Mondo: torna Pistorius, in Asia si vola
19 Marzo 2012di Marco Buccellato
Maratona olimpica, ecco le cinesi
Valida sia per l'assegnazione del titolo nazionale che come selezione per i Giochi di Londra, la maratona internazionale di Chongqing ha rilanciato le ambizioni di Wang Jiali, una specialista 26enne già ottava al Mondiale di Daegu, che ha abbassato il personale di circa tre minuti e mezzo portandosi a 2h22'41". Seconda la più conosciuta Zhou Chunxiu, argento iridato a Osaka e bronzo olimpico a Pechino, in 2h23'42". Terza, un altro nome ben noto, Zhu Xiaolin (2h24'19"), quarta a Osaka e a Pechino e quinta ai Mondiali di Berlino. Trascurabili i risultati maschili, superiori alle due ore e quindici minuti (primo al traguardo il kenyano Kemboi in 2h10'03").
Loyanai 2h05'37"
A Seul il kenyano 26enne Wilson Loyanai Erupe ha stabilito la miglior prestazione di sempre sul suolo coreano vincendo la Seoul International Marathon di domenica (freddo e poca visibilità per la nebbia mattutina) in 2h05'37". Loyanai era alla terza esperienza sui 42 km, dove risulta imbattuto, e nella corsa coreana ha battuto fior di maratoneti di gran nome, quali James Kipsang Kwambai (secondo in 2h06'03"), Eliud Kiptanui (terzo in 2h06'44"), Philip Kimutai Sanga (quarto in 2h06'51"). Sotto le due ore e otto minuti anche Felix Keny (2h07'31"), Charles Munyeki (2h07'41") e Jairus Chanchima (2h07'43"), un semi-esordiente miglioratosi di ben sei minuti. Sempre Africa, ma dal versante storicamente rivale del Kenya, a firmare il successo femminile, grazie alla 24enne etiope Tadese Feyse Boru, che si è portata a 2h23'26", precedendo la connazionale Askale Tafa Magarsa (2h25'29") e la statunitense Serena Burla (terza col nuovo personale di 2h28'27").
Sole a Los Angeles
In California, invece delle previste condizioni atmosferiche plumbee, è spuntato il sole, favorendo soprattutto il buon cast femminile che formava il line-up della classica maratona degli USA occidentali. A vincere è stata l'etiope ventenne Fatuma Sado Dergo, già seconda nell'Eurasia Marathon di Istanbul, che ha portato il primato personale a 2h25'39". Seconda l'altra etiope Misiker Mekonnin Demissie (di casa negli USA, già al via a New York e San Diego), in 2h25'21", personale eguagliato al secondo rispetto alla San Diego Marathon dell'anno scorso, ma anche stavolta si tratta di un percorso con declivio eccessivo (oltre 120 metri), che impedirà l'omologoazione statistica delle prestazioni.
La Dado conquista ancora New York
Nella New York Half Marathon di domenica (record di partecipazione con oltre quindicimila iscritti) Firehiwot Dado Tufa ha centrato una nuova vittoria nella Grande Mela, dopo il successo conseguito sulla 42 km dello scorso novembre.
L'etiope, che ha in serbo la partecipazione alla maratona di Boston in aprile, si è imposta in 1h08'35", precedendo di otto secondi un'altra atleta abituata alle corse sul suolo statunitense, la neozelandese Kim Smith (terza la specialista di casa Goucher in 1h09'12"). A vincere la corsa maschile è stato Peter Cheruiyot Kirui in un eccellente 59'39", con un distacco di nove secondi sull'etiope Deriba Merga. Settimo, in 1h01"23, il semiesordiente sulla distanza Chris Thompson, argento europeo dei diecimila metri. Il britannico ha preceduto un grande nome delle corse su strada e di quelle newyorchesi in particolare, il brasiliano Marilson dos Santos (due trionfi a Central Park), giunto nono.
Sud Africa, Pistorius 45"20
Oscar Pistorius ha esordito a Pretoria in un campionato provinciale chiudendo i suoi 400 metri in 45"20, a pochi centesimi dal personale stabilito lo scorso anno nel meeting di Lignano. Pistorius ha ottenuto nuovamente il minimo olimpico disputando solo la batteria, e rinunciando a correre il turno di finale.
Outdoor USA: la Frizell oltre i 75 metri
Nel Willie Williams Classic di Tucson grande apertura di stagione della martellista canadese e campionessa del Commonwealth Sultana Frizell, che ha disintegrato il suo limite nazionale portandolo a 75,04 (precedente 72.24). La Frizell è la diciottesima atleta a superare la linea dei settantacinque metri nella storia della specialità.
