Firenze, volano disco e giavellotto

29 Settembre 2012

Assegnati al Ridolfi i primi titoli tricolori, si migliora nel giavellotto Paola Padovan (48.18), Andrea Caiaffa secondo di sempre nel disco (59.11).

di FIDAL

La giornata d’apertura dei Tricolori allievi di Firenze (giunti alla 47^ edizione) vede l’assegnazione dei primi titoli: subito una miglior prestazione nazionale - sia pure provvisoria, dato che il giavellotto da 500 grammi in campo femminile è di nuova istituzione - ma in ogni caso il 48.18 della feltrina Paola Padovan (bella struttura, 1.80m per 62kg) ha già una sua concreta valenza tecnica. La serie che supera il precedente 45.76 della torinese Agnese Colombaro (quarta qui sulla pedana del Ridolfi) è 39.24 33.68 nullo 48.18 47.09 40.49. Le finali dei lanci non deludono, perché il protagonista di giornata al maschile è il padovano Andrea Caiaffa, capace di fare doppietta tra peso e disco nel giro di poche ore: due primati personali, 18.49 e soprattutto 59.11, che significa la seconda prestazione italiana di sempre dopo il 59.63 di Martin Pilato (e ottava prestazione mondiale per la categoria nel 2012). In vista degli importanti appuntamenti internazionali del 2013 sono soprattutto gli atleti della classe ’96 a meritarsi gli onori della cronaca, con un paio di novità importanti: come il sostanzioso miglioramento di Ahmed Abdelwahed nei 2000m siepi (6’06”43 da 6’23”00 per il romano di Ostia, di famiglia egiziana) e la prima finale tricolore dell’italo-guineana Micaela Moroni, seconda nei 200 alle spalle di Johanelis Herrera dopo essersi piazzata terza nei Campionati francesi di categoria sia indoor sia all’aperto (la ragazza, perugina per parte di padre, vive vicino Parigi).  

LE GARE DELLA PRIMA GIORNATA

MASCHILI

200m AM (batterie): Come per le ragazze, anche qui l’umidità della mattinata fiorentina impasta i muscoli dei velocisti, che sono davvero tanti sui blocchi (39 in 5 batterie): il migliore del turno è il lombardo Nicolò Ceriani, che corre vicino al personale in 22”43 (-0.6), ma ruba la scena soprattutto la corsa fluida del capolista stagionale Pietro Pivotto (21”92 di PB, qui 22”45/0.0). Il bresciano corre con una tenuta personalizzata dove spicca il nomignolo ”Piwy” che accompagna il tifo dei compagni in tribuna  Interessante anche la coppia romana della Campidoglio Palatino, il figlio d’arte Fabio Tardito e Francesco Rossi, mentre il senese Fabio Facchielli abbatte nettamente il personale scendendo da 22”72 al 22”49 con il quale vince la batteria iniziale. L’ultimo qualificato è il muscolato ivoriano di Brescia Levi Roche Mandji, ripescato con 22”64.

Lungo AM (finale): Non era facile per la categoria mantenere il livello tecnico delle ultime rassegne tricolori dominate dal duello tra il bronzo mondiale Stefano Braga e il veneziano Riccardo Pagan: invece la finale regge il confronto con dignità ed il titolo emigra al sud per merito di Angelo Marvulli, barese di Altamura che fa 70km al giorno per allenarsi con Franco Buzzacchino a Taranto ed era rimasto fermo otto mesi per un problema alla caviglia. Con il nuovo personale a 7.18 (0.0) e altri due salti oltre i 7 metri Marvulli supera il favorito cubano Harold Barruecos, già tricolore di octathlon, e la novità stagionale Alessandro Parizia. Nella prima serie si era migliorato nettamente Filippo Randazzo, classe ’96, con 6.91.  

