Kinder +Sport Cup, velocità e lanci in vetrina
Sotto la pioggia le prime battute della sessione pomeridiana della Kinder +Sport Cup di Desenzano. In riva al lago di Garda va in scena un intenso pomeriggio di finali e medaglie, il secondo dell'edizione numero 36 della rassegna tricolore alla presenza del Presidente nazionale della FIDAL Franco Arese. In luce sugli 80 m i velocisti Giovanni Cellario (9.13/-0.2) e Sandra Cellamare (10.06/-0.8). Sui 300 successi di Antonio Zibisco (35.78) e Ilenia Vitale (40.13), mentre sulla stessa distanza, ma con le barriere intermedie, va forte il quindicenne laziale Mirko Romano che con 39.07 stabilisce la quinta migliore prestazione nazionale all-time di categoria. In forma le lanciatrici. Nel martello femminile titolo con 52,74 m e sesta MPN under 16 per la piacentina Giulia Rossetti, mentre con 15,01 la pesista calabrese Monia Cantarella bissa il titolo vinto un anno fa a Roma. Completano il quadro dei risultati delle cadette il 6:27.27 nei 2000 m della mezzofondista classe 1995, Christine Santi, e il 3,30 nell'asta di Roberta Bruni. Domani il gran finale con l'olimpionico azzurro della 50 km di marcia, Alex Schwazer atteso dall'abbraccio degli oltre 800 cadetti delle regioni italiane protagonisti della rassegna tricolore.
LA CRONACA
MARTELLO F (FINALE): era una ballerina classica Giulia Rossetti. Ha danzato sulle punte per quasi 9 anni prima di passare all'atletica leggera. In mezzo anche tre anni di pianoforte e equitazione. Ed oggi a Desenzano, con un altro genere di "piroette", è diventata la campionessa nazionale del lancio del martello con 52,74 m, misura che la lancia al sesto posto delle graduatorie italiane all-time di categoria. Questa la sua serie completa di lanci: 50,41; 50,86; 50,02; N; 52,74; 47,99. Giulia, quindici anni, è allenata da Marco Mozzi e veste la maglia dell'Atletica Piacenza, città dove vive e studia al liceo scientifico. Sul secondo gradino del podio, la toscana Altea Mascolo (43,55) e terza la lombarda Marianna Leone (43,33).
80HS F (pentathlon): è la veneta Emma Agugiaro ad aggiudicarsi la prima delle cinque prove, correndo sulle barriere alte in 12.23 (-0.9). Alle sue spalle l'emiliana Raffaella Lukudo (12.52) e la laziale Flavia Nasella (12.62).
80HS F (FINALE): si gioca tutta al Nord la sfida sulle barriere alte. Alla fine a spuntarla è la veneta Maria Paniz che precede in 12.01 (+0.2) l'altoatesina Lisa Prast (12.10) e la lombarda Silvia Taini (12.12). Maria che era accreditata con un PB di 11.79, abita a Santa Giustina, in provincia di Belluno, ed è allenata da Piero D'Incà. Gareggia per l'Athletic Club Belluno ed è una studentessa del liceo scientifico.
100HS (FINALE): due ostacolisti del Lazio e uno della Lombardia sul podio. La vittoria va al quindicenne reatino Simone Lelli con un 13.55 (+0.2) che vale oro e il primato personale (14.00) migliorato di quasi mezzo secondo. Simone proviene dal vivaio della Studentesca CaRiRi dove a seguirlo è il tecnico Alberto Milardi. Alle sue spalle si sono piazzati il lombardo del GS Marinelli Coemduno, Giulio Birolini (13.77) e il corregionale dell'Atl. Sabatina Matteo Amorusi (13.81).
80 M (FINALE): pista bagnata, in sesta corsia il favorito Giovanni Cellario. Parte bene, buona fase lanciata, poi, però, nel finale sembra indurirsi un po'. Il cronometro dice 9.13 (-0.2). Secondo il corregionale Eseosa Desalu (9.22) e terzo il piemontese Giacomo Isolano (9.29). Con questo risultato il giovane velocista dell'Atletica Reggio, allenato dal papà Gian Franco, ex ostacolista ed oggi tecnico, chiude il cerchio di una stagione in cui non gli sono certo mancate le occasioni di mettersi in luce. L'ultima, solo in ordine di tempo, la migliore prestazione nazionale sui 150 m, con il 16.70 corso a Fidenza, preceduta dalla 2^ prestazione italiana di sempre sugli 80 metri (due volte 9.01, dietro all'8.92 di Galbieri) e dall'11.01 sui 100 metri.
80 F (FINALE): pronostico rispettato anche nello sprint femminile. Netta vittoria della friulana Sandra Cellamare che corre a prendersi la medaglia d'oro in 10.06 (-0.8), lasciandosi alle spalle la marchigiana Martina Piergallini (10.24) e la veneta Martina Favaretto (10.29). Anche la Cellamare si era presentata a Desenzano con un crono importante: il 9.82 della seconda MPN all-time di categoria e con il sogno di provare a superare non soltanto se stessa. Ad allenare la velocista dell'Atl. Aviano è Gianfranco Chessa, stesso tecnico dell'allieva iridata Alessia Trost.
300HS M (FINALE): sicuro e veloce sulle barriere intermedie il quindicenne Mirko Romano che firma un 39.07 che oltre al titolo nazionale gli vale anche la quinta migliore prestazione italiana di sempre. Ha gareggiato con una maglia ricoperta dagli autografi dei suoi compagni di classe. Vive e si allena a Bracciano sotto la guida del tecnico Fabio Grassi. E' tesserato per l'Atletica Sabatina: "Un club - ci tiene a ribadirlo - con solo 4 cadetti. Io ho vinto e il mio compagno di squadra Matteo Amorusi è arrivato terzo sui 100hs". Sesto un anno fa a Roma, quando era più piccolo correva i 1000 metri. Da allievo, pensa ai 400hs, ma anche agli 800 perchè, come dice lui, "ho una bella volata". Completano il podio dei 300hs di Desenzano i lombardi Lorenzo Perini (39.95) e Mattia Gandini (40.21).
