Internazionale, orizzonte Daegu



A dieci giorni dall'inizio dei campionati mondiali di Daegu, l'attività prosegue con alcuni risultati di primo piano e molto altro a margine. Questa settimana, oltre ai risultati dall'estero, ampio spazio è dedicato agli elenchi degli atleti partecipanti alla rassegna mondiale, diffusi dalle varie federazioni.

America: gli USA

Lo squadrone a stelle e strisce lamenta assenze importanti (Gay, Wariner, Howard-Lowe tra i più noti), ma ha pochi punti deboli. Fatta salva l'incognita-Rodgers (se confermata la positività a uno stimolante sarà sostituito sui 100 da Kimmons), lo sprint Dix (due medaglie olimpiche), il veterano Patton, il redivivo Gatlin. Al femminile la Jeter minaccia l'en-plein, giamaicane permettendo. Nei 400 metri, graziato dalla federazione, riecco il campione mondiale in carica Merritt. Granitica la presenza nel peso maschile e nelle gare a ostacoli. Nel mezzofondo, Bernard Lagat contro l'Africa e gli ex-africani. Questo l'elenco nel dettaglio, aggiornato dopo i forfaits, resi noti da poche ore, della quattrocentista Dunn e della siepista DiCrescenzo.

Uomini, 100: Dix, Gatlin, Rodgers (o Kimmons); 200: Dix, Patton, Dodson; 400: McQuay, Nixon, Torrance, Merritt; 800: Symmonds, Robinson, Jock; 1500: Centrowitz, Manzano, Wheating; 3000 siepi: Nelson, Huling, Bruce; 5000: Lagat, Solinsky, Rupp; 10000: Rupp, Tegenkamp, Bauhs; 20km di marcia: Barron; maratona: Arciniaga, Morgan,  Reyes, Eggleston, Sayenko; 110 ostacoli: Oliver, Merritt, Richardson; 400 ostacoli: Anderson, Jackson, Taylor, Clement; alto: Williams, Jonas, Kynard; asta: Miles, Scott, Hollis; lungo: Goodwin, Claye, Quinley, Phillips; triplo: Taylor, Claye, Davis; peso: Nelson, Cantwell, Hoffa (21,41 pochi giorni fa in Georgia), Whiting; disco: Rome, Young, Brooks; martello: Johnson, Mai; giavellotto: Hazle; decathlon: Eaton, Harlan, Clay, Hardee. In aggiunta, per le staffette: Kimmons, Ivory Williams, Padgett, Berry e Smith.

Donne, 100: Jeter, Myers-Hooker e Mikele Barber. 200: ancora Jeter, Solomon, Tarmoh e la Felix; 400: solita Felix, con Sanya Richard-Ross, McCorory e Beard; 800: Alysia Montano-Johnson, Maggie Vessey e Alice Schmidt. 1500: Uceny, Simpson-Barringer e  Rowbury; siepi: Coburn, Franek, Garcia; 5000: Huddle, Amy Hastings, Fleshman; 10000: Flanagan, Goucher, Rhines; marcia: Michta; maratona: Newberry, McKaig, DeReuck (47 anni), Moody, Gomez; 100 ostacoli: Wells, Carruthers, Harper; 400 ostacoli: Demus, Harrison, Chaney; alto: Barrett e McPherson; asta: Hutson, Suhr-Stuczynski, Janson; lungo: Reese,  DeLoach, Jimoh e Polk; triplo: Smock-Thieschafer; peso: Carter, Camarena-Williams, Stevens-Walke; disco: Brown-Trafton, Thurmond-Hill, Lewis-Smallwood; martello: Cosby, Campbell, McCall; giavellotto: Patterson e Yurkovich; Eptathlon: Day e Fountain. Altri nomi per le staffette: Moore, Anderson, Knight, Baker e Natasha Hastings.

