Londra: ritorno Sanchez, conferma James
06 Agosto 2012di FIDAL
Yelena Isinbaeva lascia l'oro olimpico dopo due successi consecutivi e sul podio dei Giochi di Londra è solo terza con 4,70, superata dalla statunitense Jennifer Suhr, argento a Pechino e ora olimpionica con 4,75, e dalla cubana Yarisley Silva (4,75). Felix Sánchez, invece, si rimette al collo l'oro dei 400 ostacoli dopo otto anni con una prova immensa, dominata in 47.63 con una gara perfetta. Il dominicano di stanza in California abbatte gli altri favoriti Javier Culson (terzo in 48.10) e Angelo Taylor (quinto in 48.25). Sorpresa per l'argento di Michael Tinsley (USA, 47.91). Nella finale dei 400 metri maschili sensazionale Kirani James, il grenadino ventenne che lo scorso anno centrò da junior il successo iridato a Daegu, che trionfa in 43.94 su un altro dominicano, Luguelin Santos (ancora junior), argento in 44.46, e sull'incredibile Lalonde Gordon (Trinidad, 44.52) che coglie un bronzo inatteso ma meritato. Il titolo del getto del peso femminile è tornato in Bielorussia dopo 12 anni, conquistato da quella Nadzeya Ostapchuk (21,36) che ha migliorato a ripetizione il record nazionale nel corso della stagione. Seconda la neozelandese Valerie Adams, olimpionica uscente, con 20,70. Terza la russa Yevgeniya Kolodko, salita sul podio all'ultimo lancio con un poderoso 20,48. Nei 3000 siepi femminili vince l'iridata in carica Yuliya Zaripova in 9:06.72, sulla tunisina Habiba Ghribi (9:08.37) e sull'etiope Sofia Assefa (9:09.84), brava a respingere il ritorno della kenyana campionessa del mondo Milcah Chemos Cheywa, quarta per quattro centesimi. Nelle batterie dei 200 metri - con il 22.48 dell'olimpionica dei 400 Sanya Richards-Ross - la giovane azzurra Gloria Hooper chiude al quinto posto (23.25) la sua avventura olimpica.
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ASTA donne (finale) - La gara è decollata dopo difficoltà iniziali di alcune atlete su misure interlocutorie, e molte delle migliori atlete hanno fatto i conti con una precoce eliminazione (la tedesca Strutz solo 4,55, la ceka Ptácniková e la speranza inglese Bleasdale 4,45). La gara della Isinbayeva è iniziata a 4,55 con un errore che ha evocato i fantasmi di Berlino 2009, poi ha rimesso in sesto la gara superando 4,65 e 4,70 alla prima prova, mentre la statunitense Suhr ha esordito pulita a 4,55, poi ha centrato i 4,70, per poi superare i 4,75 al secondo tentativo. Anche la cubana Silva ha superato la stessa misura (record nazionale eguagliato) con due tentativi, ma per l'oro mancato ha pesato un errore a 4,45. Per la Suhr è oro dopo l'argento di Pechino, per la cubana la prima medagia olimpica regalata al suo paese nella specialità.
400 OSTACOLI uomini (finale) - Stepitosa battaglia, vinta dal fenomenale Felix Sánchez, oro olimpico ad Atene 2004, e a distanza di otto sofferti anni di nuovo in cima all'Olimpo. Il titolo segna la cifra di 47.63, e il dominicano lo soffia a quell'Angelo Taylor (quinto in 48.25), che aveva vinto a Pechino anch'egli a otto anni di distanza dal titolo di Sydney 2000.
L'altro favorito Javier Culson si batte per l'argento ma lo perde negli ultimi trenta metri a vantaggio del tecnicissimo statunitense Michael Tinsley, che mette la freccia in rettilineo e coglie un sensazionale secondo posto col primato personale di 47.91. Per Culson il bronzo, prima medaglia di Portorico con 48.10. Quarto il campione del mondo Dai Greene, risalito nel rettilineo in 48.24. Sánchez, sul podio per la premiazione, non regge alla commozione e piange come un bambino, lasciandosi dietro infortuni, sofferenze, fatiche e sogni. Fantastico.
400 uomini (finale) - Il fenomeno Kirani James colpisce anche a Londra, e dopo l'oro mondiale a 19 anni centra un favoloso titolo olimpico con una gara perfetta, figlia di una distribuzione ideale, che lo porta ancora leggero e con ampie falcate al successo in 43.94, miglior prestazione mondiale stagionale e recoed di Grenada. Non c'è stata storia, l'unico a resistere fino a metà della curva finale è stato un altro giovanissimo, il 19enne domincano Luguelin Santos (44.46), che scrive il suo nome nella storica serata della Repubblica Dominicana, un'oro e un argento nello spazio di un'ora. Sopresa per il bronzo, dove emerge Lalonde Gordon, uomo di Trinidad & Tobago, che compie il capolavoro della carriera in 44.52. Giù dal podio i gemelli Borlée (Kévin quinto in 44.81, Jonathan sesto in 44.83). Quarto è Chris Brown in 44.79, settimo l'altro bahamense Pinder, partito velocissimo, in 44.98, ottavo un altro 19enne, l'australiano Solomon, in 45.14
PESO donne (finale) - Vince la bielorussa Nadzeya Ostapchuk, che smette i panni della dura col titolo olimpico appena messo al collo e si scioglie in lacrime di gioia tra le braccia del suo allenatore. Magistrale la sua serie: 20,01 - 21,31 - 21,36 - 21,15 - 21,32 - nullo. L'oro a cinque cerchi torna in Bielorussia a dodici anni dal successo di Natallia Khoroneko. Per l'altra grande favorita, la neozelandese Valerie Adams, l'illusione della leadership dopo il primo lancio di 20,61, poi un 20,70 al terzo turno, e nient'altro. Il colpo della vita lo fa anche la russa Yevgeniya Kolodko, già brillante nel corso della stagione, che all'ultimo lancio trova il podio e la medaglia di bronzo con un 20,48 da ricordare, scalzando dalla ruota delle medaglie la cinese Gong Lijiao, per tutta la gara sul podio con un 20,13 iniziale e un successivo 20,22.
