Mondo, all'orizzonte c'è Istanbul

20 Febbraio 2012

Al setaccio del report settimanale i campionati d'Asia indoor, l'Europa, gli USA e l'attività all'aperto in Europa, Asia e Australia, dove David Rudisha perde. Ma nei 400

di FIDAL

Barshim in cima al mondo con 2,37

Reduce da un freschissimo 2,33, il ventenne saltatore in alto del Qatar Moataz Essa Barshim ha realizzato la miglior performance tecnica dei campionati asiatici indoor, disputati a Hangzhou, in Cina, sabato e domenica, portando il limite continentale indoor a 2,37, miglior prestazione mondiale stagionale. Campione del mondo junior nel 2010, settimo nella finale mondiale di Daegu, e sostenuto da un fisico elastico e prodigioso (1,92 di altezza per 70 chili), Barshim ha superato tutte le misure alla prima prova fino a 2,24, ha commesso un errore a 2,28, poi in un crescendo irresistibile ha valicato senza macchia 2,31, 2,34 (già record d'Asia indoor) e 2,37, arrendendosi solo alla quota di 2,40.

Nonostante il risultato-top di un atleta medio-orientale, i campionati sono stati dominati dai cinesi, tuttavia presenti con tre atleti-gara a fronte del massimo di due schierati dagli altri paesi dell'area. Tra gli altri risultati, un doppio 17,01 nel salto triplo per il duo cinese Dong Bin e Cao Shuo, 5.928 punti del kazako Karpov nell'eptathlon, 4,50 della cinese Li Ling nell'asta e una buona finale dei 3000 maschili vinta da Bilisuma Shume (Bahrain) in 7'43"88 davanti a Mohamed Al-Garni (Qatar), secondo in 7'46"17. Sensazione per il 6"59 dell'iraniano Heidarpoor nella semifinale dei 60 metri, poi terzo nella finale vinta dall'altro iraniano Ghasemi in 6"68. Medagliere: monologo-Cina con 14 ori, 9 argenti e 10 bronzi per un totale di 33 medaglie. A seguire, Iran, Bahrain e Kazakistan. Poco rappresentato, il Giappone ha colto solo 5 medaglie, nessuna d'oro.

Ancora Cina

Nel Grand Prix nazionale di Nanchino da segnalare i 17 metri del triplista Cao Shuo (confermatosi poi a Hangzhou con 17,01), il primato del pesista Zhang Jun (20,16) e soprattutto i voli dei lunghisti Zhang Xiaoyi (8,20) e Yun Zhiming (8,17). Tra le donne, 14,21 di Xie Limei nel salto triplo e 18,46 della pesista Liu Xiangrong (suo anche il titolo asiatico a Hangzhou con 18,37).

Indoor Europee, super-Dobrynska

Nel corso dei campionati nazionali ucraini a Sumy, la campionessa olimpica di eptathlon Nataliya Dobrynska ha migliorato con 4.880 punti il record nazionale di pentathlon, ottava prestazione assoluta indoor e sesta performer, secondo le attuali statistiche. Per la Dobrynska 8"35 nei 60 ostacoli, 1,84 nell'alto, 16,46 nel peso, 6,36 nel lungo e 2'15"90 sugli 800 metri. Eccellente anche la seconda classificata Hanna Melnychenko con 4.748 punti. Il settore delle prove multiple ha offerto nel weekend anche il risultato della bielorussa Yana Maksimava, che ai campionati universitari di Gomel ha totalizzato 4.616 punti.

Nelle altre gare dei campionati ucraini di Sumy, botto a sorpresa della 21enne Svitlana Shmidt, un'atleta decisamente poco conosciuta miglioratasi molto nei 1500 metri in avvio di stagione, che ha realizzato un sensazionale 8'41"01 sui 3000 metri, primato nazionale e miglior prestazione europea dell'anno. Nell'alto, titolo alla 35enne Styopina con 1,93. Il campione d'Europa under 23 di salto triplo Sheryf El-Sheryf ha aperto la stagione a Sumy con 16,81.

Festa breve per Otto, Lavillenie sale più su

Il limite mondiale stagionale dell'astista tedesco Otto, stabilito sbato pomeriggio a Potsdam (5,92) è durato la spazio di una manciata di minuti, perché in un meeting indoor in Borgogna (a Nevers), il campione d'Europa Renaud Lavillenie è salito un centimetro più in alto, portando il limite 2012 a 5,93, prima di tentare senza successo a quota 6,05.