Giamaica: in 50 per stupire ancora

Senza Steve Mullings, sospeso precauzionalmente per la positività ad un agente "mascherante" (la sua audizione è prevista per il 22), la lista definitiva comprende settantacinque atleti, di seguito elencati. Uomini: Usain Bolt, Asafa Powell, Michael Frater, Yohan Blake, Nesta Carter, Marvin Anderson, Lansford Spence, Nickel Ashmeade, Mario Forsythe, Dwight Thomas, Richard Phillips, Isa Phillips, Jermaine Gonzales, Josef Robertson, Andrew Riley, Allodin Fothergill, Maurice Smith, Dorian Scott, Damar Forbes, Wilbert Walker, Jason Morgan, Leford Green, Dexter Lee, Dewayne Barrett, Riker Hylton. Donne: Shelly-Ann Fraser-Pryce, Kerron Stewart, Jura Levy, Veronica Campbell-Brown, Sherone Simpson, Davita Prendergast, Novlene Williams-Mills, Shericka Williams, Patricia Hall, Kenia Sinclair, Shereefa Lloyd, Brigitte Foster-Hylton, Schillonie Calvert, Melaine Walker, Kaliese Spencer, Nickiesha Wilson, Korene Hinds, Kimberly Williams, Rosemarie Whyte, Ristananna Tracey, Aleen Bailey, Mardrea Hyman, Vonette Dixon, Indira Spence e Jovanee Jarrett.

Ecco il Brasile ed i cubani

Le saltatrici Murer (asta) e Maggi (lungo) guidano una selezione di trenta atleti. Chances di finale per le staffettiste della 4x100, curiosità per la neo-primatista continentale dei 200 Ana Claudia Silva. Non c'è il triplista Gregorio, infortunato. L'ottocentista Kleberson Davide è il miglior uomo del mezzofondo veloce. da Cuba, trentuno nomi per Daegu: spicca la presenza del campione olimpico dei 110 ostacoli Robles, dell'iridata Savigne per il triplo, dei decatleti Suarez e Garcia e dei triplisti Copello, Girat e Betanzos. Per i lanci, la Moreno nel martello e la Barrios nel disco sono i nomi per puntare al podio.

Bahamas, Barbados, Bermuda, il Canada

Diciotto nomi da Bahamas, tra i quali torna l'ex-campione mondiale Moncur (per la 4x400) e non c'è l'ex-argento mondiale Atkins (k.o.). Ottimi con le staffette 4x400 uomini e 4x100 donne, presentano nomi in grado di dire la loro come Chris Brown sui 400 metri, l'ex-campione del mondo di salto in alto Thomas, e la sempreverde Debbie Ferguson nello sprint. Cinque atleti per Barbados, tra cui il cmapione del mondo dei 110 ostacoli Brathwaite, che non è nella forma di due anni fa. Per Bermuda il solo lunghista Tyrone Smith. Il Canada è in trenta nomi: fase di rinnovamento, con molti atleti poco più che ventenni. Ambizioni importanti per il pesista Armstrong, meno dorate ma di qualità per l'eptatleta Zelinka. A dare fiato alle aspettative del team canadese c'è sempre la 4x100 maschile (quest'anno vincitrice a Roma). Nomi nuovi: l'ostacolista George (in attesa del ritorno di Priscilla Lopes) e la pesista Labonté, in crescendo tecnico.

Europa, novità dai teams: la Russia

Parte della squadra è già al camp di Vladivostok. Il settore lanci perde in extremis Zagornyi, leader mondiale stagionale del martello, e guadagna la presenza della pesista Omarova. Nell'alto è certa la presenza del campione del mondo Rybakov, inizialmente chiamatosi fuori per un malanno a un piede. A tutt'oggi, invece, il campione olimpico Silnov appare escluso nonostante il 2,36 di Londra.

Francia, a Daegu in 46. Spagna, 47

Christophe Lemaitre, Renaud Lavillenie e il marciatore Yohan Diniz sono gli atleti più importanti, in assenza del triplista Tamgho. Confermata la presenza, come avevamo anticipato, dei due litigiosi di Montecarlo, Mehdi Baala e Mahiedine Mekhissi-Benabbad. C'è il corso Sdiri (8,27 nelle ultime ore), il campione europeo di decathlon Barras, l'eptatleta Djimou. Ventinove uomini e diciotto donne compongono l'elenco della selezione spagnola per il mondiale: i nomi più accreditati per piazzamenti di rilievo sono quelli della marcia (sia al maschile che al femminile), delle mezzonfondiste Rodríguez e Fernández, dei discoboli Pestano e Casañas. Occhio al giovane Kevin López, l'uomo del futuro sugli 800. Out Sergio Sanchez, infortunato dell'ultima ora.