Ecco Wariner
Come d'abitudine, l'ex-campione olimpico e mondiale dei 400 metri Jeremy Wariner ha aperto la stagione all'aperto con un 200 metri, in Texas, correndo in 20"66 ventoso. Anche Wallace Spearmon, una stagione buttata per infortunio nel 2011, era atteso al rientro outdoor, e non ha deluso seppur aiutato dal vento eccessivo. Come Wariner, Spearmon hs scelto l'esordio su una distanza dimezzata (i 100 metri) rispetto alle proprie propensioni (i 200), con cronometro fermato a 10"06. La britannica Ugen ha vinto la gara di lungo con 6,83 (quasi tre metri di vento favorevole).
Altro dagli USA: ha esordito Francena McCorory, quarta a Daegu nei 400 ma d'oro con la staffetta del miglio, che in un meeting in North Carolina ha bagnato l'esordio in 52"58 (male invece sui 200, 24"20). Il fresco campione universitario indoor dei 200, Ameer Webb (20"39 in sala), ha esordito all'aperto in Arizona con 10"05 ventoso. Si fanno notare giamaicani "pesanti": il campione centroamericano di lancio del disco, il discobolo Jason Morgan, ha lanciato a 63,82 in Louisiana. Un altro discobolo giamaicano, il non ancora ventenne Smikle, ha già messo la firma su un'ottima apertura di stagione a Kingston, un mese fa, con primato personale ampiamente migliorato fino a 63,75.
Altri risultati; strada, marcia e cross
Attività su strada: nell'elvetica Kerzers (appuntamento di apertura della stagione svizzera) vittoria della kenyana Caroline Chepwkony su un percorso di 15 km, coperto a tempo-record in 49"43.
E' kenyano anche il vincitore della gara maschile, Geoffrey Ndungu, in 43"47. Sempre dal mondo delle corse su strada, i Trials giapponesi di mezza maratona a Yamaguchi, selezione per i mondiali di Kavarna (Bulgaria): vince l'esordiente Chihiro Miyawaki in un interessante 1h00'53", ma soprattutto batte l'ospite kenyano Jacob Wanjuki (1h00'59").
Marcia: titoli portoghesi dei 20 km a Ana Cabecinha (1h29'53") e a Sergio Vieira (1h25'24"). Nei campionati sudamericani di Guayaquil vittorie del brasiliano Bonfim (1h23'59") e della colombiana Orjuela (1h34'30"). Chiudiamo con i campionati africani di cross, disputati a Città del Capo, nel segno del Kenya: vittorie di Clement Lagat nei 12 km maschili e di Joyce Chepkurui sugli 8 km femminili. Kenyana anche la trionfatrice del cross juniores, Faith Chepngetich, etiope il miglior under 20 nel cross maschile junior (Muktar Idris Awel).
Ennis contro Dobrynska
Le due protagoniste del pentathlon di Istanbul si ritroveranno per l'apertura della stagione internazionale delle prove multiple nel classico appuntamente austriaco di Götzis, alla fine di maggio. La Ennis ha confermato l'impegno, mentre per l'ucraina neo-primatista del mondo indoor si tratta di una programmazione non ancora definitiva. In Austria non ci sarà invece l'altro atleta fregiatosi di un record del mondo ai Campionati mondiali di Istanbul, Ashton Eaton, che tornerà a disputare un decathlon in occasione dei Trials statunitensi. A proposito di Trials, in Kenya ci hanno ripensato ancora: al momento prevale l'idea di far disputare le selezioni olimpiche dei 10000 metri maschili a Eugene, nel quadro del programma del Prefontaine Classic, dopo che alcune autorevoli voci governative le avevano riportare in patria, a Nairobi, dove per ora restano nel programma "casalingo" i 10000 femminili e i 5000 (sia per gli uomini che per le donne).
Attenti a Komon
Il recordman dei 10 e 15 chilometri su strada esordirà sulla distanza della mezza maratona il prossimo 31 marzo a Praga, puntando al record del mondo (bonus di 100.000 €), attualmente detenuto in 58'23" dall'eritreo Zersenay Tadese. Proprio Tadese è in procinto di tornare a gareggiare (domenica 25 marzo a Lisbona) proprio sul percorso dove ha stabilito il record del mondo e la seconda prestazione assoluta, e dove punta alla terza vittoria consecutiva.
Lisbona, c'è la Ejjafini
Assemblato un grande cast per l'occasione: oltre a Tadese, sono iscritti nella gara maschile i kenyani Martin Lel, Lucas Rotich, Kamais, Titus Masai, Ngatuny e Mwangangi, e gli etiopi Sefer (2h04'50" a Dubai) e Feleke. Al via, nella gara femminile, la primatista italiana di mezza maratona Nadia Ejjafini (Esercito), la campionessa del mondo di maratona Edna Kiplagat e un folto gruppo di connazionali di gran calibro, quali Priscah e Rita Jeptoo, la Arusei (prima l'anno scorso).
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