IAAF World series, diritti tv a Eurosport
Chiusa l'era dell'Eurovisione, e del favoloso mega contratto decennale lasciato in eredità all'atletica da Primo Nebiolo, nel 1999, la IAAF (affiancata dall'advisor IEC in Sports) prosegue nella difficile opera di ricostruzione della piattaforma televisiva nel vecchio continente. La notizia di oggi fa sensazione: a sottoscrivere un accordo triennale con la Federazione Mondiale è l'emittente televisiva paneuropea EuroSport, che si è aggiudicata per tre anni (2011, 2012 e 2013) la gestione delle World Series IAAF. Nel pacchetto, oltre alle due edizioni del Mondiale outdoor (Daegu, nel prossimo agosto, e Mosca 2013), Eurosport trasmetterà anche una serie di altre manifestazioni, tra cui il Mondiale Indoor 2012 (Turchia, 9-11 marzo), i Mondiali Junior, i Mondiali Allievi, i Mondiali di Cross e i Mondiali di mezza maratona. I diritti acquistati comprendono, oltre alla trasmissione sulle reti televisive Eurosport e Eurosport 2, anche lo streaming via internet e la diffusione sulle reti di telefonia mobile.
I numeri di Eurosport danno la dimensione dell'operazione: 125 milioni di famiglie raggiunte dall'emittente in 59 Paesi, trasmissioni effettuate in 20 lingue diverse. In Italia, Eurosport è visibile nell'ambito dell'offerta sportiva (pay) di SKY, la piattaforma che detiene anche i primi diritti dei Giochi Olimpici fino al 2018 (dopo Vancouver, lo scorso anno, Londra 2012, Sochi 2014 e Rio de Janeiro 2016). Soddisfazione per la sottoscrizione dell'accordo è stata espressa dal presidente IAAF Lamine Diack: "I circa 40 accordi tv in essere tra Europa e Africa - le parole di Diack, diffuse dalla IAAF - coprono oltre 100 territori. In particolare, sono poi felice del fatto che una larga parte di questi accordi (tutti gli europei, tranne due) sia stato stipulato con emittenti free-on-air (che operano cioè con segnale trasmesso in chiaro, ndr)". Tornando in Italia, analoga operazione di cessione dei diritti delle World Series fino al 2013 compreso era stata conclusa in febbraio con la RAI, che detiene quindi i diritti per ciò che riguarda l'offerta free-on-air.
m.s.
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