Sánchez insiste: 48"78

Ancora una miglior prestazione mondiale sui 400 metri ostacoli indoor per il dominicano Felix Sánchez, che a Val de Reuil, in Normandia, ha trovato il primo "meno-49" nella sporadica storia della specialità al coperto, scendendo a 48"78. Lemaître ha vinto i 60 metri in 6"59, solo un centesimo sul potente nigeriano Emelieze.

Immortale Christine Arron: a trentotto anni suonati perde nei 60 ma con 7"30 si permette il lusso di lasciarsi alle spalle la campionessa d'Europa dei 100 metri Sailer. Molto bene l'ostacolista statunitense Townsend, che in Francia è di casa, primo nei 60hs in 7"54.

Balcani indoor

Nei campionati balcanici indoor di Istanbul, record nazionale nell'asta per il greco Filippidis, salito a 5,75. Ancora un ottima prova dell'azero ex-etiope Hayle Ibrahimov nei 3000 (7'42"39), davanti a un altro europeo acquisito, il turco ex-kenyano Polat Kemboi (7'42"49). Anche qui una veterana, la 37enne bulgara Veneliva Veneva, che ha vinto l'alto con 1,93.

Gent, un cubano veloce

Yunier Perez, un cubano che vive e si allena in Spagna per buona parte dell'anno, ha vinto i 60 metri del meeting di Gent in 6"55, stracciando Saidy Ndure e addirittura Dwain Chambers. Detto degli italiani in gara in una news dedicata nei giorni scorsi, resta indecifrabile la ricomparsa in pedana di Tatyana Lebedeva, quarta nel lungo con uno sconcertante 5,96.

Campionati nazionali indoor in Europa

In Portogallo nuova prodezza del nero Marco Fortes, che allunga il limite nazionale del peso a 20,91 con lancio considerato nullo, protesta, ricorso, e a fine gara il via libera all'omologazione. Nel lungo, 8 metri esatti per Chuva. Svezia (Örebro): doppio 1,95 nell'alto femminile per Ebba Jungmark (vincitrice) e Emma Green-Tregaro. Svizzera (San Gallo): unico spunto dall'astista Nicole Buchler, che ha portato il record nazionale a 4,52. Finlandia (Tampere): nell'impianto con pista di 300 metri di sviluppo. il velocista Jonathan Åstrand ha vinto il titolo dei 200 in 20"97.

Kaunas (Lituania): 4.580 punti nel pentathlon per Austra Skujyté, già argento olimpico ad Atene 2004 nell'eptathlon, e record per l'ostacolista Sonata Tamosaityté in 8"08. La 19enne Airine Palšyte, stellina del salto in alto, fa suo il titolo accontentandosi di 1,87. Un'altra saltatrice baltica, l'estone Anna Iljuststenko, ha vinto il titolo nazionale ai campionati di Tartu con 1,93. Epilogo ancora nel segno del salto in alto: ai campionati studenteschi russi di Mosca, Sergey Mudrov ha vinto con 2,30.

Indoor USA

Con la maggior parte degli atleti di nome impegnati in Europa, non c'è molto da segnalare. Chaunté Lowe-Howard è tornata negli States, ed ha superato l'1,91 in Florida. La britannica Tiffany Porter è ancora negli USA, sua patria di origine: in Michigan ha vinto i 60 ostacoli in 8"03, lontanissima, nel duello a distanza, con la connazionale Jessica Ennis, leader mondiale stagionale a Birmingham con 7"87. In Arizona, la canadese Kelsie Hendry ha migliorato il primato nazionale di salto con l'asta raggiungendo i 4,60.

Strada, la Keitany replica a se stessa

Dopo aver migliorato il primato del mondo di mezza maratona la scorsa stagione in 1h05'50", Mary Jepkosgei Keitany è tornata sul percorso di Ras Al Khaymah, vincendo la sesta edizione di una delle corse più ricche del mondo in 1h06'42", quarta prestazione assoluta sulla distanza (tre sono sue, una dell'ex-primatista mondiale Lornah Kiplagat). La Keitany è transitata al decimo chilometro in 31'09" e al quindicesimo in 47'12", rallentando nella seconda parte di gara anche per via del vento.
 
Staccatissime le migliori avversarie, entrambe kenyane (Georgina Rono e Gladys Cherono, entrambe cromonetrate in 1h09'06"). Nella corsa maschile successo di un atleta di categoria juniores, Dennis Kipruto Koech, primo in 1h00'34" su Azmeraw Bekele (1h00'42"). Gara anonima per i favoriti annunciati Kebede (decimo) e Chebet (undicesimo).