Peso AM (finale): Pronostico rispettato, con Andrea Caiaffa che migliora il suo PB all’aperto con 18.49 (aveva anche 18.66 indoor) e una serie tutta oltre i 18 per i quattro tentativi validi: e per il pomeriggio il ragazzo veneto tenterà la replica nel disco, la sua vera specialità. Una parziale sorpresa il grande miglioramento del cremasco Paolo Vailati, uno che deve arrangiarsi non poco per trovare un impianto disponibile per allenarsi. Sul podio anche l’ex campione dei cadetti, il viterbese Davide Zocchi, uscito dal gruppo seguito da Antonio Ernesti.

400m AM (batterie): Una delle gare più attese, visto il livello tecnico complessivo della lista stagionale: ed infatti bisogna correre vicino ai 50” netti per meritarsi una corsia per la finale di domani, dove Andrea Felotti resta il più accreditato (49”85 il tempo della batteria per il portacolori della Cairatese). Diversi i ragazzi che nel primo turno vedono frustrate le ambizioni di partenza: invece si prende una bella rivincita il comense Mattia Venza, miglioratosi a 49”52 dopo aver fallito lo scorso anno a Jesolo l’assalto al titolo dei 300 metri cadetti nel quale era favorito. La novità stagionale (49”07, qui secondo nella lista dei finalisti con 49”64) è un ragazzo romeno di mamma algerina e nato in Svizzera: si chiama Yannis Nicula, cresciuto enormemente da quando lo segue a Cernusco Lombardone l’ex azzurro Fausto Frigerio.

2000st AM (finale): Ben tre serie e già dalla seconda le cose cominciano a farsi serie, visto che il trevigiano Leonardo Feletto demolisce il suo personale con 6’21”59. Logico che i migliori si diano da fare subito, mantenendo alto il clima agonistico di una prova che già in partenza si presentava incerta: con il capolista dell’anno, Alessandro Bussone, che esce di scena per abbandono, l’ultimo giro è pieno di colpi di scena. Alla fine emerge sull’ultima barriera Ahmed Abdelwahed, classe ’96 e figlio di egiziani trasferiti a Roma da decenni (ai quali, amorevolmente, dedica il suo primo titolo tricolore) che fa mezzofondo seriamente solo da un paio d’anni alla Caserma Italia nei centri giovanili della Finanza curati da Andrea Ceccarelli. Tanti i personali che cadono, impressionante quello del vicentino Giovanni Corà, che scende di ben nove secondi da 6’18”35, e duello per il “bronzo” sul filo dei 6’10” tra due ragazzi di origini marocchine, Omar Guerniche e Said Ettaqi. Magari ci eravamo abituati male di recente, con Italo Quazzola tornato sotto i 6 minuti, ma il gruppo di quest’anno è da seguire con attenzione.   

Marcia 10000m AM (finale): La partecipazione è sempre importante, ma oggettivamente il livello tecnico non è adeguato alla tradizione della specialità. Resta l’impresa di Daniele Todisco, che fa gara di testa dall’inizio alla fine, riscrive il personale (46’13”57, passando a metà gara in 23’03”07) e doppia tutti gli avversari tranne il sassarese Andrea Agrusti. Il quale, poi, è proprio il fiero avversario che con l’allievo di Alessandro Gandellini animò un memorabile testa a testa nei Tricolori cadetti di Cles 2010. Solo in sette vanno sotto i 50 minuti e il dato conferma che c’è da lavorare.

1500m AM (finale): L’andatura non è di quelle che fanno dannare almeno per due terzi di gara: poi, quando parte il potente bergamasco Guido Lodetti ai 300 metri, l’esito sembra già scritto. Ed invece lo sprint finale di Raffaele Nonne, nuorese di Fonno, è di quelli che restano nella memoria: di tempi neanche a parlarne, oggi bastava vincere.

200m AM (finale): Tre bresciani, un comasco e un trentino sui blocchi, mentre l’onore del movimento sotto il Po è nelle mani due romani e di un senese: ma non è il calcolo delle probabilità che dona la vittoria a Pietro Pivotto. In realtà il ragazzo bresciano, già tricolore nei 300 cadetti a Cles 2010, domina la finale fin dai primi metri e poi il suo vantaggio si dilata sul rettilineo: magari non si parla di prestazioni cronometricamente memorabili, ma l’impressione visiva è decisamente positiva.

