Milano: Pertile secondo, vince la Mancini
Milano City Marathon nel segno del caldo. E' stato questo oggi il primo avversario delle migliaia di runners che si sono cimentati sui 42,195 km delle strade del capoluogo lombardo con il termometro che, a fine gara, toccava i 27 gradi. Primo al traguardo in 2h10:38 il 27enne keniano Solomon Busendich Naibei, protagonista di un decisivo allungo intorno al km 33 da cui ha staccato l'azzurro Ruggero Pertile e il connazionale Daniel Kiprugut Too. Con loro nel gruppo di testa era transitato alla mezza in 1h04:52, sulla scia del pacemaker Chepkwony. Tra il 38° e il 39° leggero arretramento di Pertile rispetto a Too insieme al quale inseguiva Naibei. Il maratoneta dell'Assindustria Sport Padova, però, si riprendeva in fretta e nel giro di poco ritrovava slancio e spinta sulle gambe per dare sempre più consistenza al suo secondo posto che, sulla linea del finish, si sarebbe tradotto nel tempo di 2h11:23. Terzo Too in 2h12:04. "Oggi avevo il numero due e sono arrivato secondo - commenta con una battuta Pertile a fine gara - quel cambio secco di ritmo di Naibei un po' me l'aspettavo, avevo visto che lui era il più fresco dei miei avversari. Personalmente speravo in una gara in progressione, ma tra caldo, vento e la sessantina di curve del percorso, era difficile far di meglio. Negli ultimi chilometri, quando ormai mi era sfuggito l'obiettivo del crono, volevo capire cosa ci fosse ancora dentro di me e se potesse bastare per provare a vincere. Alla fine è stata una buona prova anche se non nascondo un po' di rammarico. Ora lavoro in funzione dei Mondiali di Daegu". Undicesimo, all'esordio sulla distanza, l'aviere Domenico Ricatti (2h21:48).
A vincere al femminile è stata, invece, l'esperienza della campionessa italiana di maratona Marcella Mancini che, dopo il secondo posto del 2007 e il quarto del 2010, ha trovato il primo posto all'arrivo di Piazza Castello in 2h41:24. All'inizio, però, favorita sembrava l'esordiente keniana Monica Wangari Kanyata - quest'anno già terza alla RomaOstia - partita subito forte e giunta al giro di boa in 1h14:21. A starle dietro fin qui solo l'azzurra Emma Quaglia (CUS Genova), 1h14:37, che, a seguito dei postumi di un recente infortunio, preferiva chiudere a metà gara la sua corsa. Per la Mancini, invece, passaggio ai 21,097 km in 1h16:44. Ma era alla soglia dei 30 km che la Kanyata iniziava a perdere colpi e il suo passo diventava sempre più pesante, mentre il compagno di squadra Isaac Kiplagat faceva di tutto per sostenerla. La 39enne tricolore del Runner Team 99 aveva così tutto il tempo di risalire, mettere la freccia intorno al 40° km e prendersi la vittoria. Seconda in 2h42:56 la keniana che al traguardo crollava stremata. Terza Stefania Benedetti (G.Alpinistico Vertovese/2h45:20). "Sono molto contenta - le parole della Mancini a fine gara - è stata durissima. Ci ho creduto fino alla fine e quando ho visto che la keniana era lì ormai non troppo distante da me, è stata una spinta fortissima. Sì il tempo è alto, ma la vittoria è sempre la cosa più bella!". Nell'hand bike, infine, Alex Zanardi ha bissato il successo del 2010 battendo in volata Vittorio Podestà. 1h09:44 il tempo dell'ex pilota di Formula 1, dieci minuti meglio di quello da lui qui ottenuto l’anno scorso.
a.g.
Nella foto in alto, Ruggero Pertile; sotto l'arrivo vincente di Marcella Mancini (Giancarlo Colombo/FIDAL)
- Il sito della manifestazione
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