Pescara, per gli juniores è caccia al minimo
Dopo 16 anni la rassegna tricolore juniores e promesse torna allo Stadio Adriatico di Pescara (ora intitolato alla memoria del grande ostacolista abruzzese Giovanni Cornacchia): l'ultimo precedente da queste parti risale infatti al 1994 e fu il preludio di una delle partecipazioni azzurre più fortunate ai Campionati Mondiali juniores (quelli di Lisbona, dove la spedizione italiana conquistò tre medaglie: un argento con Virna De Angeli sui 400hs e due bronzi, con Giuliano Battocletti sui 5000m e con Antonello Landi nella maratonina). Stavolta saranno in palio 40 titoli nazionali (20 maschili e 20 femminili) in ciascuna delle due categorie impegnate: traguardo ambito soprattutto nel settore juniores, perché la maglia tricolore, unitamente al minimo di partecipazione, consegnerà in pratica il biglietto per i Campionati iridati in programma a Moncton dal 19 al 25 luglio.
JUNIORES, E' CACCIA AL MINIMO
L'orientamento federale, ad inizio stagione, è stato quello di non compilare una propria lista di "minimi": il punto di riferimento saranno quindi quelli della Iaaf, con la priorità di cui si è detto - al vincitore del titolo a Pescara - e con le dovute valutazioni da parte dello staff tecnico, in caso di pluralità di promossi.
Finora sono oltre 40 i ragazzi e le ragazze che hanno ottenuto una prestazione utile: e si spera che in Canada possa essere essere presente una rappresentativa molto ampia. Per Moncton non saranno tenuti in considerazione invece gli allievi - per Bydgoszcz 2008 furono selezionati anche 4 "under 18 " - a causa della concomitanza stagionale con i Giochi Olimpici Giovanili di Singapore: un'ipotesi residuale riguarda l'eventuale partecipazione di allievi alle staffette, ma è un discorso che potrà essere attualizzato solo dopo le risultanze degli juniores in questa rassegna tricolore.
Fin d'ora, però, è possibile individuare alcuni protagonisti annunciati: dal bronzo dei Mondiali allievi di Bressanone, José Bencosme (che ha ottenuto il minimo sia nei "suoi" 400hs, 51"34, sia sul piano: 21"31 sui 200 e 47"89 sui 400 metri), alla vincitrice della Coppa del Mondo di marcia a Chihuahua, Antonella Palmisano; dal gigante ascolano Eduardo Albertazzi (62.26 di personale, purtroppo non omologabile come primato di categoria del disco) al romano del peso, Daniele Secci (20.00 in stagione); dal talento dell'alto Elena Vallortigara (che la scorsa settimana ha finalmente eguagliato il limite nazionale della Fiammengo a quota 1.90: attesissimo il nuovo duello con Chiara Vitobello) a quello del triplo Andrea Chiari (primatista indoor con 16.29 e miglioratosi di recente anche nel lungo con 7.54). Senza considerare che la coppia dell'asta, Claudio Stecchi e Marcello Palazzo, deve confermare sulla pedana del "Cornacchia" i notevoli progressi messi in mostra già in inverno. Apre nuove prospettive per la staffetta veloce il recupero del pisano di origini ivoriane Delmas Obou, fermo tutto l'inverno dopo essere stato l'autentica rivelazione degli Europei di categoria a Novi Sad 2009 e tornato in pista con un 10"41 ventoso. Mentre il probabile forfeit di Ivan Mach di Palmstein, primatista indoor degli ostacoli alti, ancora al palo all'aperto per un problema muscolare, viene compensato dalla presenza della novità italo-americana Claudio Delli Carpini: nato il 7 aprile 1991 a Westchester (nello Stato di New York), questo ragazzo sarà al via dei 110hs a Pescara con una deroga federale, dopo essersi tesserato in Italia con i colori della gloriosa Riccardi Milano. Delli Carpini, figlio di un allenatore universitario, è una delle colonne della prestigiosa squadra di atletica dei Clemson Tigers e vanta personali (con ostacoli dei seniores) come 14"24 regolare e 14"07 ventoso, siglati in primavera negli States. Riportati alle specifiche tecniche della categoria c'è di che ipotizzare una concreta ambizione di finale mondiale a Moncton e, con un po' di fortuna, la possibilità di avvicinarsi al podio. Claudio lo seguiremo con attenzione e simpatia.