Germania, una corazzata nei lanci

Sono in 75: le chances migliori nel settore lanci, molte carte da giocare nei salti. Tra i presenti Raul Spank, Malte Mohr, Christian Reif, Sebastian Bayer, David Storl, Ralf Bartels, Robert Harting, Matthias de Zordo (uomini), Martina Strutz, Silke Spiegelburg, Christina Schwanitz, Nadine Kleinert, Nadine Müller, Betty Heidler, Kathrin Klaas, Christina Obergföll, Jennifer Oeser e Lilli Schwarzkopf (donne). Escluso dell'ultima ora, l'astista Otto, tra i più in forma nelle ultime uscite.

Gran Bretagna

La selezione del Regno Unito conta 67 elementi: i nomi più quotati sono quelli di Mohamed Farah (che dovrebbe doppiare 5000 e 10000 metri con chances di medaglia), di Jessica Ennis per le prove multiple (pochi giorni fa al personale sugli ostacoli in 12"79), e di Phillips Idowu per il salto triplo. Orizzonte-podio anche per la grandissima "finisseur" Jenny Meadows sugli 800 e per la 4x100 maschile. In sqyadra anche Andy Turner, campione rueopeo dei 110 ostacoli, i lunghisti Tomlinson e Rutherford, Dwain Chambers, l'oro olimpico dei 400 Ohuruogu. Record di otto partecipazioni per il 35enne Devonish, selezionato per i 100 metri e la staffetta.

Portogallo con Evora

Il campione olimpico del triplo è tornato a respirtare l'aria dei 17 metri, ma appare lontano dalla forma di 2-3 anni fa. Non c'è Obikwelu, sono presenti il pesista Fortes (20,89 pochi giorni fa) e il lunghista Chuva (8,34 per stupire). Quotate le mezzofondiste dei 10000 (Augusto, Felix) e la maratoneta Barros. In tutto ventiquattro elementi.

L'Ucraina e l'Ungheria

Accomunata ad altri paesi di grande tradizione nella mala sorte del "zero tituli" a Berlino, l'Ucraina manda a Daegu un gruppo di cinquantanove atleti. In rampa di lancio per la zona medaglie la triplista Saladuha, le ottocentiste (tutte molto forti), la 4x100 femminile. C'è curiosità per l'incognita Sheryf El-Sheryf nel triplo uomini. Altri nomi da seguire, l'altista Demyanyuk, le eptatlete, le quattrocentiste a ostacoli. Ungheria; lanci in primo piano. Krisztian Pars (martello) e Zoltan Kovago (disco) sono gli atleti di spicco nell'elenco di quattordici che parteciperanno al mondiale.

Belgio, Svizzera, Slovenia

Fari puntati sui gemelli belgi Borlée e sulla 4x400 maschile, che aspira alla finale mondiale. Diciotto elementi per la Svizzera: l'ostacolista Lisa Urech e la lunghista Pusterla sono le carte migliori. Slovenia: non ci sarà Merlene Ottey (sfuma il nono mondiale). Anche l'ultimo assalto al minimo, con la 4x100, ha avuto esito negativo. Fuori gioco anche la triplista Rodic, c'è il campione olimpico e mondiale del martello Kozmus, l'astista Tina Sutej, la giavellottista Ratej. Selezionati in dieci.

La Lettonia e la Finlandia, l'Estonia e la Moldova

Quindici atleti rappresenteranno la Lettonia, con il giavellotto in prima fila grazie e Vasilevskis e al neo-primatista mondiale junior Sirmais, tenuto al battesimo iridato dal veterano Rags. La campionessa europea del lungo Radevica è nella squadra, ma difficilmente potrà ripetere la sorpresa di Barcellona. In ascesa l'eptatleta Grabuste, che aspira a un buon piazzamento. La Finlandia manda tredici atleti, anche in questo caso con aspettative nel giavellotto, dove gareggerano Tero Pitkamaki, Ari Mannio e Sampo Lehtola. Nella squadra estone il capofila è il campione olimpico di lancio del disco Gerd Kanter. Oltre che nei lanci, gli estoni sono apprezzabili anche nelle prove multiple (con Pahapill e Raja). Nell'alto c'è la Iljustsenko che si candida per la finale. Moldavia con tre atleti, le sorelle Marghieva (martello) e il siepista Luchianov.

