Internazionale, indoor al decollo
L'atletica indoor catalizza l'attenzione della rubrica settimanale sull'attività internazionale con alcuni ottimi risultati dai concorsi. In vista ci sono alcuni dei migliori meetings della stagione, ad iniziare dai Millrose Games di New York. Oltre all'atletica al coperto, l'ennesima vittoria di Haile Gebrselassie nella maratona ed il puntuale giro d'orizzonte su risultati e notizie.
Haile sempreverde
Per Haile Gebrselassie è sfumato il proposito di migliorare ancora il suo record del mondo della maratona. L'etiope, condizionato da problemi alla schiena per aver dormito in una posizione sbagliata, a dispetto di una condizione fisica definita "perfetta" alla vigilia della corsa, ha vinto per il terzo anno consecutivo la maratona di Dubai in 2:06:09. Con la gara degli Emirati ha intascato duecentocinquantamila dollari di premio (il più alto al mondo relativamente alle maratone), ed è già in vetta alle graduatorie di specialità, in un gennaio prolifico di prestazioni cronometriche di alto livello.
Per Gebrselassie si tratta dell'ottava vittoria sui 42 km. Miglioramenti davvero consistenti per gli due altri due etiopi che hanno raggiunto Gebre sul podio di Dubai: Chala Dechase ha chiuso in 2:06:33, Eshetu Wendimu Tsige in 2:06:46. Dopo il traguardo, abbracci fraterni e sorrisi. Rivedremo Gebre a marzo nella mezza maratona di New York. Sette ragazze sono scese sotto le due ore e trenta nella maratona femminile, sei africane ed un'ex-africana, la svedese Isabellah Omoro (ora signora Andersson), che ha portato il record nazionale a 2:26:52. Ha vinto Mamitu Daaska Molisa in 2:24:18, precedendo una esordiente ventenne, Aberu Kebede Shewaye (2:24:26), e la matura kenyana Helena Loshanyang Kirop (2:24:54). Per la vincitrice siè resa necessaria l'assistenza medica subito dopo l'arrivo, causa collasso, ed è stata portata in barella al punto di soccorso, per poi riapparire rinfrancata sul podio. Solo quarta Bezunesh Bekele, favorita della vigilia, in 2:26:05.
Outdoor e cross
Nuova Zelanda: torna a lanciare a buon livello l'ex-campionessa del mondo di disco Beatrice Faumuina, che a Wellington ha lanciato a 61.11. In Australia 45.54 di Ben Offereins sui 400 metri a Perth. Linet Masai battuta: la campionessa mondiale dei 10000 metri è stata battuta da quella dei 5000 Vivian Cheruiyot nel cross di Nairobi validocome campionato delle forze di polizia. Nel campionato delle forze armate ritirato Ebuya, fresco "ammazzasette" di Kenenisa Bekele in Europa, e vittoria di Mark Kiptoo.
Indoor, numeri in pedana
Le prove in pedana hanno caratterizzato l'attività europea al coperto negli ultimi giorni. Della gara di Hustopece si è già parlato per la positiva trasferta di Alessandro Talotti (2.28). Il russo Ukhov è salito a 2.37, confermandosi una volta di più atleta capace di esaltarsi nelle gare al coperto. Più in dettaglio, da segnalare il ritorno in Europa, proprio sulla pedana della Repubblica Ceka, dell'ex-campione del mondo Jacques Freitag, solo nono con 2.15.
A Wuppertal il finlandese Torro, trentenne, ha migliorato il record nazionale di salto in alto con 2.32. Nella stessa manifestazione 4.57 per la britannica Dennison, un altro primato. A Nordhausen esordio col botto per il campione del mondo di getto del peso Cantwell (21.32), con i migliori tedeschi in agguato (Bartels 20.76, l'emergente Schmidt 20.58). Ha esordito anche Adam Nelson, quarto con 20.23. Per finire, a Bordeaux, 1.97 della spagnola Beitia nel salto in alto e 5.70 dell'astista Lavillenie. In programma, nel meeting francese di domenica, anche tre serie di 400 ostacoli maschili (un evento rarissimo al coperto), con Felix Sanchez vincitore della terza batteria in 50.93.
Ultimi giorni in Europa
Il discobolo ceko Marcell ha portato il primato personale del peso ad un interessante 20.20 a Praga. Un centimetro meglio ha fatto il russo Sidorov a Volgograd sabato scorso, dove ha esordito anche la campionessa d'Europa indoor dei 400 Krivoshapka in 52.04. Non si tratta del miglior crono dell'anno, perché a Budapest la bulgara Stambolova, lo stesso giorno, ha corso in 51.85. Già a 4.60 nell'asta il duo Golubchikova-Polnova, dalla stagione russa registriamo anche il mondiale stagionale degli 800 per la Zinurova (2:01.27 a Mosca) e la nuova prodezza della 41enne Ter-Mesrobyan, che a San Pietroburgo ha saltato 6.61 in lungo.
Nel meeting di Vienna 6.62 della lunghista irlandese Proper ed il mondiale stagionale negli 800 uomini del ceko Holusa in 1:46.96. Un piccolo exploit in chiave futuribile, sui 400 metri, nel 47.08 dell'ungherese Marcell Deak-Nagy, un ragazzo che compirà diciotto anni tra pochi giorni. Altro ceko alla ribalta l'ostacolista Svoboda, che a Jablonec ha portato il mondiale stagionale dei 60 ostacoli a 7.56.