Geoffrey Mutai, indicato come l'uomo da battere, non ha gareggiato per una leggera indisposizione fisica, rinunciando in via precauzionale per non compromettere la sua presenza nella maratona di Boston del 16 aprile.

Australia: Sally Pearson domina, Rudisha battuto sui 400

Alla seconda uscita stagionale nei 100 metri ostacoli, la campionessa mondiale Sally Pearson ha colto la miglior prestazione tecnica del Sydney Track Classic, imponendosi in 12"66, con vento generoso ma nei limiti, il miglior crono realizzato dalla Pearson sul suolo australiano (a cui si aggiunge la vittoria sui 200 in 23"06 controvento). Nelle altre gare, esplosione del 21enne triplista Henry Frayne anche nel lungo con 8,27 (secondo Lapierre con 8,04). Frayne non aveva mai superato gli otto metri nel corso della carriera. Frayne è figlio d'arte e anche nipote. Il padre Geoff partecipò a varie edizioni dei campionati nazionali, lo zio Bruce fu quattrocentista di valore (45"21) e partecipò anche ai Giochi di Los Angeles '84.

David Rudisha ha esordito nuovamente correndo i 400 metri, ma stavolta perdendo, preceduto da John Steffensen (45"61). Per il kenyano primatista del mondo degli 800, un pur discreto 45"82. Sul doppio giro non ha invece fallito Asbel Kiprop, olimpionico dei 1500 metri, primo in 1'45"91. Negli altri risultati del Sydney Track Classic, Valerie Adams ha replicato al 20,70 indoor della bielorussa Ostapchuk con un lancio misurato a 20,67. Sempre nelle gare di lanci, la campionessa olimpica del disco Stephanie Trafton-Brown ha vinto con 63,23, l'americano Winger ha fatto doppietta con 20,51 e 62,98. Nell'asta donne, ancora un 4,60 della neoprimatista nazionale dell'asta Alana Boyd (sale anche la 17enne di origini russe Liz Parnov, 4,50 a Perth il giorno prima). Infine, 55"45 di Lauren Boden nei 400 ostacoli.

Russia, super-marcia

Campionati invernali russi di marcia a Sochi, con i soliti ottimi riscontri cronometrici: Andrey Ruzavin si è imposto sui 20km in 1h17'45", nona prestazione all-time, seguito da Morozov (1h17'50"), con Krivov e Yemelyanov sotto l'1h18'30". Nella 20km femminile l'ex-campionessa europea junior Elmira Alembekova si è espressa a 1h25'27", non lontano dal record mondiale sulla distanza. Seconda Yelena Lashmanova in 1h26'30", terza Irina Yukanova in 1h26'46". Linea verde: la più anziana ha 21 anni. Sui 35km miglior prestazione mondiale stagionale di Kirdyapkin in 2h25'41". A Adler test invernale per i lanciatori: fa ancora notizia il 39enne Makarov (83,39 nel giavellotto). Marcia anche in Giappone: ai campionati nazionali di Kobe 1h20'38" di Isamu Fujisawa e 1h29'48" della solita Kumi Otoshi.

Cross: Karoki e la Chepkirui campioni del Kenya

Il poco conosciuto Bidan Karoki (corre per un team giapponese) e Joyce Chepkirui hanno vinto il titolo nazionale di cross a Nairobi, in una edizione dei campionati priva di molti atleti di punta del mezzofondo, che hanno preferito focalizzare l'inverno sulla partecipazione ai mondiali indoor di Istanbul. Sul podio nazionale, anche Timothy Kiptoo e Vincent Chepkok tra gli uomini, Meg Wangare e Edna Kiplagat tra le donne.

Stoccolma, grande cast

Nell'XL-Galan di giovedì ritroveremo in pedana Yelena Isinbayeva (graziata dall'obbligo di partecipazione ai campionati russi e già proiettata ai mondiali di Istanbul). La russa sarà sfidata dalla britannica Bleasdale, dalla cubana Silva e dalle polacche Rogowska (4,70 nel fine settimana) e Pyrek. Ancora in pedana, quinta uscita per Anna Chicherova, ancora faccia a faccia con Tia Hellebaut.

Nelle gare in pista, ecco il campione del mondo dei 400 Kirani James, all'esordio europeo stagionale. 800 maschili con i polacchi Kszcot e Lewandowski alle prese con l'ex-campione olimpico Borzakovskiy, il prodigio junior etiope Aman e il kenyano Lalang. Nel mezzofondo prolungato, Isiah Koech sui 3000. Nei 60 ostacoli l'unica presenza italiana, quella del primatista italiano Emanuele Abate (sui blocchi a fianco di Liu Xiang e Dayron Robles).



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