3000 SIEPI donne (finale) - La russa Yuliya Zaripova completa il fantastico tris dopo le vittorie di Barcellona 2010 (Europei) e Daegu 2011 (Mondiali), raccogliendo l'eredità della connazionale Gulnara Galkina, oro a Pechino e ritirata nella finale di stasera. La Zaripova allunga decisamente ai 500 metri dopo aver condotto per tutta la finale, passa l'ultima riviera in modo esemplare e si lancia verso l'oro senza avversarie in grado di contrastarla. Vince in 9:06.72, e c'è gloria anche per la Tunisia grazie all'argento di Habiba Ghribi, seconda anche a Daegu, in 9:08.37, record nazionale.
Bronzo all'etiope Sofia Assefa (9:09.84), che ha resistito disperatamente alla rimonta della favorita della vigilia, la kenyana iridata di Daegu Milcah Chemos Cheywa, giù dal podio per quattro centesimi.
SEMIFINALI E BATTERIE (sessione pomeridiana)
400 METRI OSTACOLI donne (semifinali) - La russa Antyukh domina largamente la prima semifinale con credenziali da 53.33. Eccellente la ceka Hejnova, che ha approfittato anche degli errori commessi dalla statunitense Brown sugli ultimi due ostacoli per garantirsi l'accesso diretto in finale. La Brown però ha guadagnato la finale grazie al 54.21 con cui si è classificata terza. Lashinda Demus ha vinto la seconda semifinale con 54.08, quasi raggiunta sul traguardo dalla dirompente giamaicana Spencer (54.20). Dentro per un centesimo la britannica Shakes-Drayton (ripescata con un 55.19 che lascia fuori dalla finale la belga Ouédraogo). Nella terza semifinale esce una irriconoscibile Melaine Walker, olimpionica in carica, mai in gara e mestamente sesta. Passano con grande autorità la nigeriana Odumosu (54.40, record nazionale) e la sempre più sorprendente statunitense Moline (54,74).
200 donne (batterie) - L'azzurra Gloria Hooper fa il suo debutto olimpico, dopo quello che, con il 22.95 degli Europei di Helsinki, le ha consentito di ottenere il minimo di partecipazione per essere a Londra. Per la ventenne veneta, figlia di genitori ghanesi, anche l'emozione di correre accanto alla numero uno mondiale del mezzo giro di pista, la statunitense Allyson Felix che non ha problemi a vincere la batteria in un controllato 22.71 (+1.2). Diverso è per la giovane forestale che dopo lo start (0.160 la reazione allo sparo) affronta la curva con una decisione, ma poi sul rettilineo il treno delle migliori diventa troppo veloce da inseguire. Chiude quinta in 23.25, è il suo terzo miglior crono di sempre, ma non basta per superare il turno. "Purtroppo ho corso male la curva - commenta la Hooper dopo il traguardo - è stata un'esperienza dalla quale mi aspettavo di più. Ero venuta qui per fare il personale ed oggi c'erano le condizioni giuste per farlo e magari andare avanti. Peccato!". Il tempo più veloce delle sei batterie è il 22.48 (+0.3) realizzato dalla campionessa olimpica del giro di pista, Sanya Richards-Ross.
DOMANI SETTE AZZURRI IN GARA - Sette gli azzurri impegnati nella quinta giornata di atletica ai Giochi Olimpici di Londra. Il primo (ore 11:38) ad andare sui blocchi di partenza sarà il primatista nazionale dei 110hs, Emanuele Abate al via della quinta batteria con, tra gli altri, l'ex iridato Ryan Brathwaite e il forte statunitense Aries Merritt. Alle 11:45 le qualificazioni del triplo con il campione europeo Fabrizio Donato e il tricolore assoluto Daniele Greco. 17,10 è la misura che permette di saltare direttamente in finale. Ore 11:55 con Silvia Weissteiner nella prima batteria dei 5000, mentre nella seconda (alle 12:19) toccherà a Nadia Ejjafini ed Elena Romagnolo. Passano il turno le prime cinque di ciascuna batteria e i cinque migliori tempi di recupero. In serata, Marzia Caravelli affronterà la terza semifinale dei 100hs (ore 20:31, corsia 8). Tra le sue avversarie, la statunitense Wells e la turca, campionessa europea, Nevin Yanit.
File allegati:- RISULTATI/Results
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