Spagna, miglior prestazione europea sui 2000
Sergio Sanchez ha migliorato il record nazionale dei 2000 metri, dopo averne annunciato il tentativo una settimana fa, correndo ad Oviedo in 4:52.90, la miglior prestazione europea e la terza prestazione mondiale di sempre al coperto. Sanchez ha fatto meglio del leggendario irlandese Coghlan, uno dei migliori mezzofondisti della storia dell'atletica mondiale indoor, che corse in 4:54.07 oltre venti anni fa.
Prove multiple
In Russia i migliori risultati d'inizio stagione. Tatyana Chernova ha totalizzato 4.686 punti a Mosca avvicinando il primato personale di due anni fa. Per lei lungo da 6.53 ed alto da 1.85. Nella stessa manifestazione 6.096 punti per Drozdov.
Indoor USA
Il risultato di maggior interesse del fine settimana è venuto da una distanza spuria, i 300 metri. Il 20enne Torrin Lawrence ha corso in 32.32 a Blacksburg, entrando di prepotenza nell'elenco dei migliori di sempre della specialità al coperto. Sempre in Virginia mondiale stagionale sui 60 ostacoli di Queen Harrison con 8.04. In Louisiana il debutto di Lolo Jones, che ha corso solo la batteria dei 60 ostacoli in 8.14. Dopo una lunga pausa si è rivisto Walter Dix, velocista due volte bronzo olimpico a Pechino, che ha corso i 60 in 6.62. Nome nuovo nel lungo, Zedric Thomas, volato a otto metri e poche ore dopo raggiunto al vertice mondiale stagionale dal corso Salim Sdiri a Bordeaux.
La campionessa mondiale di salto in lungo Reese ha ottenuto 6.42 a Fayetteville. Nel Nuovo Messico doppia volata di Ryan Bailey (6.61 e 20.86, migliore al mondo nel 2010). Altro mondiale stagionale targato USA, quello di Ivory Williams, che ad Ames ha corso i 60 in 6.59. In Texas ancora in buona luce il bahamense Pinder (400 metri in 46.03). In Arkansas 16.99 di Walter Davis, ex-iridato di salto triplo, e sconfitta di Ryan Brathwaite, re di Barbados e dei 110 ostacoli a Berlino, sconfitto di due centesimi sui 60 ostacoli da Jerome Miller (7.66). Segnaliamo anche la seconda uscita indoor stagionale di Eugenio Mannucci, che a Pullman ha gareggiato e vinto nel getto del peso con 16.63, dopo aver esordito sette giorni prima con 16.79.
I New Balance Games
Poche gare senior e tante competizioni di giovani e giovanissimi, ma con ottimi risultati nelle due gare di miglio, dove ancora una volta si è distinto il britannico Baddeley, che ha battuto i connazionali Stevenson e Draper in 3:55.64 (3:40.6 ai 1500 metri). Qualità anche nel "field" femminile, con vittoria alla Donohue in 4:28.92 sulla canadese Edwards e l'altra americana Bowman. Quarta Frances Koons, 24 anni, un'atleta che ha fatto parlare di sé un paio di anni fa, oltre che per l'attività universitaria, per non essersi arresa di fronte alla diagnosi di una grave malattia, tornando in pista nel giro di pochi mesi.
I Millrose Games
L'evento clou di gennaio, giunto all'edizione numero 103, farà a meno della partecipazione di Blanka Vlasic, che gareggerà solo in Europa a scopo precauzionale per via di un forte raffreddore. Tra i nomi di maggior spicco in gara a New York, relativamente agli atleti di casa, Muna Lee, Bershawn Jackson, Marshevet Hooker (ora signora Myers), e Jennifer Stuczynski, al rientro dopo un lungo stop. Da Kingston, dove si allena, in arrivo l'antiguano Daniel Bailey.
Cottbus
Domani il meeting di Cottbus, con la gara di asta maschile che appare come l'evento di maggior richiamo tecnico, per la presenza in pedana di tutti i migliori specialisti tedeschi (Björn Otto, Danny Ecker, Tim Lobinger, Fabian Schulze, Alexander Straub e Raphael Holzdeppe) e di Giuseppe Gibilisco. Nell'alto donne la russa Irina Gordeyeva, atleta con personale superiore ai due metri, che rivedremo domenica a Karlsruhe contro la tedesca Friedrich.
Glasgow
Il match di sabato prossimo alla Kelvin Hall tra Commonmwealth, Gran Bretagna, Irlanda, USA, Svezia e Germania vedrà il ritorno in pista del campione del mondo degli 800 metri Mulaudzi. Nell'elenco degli iscritti anche un altro sudafricano universalmente noto come il lunghista Mokoena e la quattrocentista giamaicana Novlene Williams-Mills. Per i britannici andrà in pedana nell'alto la campionessa del mondo di eptathlon Ennis. Nel mezzofondo entrambe le medagliate di Berlino, Meadows e Dobriskey.
In rappresentanza degli USA ecco i nomi di Carmelita Jeter, Shawn Crawford e David Oliver. In pista per il Commonwealth Team anche l'immortale Sturrup, che sabato ha corso i 60 metri in 7.28 in North Carolina. L'atletica manda in pista e in pedana molti dei suoi personaggi più rappresentativi. Per uno sguardo al bilancio indoor di queste prime tre settimane di gennaio, sono fruibili le graduatorie mondiali stagionali aggiornate a ieri sera, nella sezione attività/statistiche del sito.
Marco Buccellato
Nella foto d'archivio, Haile Gebrselassie ai Giochi di Pechino (Giancarlo Colombo per Omega/FIDAL)
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