Il limite ultimo per conquistare il passi iridato è comunque fissato al 1° luglio, con la chiusura degli Assoluti di Grosseto: successivamente sono già in programma per i selezionati i raduni pre-mondiali di Schio e di Dimaro, quest'ultimo riservato a mezzofondisti e marciatori. A proposito, salutiamo con soddisfazione i segni di risveglio che il settore del mezzofondo giovanile ha dato nelle ultime stagioni: il bronzo europeo di Veronica Inglese e l'exploit dell'allievo forlivese Andrea Sanguinetti alle Gymnasiadi di Doha, perle della stagione 2009, non sono stati fenomeni isolati. Quest'anno, facendo seguito alla splendida esibizione invernale nel cross europeo, la triestina Federica Bevilacqua ha siglato nuovi personali in pista (soprattutto il 16'22"9 sui 5000m: mentre sulle medie distanze la migliore è stata ancora Giulia Viola e sulle siepi si è confermata la reatina Giulia Martinelli) e la novità in campo maschile è stata quella del figlio d'arte varesino François Marzetta (3'46"14 sui 1500m e 8'54"70 sulle siepi: erano anni che uno junior non arrivava a tanto).
PROMESSE, ANCHE BARCELLONA NEL MIRINO
Intanto una considerazione: in contemporanea con la tre-giorni giovanile di Pescara si disputa il Campionato Europeo a squadre con quattro azzurri appartenenti alla categoria promesse (il 400ista Domenico Fontana, l'ostacolista Stefano Tedesco, il giavellottista Gianluca Tamberi e l'eptatleta Enrica Cipolloni, titolare del lungo a Bergen). Segno che gli obiettivi di questa fascia di età (1988/89/90) possono orientarsi in modo differenziato: e con qualcuno dei presenti a Pescara che, d'altro canto, potrebbe già ambire ad una maglia per i prossimi Europei dei "grandi" a Barcellona. Un nome per tutti, quello del salentino Daniele Greco, campione europeo "under 23" del triplo un anno fa a Kaunas: anche perchè quest'anno non sono in programma appuntamenti titolati di livello internazionali per gli "under 23" (la rassegna continentale tornerà con l'edizione di Ostrava 2011).
Ci sarà però occasione di seguire in riva all'Adriatico alcuni dei prospetti più interessanti delle ultime stagioni: dalle speranze del mezzofondo Mario Scapini, Veronica Inglese e Valeria Roffino, alla rivelazione dell'asta femminile Giorgia Benecchi, 4.36 nella stagione indoor; dalla "nouvelle vague" dello sprint - i vari Diego Marani, Davide Manenti e Giuseppe Aita in campo maschile all'emergente Michela D'Angelo, con Jessica Paoletta e Ilenia Draisci nel settore femminile - alla coppia dell'alto maschile, i promettenti Silvano Chesani e Marco Fassinotti. Senza trascurare i progressi dell'ostacolista Giacomo Panizza, il lecchese che da junior mancò di un soffio la finale iridata a Bydgoszcz 2008 e che ora si sta proponendo come novità di un settore in cerca di ricambi.
Come di consueto, proponiamo l'aggiornamento delle liste italiane all-time di categoria (più dettagliate e profonde per gli juniores, attesi dai Mondiali di categoria in Canada).
Raul Leoni
Nella foto (Claudio Petrucci/Fidal): il talento lombardo dei salti in estensione, Andrea Chiari.
File allegati:
- Le liste juniores di sempre
- Le liste promesse di sempre
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