Multiple, l'Italia promossa in Super League



Manca ancora la piena ufficialità, ma se i numeri non ingannano, l'Italia delle prove multiple esce dal weekend di Coppa Europa con la promozione nella Super League 2012, quella che inaugurerà la nuova formula, con uomini e donne a comporre un'unica classifica. Il super girone continentale di questo fine settimana, ottenuto mettendo insieme i punteggi delle tre finali 2011 (Torun, Bressanone e Ribeira Brava; a Torun, ennesimo dominio della Russia, prima sia tra gli uomini sia tra le donne) mette l'Italia all'ottavo posto, l'ultimo utile sul treno della Super League 2012, per la gioia di ragazzi e ragazze in maglia azzurra. Ai piedi della Plose finisce con le azzurre seconde, felici per essere riuscite a difendere la piazza d'onore - alle spalle della Polonia - dall'attacco dell'Ungheria. I venti punti che lo scorso anno avevano fatto piangere le azzurre (fuori dalla promozione, beffate dalle olandesi), sono oggi gli stessi che le dividono dalle ungheresi, ma questa volta in pieno attivo. Polonia al vertice, dunque, trascinata, come da pronostico, dalla classe di Karolina Tyminska, vincitrice con 6297 punti, quasi duecentotrenta più dell'ungherese Gyorgy Farkas, seconda con il  personale portato a 6068 punti. Podio scivolato via, invece, dalle mani di Francesca Doveri, che non è riuscita a dare alla sua seconda giornata la stessa luce della prima. Nel lungo, in particolare, la toscana lasciato in pedana punti preziosi, limitandosi ad un normale (per lei) 6,04, non andando oltre, poi, nel giavellotto, i suoi tutt'altro che brillanti standard. Ad ogni modo, il risultato finale è un più che buono 5782 punti (quinto posto finale), picco di un squadra che ha ritrovato anche le energie di una positiva Elisa Trevisan, ottava con 5702 (miglior punteggio degli ultimi quattro anni), ed il carattere di Cecilia Ricali, undicesima con lo stagionale di 5562 (a completare la giornata azzurra, i 5475 punti di Sara Tani).

In campo maschile Italia ancora sul podio, terza, alle spalle di Gran Bretagna e Belgio, al termine di una due giorni ricca di sorprese e colpi di scena. William Frullani non è fortunato: dopo la bella prima giornata (terzo posto con 4051 punti) incappa in almeno un paio di piccoli problemi, a cominciare dal vento in faccia di quasi un metro e mezzo al secondo nei 110hs (-1.4) che lo priva di punti preziosi (14.77 il suo crono, nell'unica serie contraddistinta da queste condizioni), passando poi per un'asta al di sotto dei limiti (4,40) e per un giavellotto privo di particolari impennate prestative (50,62). Lo score del fiorentino è di 7539 punti, ampiamente primato stagionale, ma insufficiente per il podio (quinto posto). A dare sostanza al valore di squadra, il tredicesimo posto di Lukas Lanthaler (7221), e il sedicesimo di un ottimo Marco Ribolzi, che ha risposto alla chiamata della maglia azzurra con il personale portato a 7078 punti (6707 il raccolto del 21enne Stefano Combi). Ad imporsi nella graduatoria individuale è, un po' a sorpresa, lo svizzero Walter Simon, che mette a segno il personale sfiorando gli 8000 punti (7973), e superando così il britannico Daniel Awde, capace anch'egli del proprio limite, con 7889 punti (PB anche per il terzo in classifica, l'altro britannico Ashley Bryant, 7747). Condizioni perfette, come di regola a Bressanone. Che può mettere sul petto una nuova medaglia per la riuscita organizzazione di un altro evento internazionale.

Nella foto in alto, William Frullani in azione nel disco; in basso, la squadra femminile sul podio (Giancarlo Colombo/FIDAL)

File allegati:
- RISULTATI/Results
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