Irlanda, Olanda, Bulgaria

Un altro campione paralimpico, oltre il celebre Pistorius, sarà ai mondiali: si tratta  del velocista ipovedente irlandese Smyth (10"22). Nella squadra di diciassette elementi ci sono la marciatrice Loughnane (argento a Berlino), e il compagno di specialità Heffernan (ancora incerto se schierarsi al via della 20 o della 50 chilometri). Olanda con venti atleti: Churandy Martina è ora olandese, e la federazione spera in una finale. Al debutto iridato la 19enne Schippers, piccola diva delle prove multiple, che correrà i 200 metri. Chances di finale anche per i discoboli Smith e Cadee, per la Hak negli 800. Pochi bulgari (sette), ma buoni, ad iniziare da Ivet Lalova (100 e 200) e da Vania Stambolova. Nell'alto c'è l'eterna Veneva.

Gli slovacchi sono otto, i serbi sette, gli israeliani quattro

Il marciatore Matej Toth ed il martellista Charfreitag sono i nomi di punta della squadra slovacca, che conta otto atleti. Niente mondiale per Jana Veldakova, il cui 6,66 della vigilia di Ferragosto è arrivato troppo tardi rispetto alle indicazioni della federazione. Sette atleti per la Serbia: le donne sono quelle maggiormente indiziate per far bella figura, nel triplo (la Topic), nel lungo (la Spanovic) e nel disco (Tomasevic). Per Israele (4 nomi) le saltatrici Frenkel (alto) e Schwartz (asta, ex-USA).

Asia: Giappone, Kazakistan, Corea

La squadra giapponese punta alla finale in entrambe le staffette veloci, e presenta i punti di forza nel martello maschile (Murofushi), nel settore marcia e nel mezzofondo prolungato femminile, maratona compresa, dove schiera cinque eccellenti specialiste quali Ozaki, Akaba, Nakazato, Nojiri e Ito. Per il Kazakistan, un nome su tutti, quello della triplista Olga Rypakova, che parte per la Corea con l'obbiettivo della zona-medaglia. Del team asiatico anche l'altista Aitova-Korzvhova e gli altri due triplisti Ektov e Ektova, marito e moglie. Quindici atleti, tredici dei queli sono ragazze. La Corea padrona di casa fa affidamento soprattutto sul saltatore Kim Deok-hyun (bravo sia nel triplo che nel lungo), sull'ostacolista Park Tae-kyung e sui giavellottisti. 60 elementi, tra cui molti giovani.

L'Africa: Nigeria, Algeria, Sud Africa

Il quartetto femminioe della 4x100 ha le qualità per raggiungere la finale mondiale, forte della Okagbare (bronzo olimpico nel lungo), della Osayomi (10"99 in maggio), e del neo-acquisto Asumnu (ex-USA). L'ex-inglese Oke cerca la finale del triplo, la saltatrice in alto Amata metterebbe un po' di pepe in una specialità dove, con l'assenza della Howard, latita una protagonista di colore. Algeria con dieci atleti: alla ricerca della finale dei 1500 sono Boukensa e Makhloufi. Novità per la presenza dell'ostacolista Lazib, in costante progresso. Sud Africa: presenti i due campioni del mondo Semenya e Mulaudzi. Pistorius garantisce da solo l'attenzione mediatica. Mokoena nel lungo e Van Zyl nei 400 ostacoli sono i nomi realisticamente più accreditati per un piazzamento di rilievo nelle rispettive specialità. Al femminile, possono dire la loro le due giavellottiste Robbeson e Viljoen. Cambio in casa Kenya: Wilson Kiprop non farà i 10000, al suo posto Paul Tanui.

Gli ultimi risultati dall'Europa

Andrei Mikhnevich ha dissotterrato l'ascia di guerra a pochi giorni dai mondiali, lanciando a 22,10 a Minsk, nuovo primato nazionale bielorusso. Il martellista Krivitskiy, nello stesso meeting, ha ottenuto 80,67. A Cuxhaven (Germania) David Storl ha ottenuto la miglior prestazione europea under 23 del getto del peso con 21,05. Già accreditato di 21,03, il precedente risultato non era stato sottoposto alle procedure per l'omologazione come record continentale promesse. Sempre in Germania, 66,20 di Nadine Muller a Kienbaum.

