "cooptata" dalla Bielorussia, a San Pietroburgo. Nel lungo 6.63 di Tatyana Voykina.

L'ultimo imperatore

Il 23 dicembre, in occasione dei festeggiamenti nazionali per il settantaseiesimo compleanno dell'imperatore Akihito, si è corsa la mezza maratona di Okayama: prima al traguardo la favorita Yumi Hirata in 1:11:13, che ha preceduto la Urata  (1:12:02) e Kaori Akagawa (1:12:28)

Lutti in Sud Africa

Ben tre morti hanno colpito il mondo dell'atletica sudafricana nelle ultime settimane. E' scomparso il 23enne siepista sudafricano Joseph McKenzie (8:31.97 nel 2009), stroncato da una forma di meningite. L'ex-primatista sudafricano dei diecimila metri Andries Krogmann (58 anni), popolare in Sud Africa per la conduzione di un programma televisivo, si è tolto la vita. Il terzo della lista è Cliffie Miller (45 ani), ex-campione nazionale degli 800 metri (1:46.07), trovato cadavere nel giardino dell'unità carceraria dove lavorava.

Altre tristi notizie che riguardano atleti noti e meno noti: momento drammatico per l'ex-ottocentista statunitense Trinity Gray (1:44.54 nel 2001), operato chirurgicamente già due volte per una forma tumorale ed in difficoltà finanziarie per le costose cure. In rete è stato aperto un sito per sottoscrivere aiuti in suo favore. Al largo di Bahamas proseguono le ricerche di Steve Wray, ex-saltatore in alto da 2.31 e argento ai Giochi del Commonwealth del 1982, ora 47enne, scomparso in acqua assieme ad un amico. Le autorità marittime locali hanno trovato la barca capovolta in mare, senza traccia dei due occupanti.

Marco Buccellato




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