300HS F (FINALE): si decide tutto dopo l'ultima barriera da cui parte la volata della lombarda dell'Atl. Estrada, Michela Villa che a sorpresa ha la meglio in 45.94 sulla favorita piemontese Arianna Curto, seconda in 46.07. Bronzo alla veneta Gloria Bizzotto (46.09). Bel progresso cronometrico per la neocampionessa italiana allenata da Paolo Brambilla che era approdata alla rassegna tricolore con un secondo in più di primato personale (46.94).
300 F (FINALE): la friulana Ilenia Vitale si aggiudica il titolo in 40.13, per inserirsi al sesto posto nelle liste all-time di categoria, migliorando il suo primato di 6 decimi esatti, merito anche di un bel finale in crescendo. Tesserata per la Libertas Friul Palmanova, frequenta il liceo scientifico, è allenata da Enrico Minetto (che segue anche l'allieva Giada Masolini, semifinalista sui 200 ai Mondiali di Bressanone) ed è la sorella di Ilaria, campionessa italiana dei 400hs e quest'anno azzurra agli Europei di Novi Sad. Si piazza seconda la marchigiana Martina Buscarini (40.40), anche per lei un netto progresso cronometrico, davanti alla pugliese Lucia Pasquale (41.50).
300 M (FINALE): vittoria del pugliese Antonio Zibisco in 35.78 sul veneto Christian Pressato (36.21), terzo Giovanni Rinaldi (36.43) per la Campania. Il nuovo campione italiano gareggia per l'Amatori Atletica Triggiano, vive a Bari e si allena al campo Bellavista, sotto la guida del tecnico Giuseppe Palmiotto.
LUNGO F (FINALE): la campionessa per il Friuli-Venezia Giulia è Caterina Parnici, quindicenne triestina del CRAL Trieste Trasporti allenata da Gianfranco Lucatello, che con 5,40 (-0.3) ha superato la lombarda Alice Di Girolamo (5,33/-0.6) e l'emiliana Federica Cuni (5,29/+1.1).
PESO F (FINALE): la favorita Monia Cantarella, calabrese della Nuova Atletica Fiamma Aranca allenata da Francesco Manieri, conferma il titolo vinto un anno fa a Roma, scagliando la palla di ferro da 3 kg oltre i 15 metri: 15,01 per l'esattezza, al terzo lancio. Argento per l'umbra Elisa Stampachiacchiere (12,25) sulla marchigiana Ange Leticia Konate (12,09).
2000 M (FINALE): gara tattica e volata molto affollata, sul rettilineo finale emerge Damiano Guerrieri, tesserato per la Corradini Excelsior Rubiera e seguito da Emilio Benati, che conquista la medaglia d'oro per l'Emilia-Romagna in 5:44.81 precedendo il veneto Stefano Padalino (5:45.53) e il molisano Pier Marco D'Angelo (5:45.71).
2000 F (FINALE): dopo il titolo italiano di cross in marzo, si impone anche su pista l'emiliana Christine Santi del Mollificio Modenese Cittadella, che domina in 6:27.27 (PB) davanti a Costanza Martinetti, seconda per l'Umbria in 6:37.76, e alla veneta Elisa Bortoli (6:38.12). Christine vive a Pavullo nel Frignano (MO) e ha praticato per diversi anni anche karate e nuoto. A seguirla ora come tecnico è Mauro Bazzani.
ALTO F (pentathlon): la veneta Emma Agugiaro è la migliore anche nel salto in alto, la seconda delle cinque prove, con la misura di 1,68. Su misure inferiori le altre, con la campana Gilda Mangino a 1,56 e tre atlete a 1,53: Flavia Nasella (Lazio), Eleonora Gori (Toscana) e la veneta Giovanna Berto.
GIAVELLOTTO F (pentathlon): tre lanci sopra i 36 metri con il migliore a 36,68 per Emma Agugiaro (Veneto), prima anche in questa specialità, a precedere la lombarda Francesca Comi e Alexia Pisani del Friuli-Venezia Giulia, entrambe curiosamente autrici della stessa misura: 33,25. Dopo tre prove, guida la Agugiaro con 2850 punti davanti alla laziale Flavia Nasella (2483), terza la Pisani a 2415.
DISCO F (FINALE): netta supremazia della campana Maria Antonietta Basile (Atl. Marano), l'unica a superare la fettuccia dei 30 metri e autrice di un miglior lancio a 33,12. L'emiliana Virginia Braghieri è argento con 29,07 sull'altoatesina Romy Lambacher (28,92).
TRIPLO M (FINALE): si laurea campione italiano Stefano Braga per l'Emilia-Romagna, che conquista il titolo con un ultimo decisivo salto a 13,49 (+0.5) per superare l'abruzzese Valerio Di Blasio (13,31/-0.5) e il veneto Davide Marangon, capace di acciuffare il bronzo grazie a un 13,24 (0.0). Braga, tesserato per l'Atletica Piacenza, è allenato da Piero Masarati.
ASTA F (FINALE): successo per la laziale Roberta Bruni, atleta della Studentesca CaRiRi allenata da Riccardo Balloni, con 3,30 a cui arriva senza errori, argento a Elisa Kosuta del Friuli-Venezia Giulia (3,25), terza la siciliana Arianna Iudica con 3,00.
Alessio Giovannini
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