Zuzana Hejnova ha ottenuto a Pardubice la miglior prestazione mondiale dei 300 ostacoli in 38"91, migliorando di nove centesimi il limite di Jana Pittman. In Estonia clamoroso 8,34 del lunghista portoghese Chuva, nel meeting dove Anna Iljustsenko (un metro e sessantotto di altezza) si è espressa al record nazionale di 1,96 nell'alto femminile. A Lappeenranta il finnico Lehtola passa per la prima volta gli 80 metri nel giavellotto, esagerando con 83,77. Nel vento di Helsingborg, infine, 66,22 del discobolo svedese Niklas Arrhenius.

Campionati nazionali: Norvegia e Polonia

Grande risultato di Andreas Thorkildsen in chiusura dei campionati norvegesi di Byrkjelo. Il duplice campione olimpico di lancio del giavellotto ha prenotato il secondo titolo mondiale, lanciando a 90,61, la sua terza miglior misura della carriera. Anita Wlodarczyk trova la forma al momento giusto, e a Bydgoszcz vince il titolo polacco del martello con 73,05. Sorpresa nel disco, dove Malachowski è stato battuto da Czajkowski. Per l'olimpionico Tomasz Majewski (peso), 20,94 (poi 21,30 a Gotha 48 ore dopo). Per un altro oro olimpico, il martellista Ziolkowski, tredicesimo titolo con 78,79. Resa nota la squadra per i mondiali: Tomasz Majewski, Piotr Malachowski, Anita Wlodarczyk e Anna Rogowska sono i nomi-medaglia. Negli 800 il temibile duo Kszczot-Lewandowski. In grande progresso i marciatori, attesi più di altri all'esame iridato.

Campionati nazionali: Romania e Svezia

Tra i migliori risultati il 6,71 di Viorica Tigau nel lungo, il 14,23 della 33enne Gavrila nel triplo e il 62,58 di Nicoleta Grasu, 40 anni, nel disco. La martellista Perie ha vinto il titolo con 70,72. A fine campionati, è stato diffuso l'elenco di soli otto atleti che partiranno per la Corea: la Grasu sarà in pedana per il suo nono mondiale. Nell'alto la giovane Petre (1,98 quest'anno), ma di recente su livelli meno brillanti. Svezia: Risveglio pre-mondiale di Christian Olsson, che ha vinto il titolo nazionale a Gavle con 17,19. La Kluft, che a Daegu farà il salto in lungo, è volata a 6,74 con vento irregolare.

Gli ultimi risultati dal continente americano: 9"85 per Thompson

Dopo ritardi, polemiche e imposizioni, si sono disputati i campionati di Trinidad & Tobago all'Hasely Crawford Stadium. La star Richard Thompson (secondo a Pechino dopo Usain Bolt) rilancia le sue quotazioni migliorando lo storico primato nazionale di Ato Boldon di un centesimo, fissando il cronometro a 9"85. In prospettiva staffetta, ma forse grazie alla nuovissima pista ultraveloce, c'è da dire che il sesto classificato ha corso in 10"17. Sui 200, 20"16 di Sorillo. A Daegu andranno in ventuno: lo sprint maschile è caldo, ma quello femminile (con la Baptiste) non scherza. C'è Jehue Gordon, che a 18 anni fu quarto a Berlino nei 400 ostacoli. Nel peso Cleopatra Borel cerca la finale.

La Ibarguen in vetta

Ancora un miglioramento della cavalletta colombiana, stavolta fino alla miglior prestazione mondiale stagionale di 14,99, che eguaglia il risultato della cubana Savigne. Tanto ha ottenuto Caterina Ibarguen a Bogotà, con vento nei limiti e aria rarefatta, per il nuovo primato sud-americano del salto triplo. Negli USA, a Chula Vista, il discobolo Jarred Rome ha portato il primato personale a 68,76 battendo Jason Young (65,30). Nel salto con l'asta 5,78 di Brad Walker. Minimo B per la triplista Amanda Smock-Thieschafer con 14,18.

Marco Buccellato




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