Mondiali Juniores Bruni bronzo
14 Luglio 2012di FIDAL
Finalmente Italia sul podio: il merito è di Roberta Bruni, 18enne reatina, che conquista il bronzo nella finale dell’asta con un salto a 4.20 strappato alla terza prova. Gara di difficilissima interpretazione e giocata tutta sul filo dei nervi, nella quale l’azzurra ha avuto pure a disposizione un match-point per l’argento virtuale, con un tentativo a 4.25 praticamente già fatto. Buone notizie anche dalla staffetta 4x400, dove il quartetto italiano (3’08”87) ha strappato una corsia in finale ai fortissimi bahamensi grazie ad un guizzo di Michele Tricca all’ultimo metro (parziali da 47”3 per Vito Incantalupo, 47”9 per Alberto Rontini, 46”9 per Davide Re e 46”4 per Tricca). Domani è atteso al rientro Marco Lorenzi, oggi tenuto prudenzialmente a riposo. Nella finale dei 5000m, Lorenzo Dini è il migliore dei due gemelli livornesi al via: 15° (terzo tra gli europei) con 14'22"97, nuovo primato personale. Nuovo record mondiale di categoria nel martello maschile, grazie ad un fantastico lancio a 85.57 del qatariano Ashraf Amgad El Seify, quasi tre metri oltre il vecchio limite di 82.97 appartenente allo spagnolo Javier Cienfuegos dal 2009.
IL MONDIALE DEGLI ALTRI
Oltre ad essere probabilmente l’edizione di più alto contenuto tecnico complessivo nella storia dei Mondiali juniores, questa rassegna giovanile di Barcellona si avvia a segnare il dominio della zona caraibica anche al di fuori dei settori di tradizionale competenza – come velocità, ostacoli e salti. Dopo il successo del giamaicano Dacres nel disco, e non è più una novità, ieri si è registrato quello del trinidegno Keshorn Walcott nel giavellotto (78.64, strappando proprio all’ultimo lancio l’oro al favorito naturale, l’argentino Braian Toledo).
E in aggiunta stupisce il coinvolgimento di altre realtà locali finora praticamente sconosciute, come il territorio britannico di Turks and Caicos che ha espresso il vincitore dei 200 metri con Delano Williams sceso a 20”48 con vento nullo (anche questa una rarità, sulla pista del Montjuic).
LE GARE DEGLI AZZURRI
5000m M (finale): Davvero una bella prova dei gemelli livornesi Dini, che ripercorrono in qualche modo le orme di un’altra coppia – quella formata da Andrea e Alessandro Cellai – ugualmente gemelli e livornesi, partecipanti ai Mondiali juniores di Sudbury 1988 su 1500 metri e 3000m siepi. Qui Lorenzo e Samuele fanno una gara assolutamente giudiziosa e assolutamente parallela, almeno fino al passaggio del 4° chilometro (2’48” – 5’46” – 8’36” – 11’32”) sempre in continua rimonta. Poi Lorenzo lascia il fratello, meno in condizione di lui, e riesce anche a disputare la volata per il 14° posto, persa di soli 2/100 dal giapponese Taira: in ogni caso è terzo degli europei e ha il premio del personale a 14’22”97.
Asta F (finale): Roberta Bruni medaglia di bronzo! In una finale che sembra un romanzo, con un pathos difficile da descrivere. Potenzialmente poteva essere una delle tante gare di altissimo livello di questa incredibile rassegna mondiale: in realtà, nell’occasione, più della tecnica ha giocato un ruolo la tenuta nervosa delle protagoniste. A parte l’inarrivabile Angelica Bengtsson (oro con 4.50) – che è passata in due settimane, con la massima naturalezza, dalla finale europea assoluta di Helsinki a questo ennesimo oro giovanile – tutte le altre hanno pagato dazio: ed è per questo che il podio di Roberta vale come un esame di maturità passato a pieni voti. Che poi si potesse fare di più, che il 4.20 strappato alla terza prova e gli altri salti di questo pomeriggio a Barcellona non siano stati modelli da cineteca della specialità, tutti questo ha un’importanza relativa. E’ stato molto sofferto (4.20 alla terza prova, ma come misura d’entrata!) anche l’argento dell’australiana Liz Parnov (4.30), figlia e allieva di un ex campione dell’era sovietica emigrato a Perth per fare il tecnico.
L’azzurra, che il prossimo anno si libererà dall’ingombrante presenza della campionessa svedese, potrà pensare con la necessaria tranquillità ad un’altra finale che ha segnato sicuramente in rosso sul calendario: quella degli Europei juniores di Rieti 2013. Intanto ha portato sulle tribune dello Stadio Olimpico di Barcellona, oltre ai genitori, anche una curva speciale di 39 "tifosi" personali, tutti atleti delle categorie giovanili della Cariri.
4x400m M (batterie): Marco Lorenzi, come previsto, resta a riposo: è un rischio calcolato, perché Incantalupo e Rontini offrono comunque una certa garanzia di rendimento e la storia insegna che con un tempo intorno ai 3’08” la finale diventa un fatto matematico. Eppure il quartetto campione d’Europa rischia e parecchio: la batteria è molto equilibrata (con Bahamas, Sudafrica e Giamaica) e per questo molto tattica, cosicchè restare fuori dalla qualificazione automatica dei primi due posti potrebbe offrire un match point per le squadre inserite nelle altre due batterie. Fortunatamente Michele Tricca sa gestire situazioni del genere e la rimonta sull’ultimo frazionista bahamense vale la finale. I parziali “semi-ufficiali” danno Vito Incantalupo 47”3 al lancio, Alberto Rontini 47”9 strappato con i denti, Davide Re 46”9 abbastanza gestito e la chiusura di Tricca, 46”4 strappato con i denti al bahamense Ferguson. La conferma che poi sarebbe stato difficile rientrare con i tempi – gli altri avevano tutti i riferimenti che servivano – è arrivata dal fatto che Russia (senza Uglov, problemi muscolari dopo la finale individuale …) e Germania hanno poi segnato tempi migliori del quartetto azzurro. Ma che importa? Domani saremo ancora qui: a lottare intanto per la supremazia continentale con la Polonia (unica altra formazione europea promossa). E poi chissà ….
I RISULTATI DELLA QUINTA GIORNATA
4x400m M: (2)b1 Italia (Vito Incantalupo, Alberto Rontini, Davide Re, Michele Tricca) 3’08”87 (qual.)
Asta F: (3) Roberta Bruni 4.20
5000m M: (15) Lorenzo Dini 14’22”97 PB, (18) Samuele Dini 14’43”43
GLI ITALIANI IN GARA NELL’ULTIMA GIORNATA (domenica 15 luglio)
Ore 18.05: Alto F (finale) Alessia Trost
Ore 20.10: 4x400m M (finale) Italia (probabile formazione: Incantalupo, Lorenzi, Re, Tricca)
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