4x100m AM (finale): Il quartetto dell’Atletica Vicentina butta letteralmente via un titolo già vinto sulla scia di una mostruosa prima frazione di Francesco Tarussio: poi due cambi totalmente da dimenticare consegnano la vittoria ai ragazzi in gialloneroverde della Simoni, con l’arrembante Gabriele Gragano che rimonta la volata disperata – partita praticamente da fermo – di Harold Barruecos. Il terzo posto si assegna nella seconda delle tre serie, grazie al valido 43”59 dell’Atletica Piemonte portata al traguardo da un altro specialista delle prove multiple, Edoardo Pellisetti.  

Alto AM (finale): Sorpresona, il titolo va ad Alessandro Norgbey, genitori ghanesi ma romano di Morena che si allena a Frascati con l’ex azzurro Pierpaolo Montalto: sale da 1.95 a 2.00 (secondo tentativo) e batte la concorrenza dei due favoriti. Tra i duelisi di giornata il bergamasco Michele Maraviglia, che resta ben lontano dal suo PB di 2.10, e la novità stagionale Edoardo Gambaretto, classe ’96, in un anno di militanza atletica salito da 1.83 a 2.05-

Disco AM (finale): E’ un grandissimo Andrea Caiaffa quello che chiude i suoi sforzi di giornata con il secondo titolo personale: non solo, il 59.11 dell’ultimo lancio vale la seconda prestazione italiana di sempre dopo il 59.63 di Martin Pilato edizione 2011 (quando il ravennate è stato finalista ai Mondiali allievi di Lille). La gara non delude affatto le attese, con i primi cionque che vanno oltre la fettuccia dei 50 metri.

400hs AM (batterie): Il primo turno non è fatto per sparate fuori contesto, ma nessuno dei gettonati mancherà domani all’appello della finale: nelle corsie centrali ci saranno ovviamente il capolista stagionale Luca Cacopardo (55”19) e il fratello d’arte Nicola Lorenzi (55”31), ma meritano considerazione anche il veneto Matteo Beria (55”0) e un “primo anno” interessante come Giuseppe Biondo (55”59). Il primo ripescaggio, con 55”40 (!), manda in corsia esterna l’altro trentino Matteo Mazzola.  

FEMMINILI

200m AF (batterie): Sorpresa, il miglior tempo delle batterie non è della capolista stagionale Johanelis Herrera (comodo 25”64/-0.5 per l’italo-dominicana di Verona) bensì di una novità assoluta: si chiama Micaela Moroni, originaria di Conakry (Guinea), 16 anni ancora da compiere (il 1° novembre). Cittadina italiana per parte di padre, trasferitosi in Africa per lavoro da Nocera Umbra, Michela vive e gareggia in Francia (stamattina 25”45, ma 24”81 di personale stabilito a Lens, terza nei campionati francesi “cadettes” dopo essere stata 7^ nei 100m con 12”25). I ritmi della mattina non sono comunque eccezionali, si entra in finale con 26”13 di ripescaggio e le più accreditate ci sono tutte.   

Giavellotto AF (finale): Formalmente non di può parlare di “primato”, ma la sostanza resta: il 48.18 di Paola Padovan è comunque la miglior misura italiana di sempre con l’attrezzo da 500 grammi. La neo-campionessa, una feltrina che aveva già vinto tra le cadette a Cles 2010, non è molto affezionata al giavellotto in vigore da quest’anno: dal prossimo tornerà ai più apprezzati 600 grammi (dove vanta un PB da 43.79). Quanto a MPN pro-tempore viene spodestata la torinese Agnese Colombaro (finora leader stagionale con 45.76), che resta addirittura fuori dal podio: merito di una marocchina di stanza a Concorezzo e attiva a Villasanta come Amina Anice (42.45) e dell’altra lombarda Marianna Denti (41.75), entrambe in grande progresso.

400m AF (batterie): Speriamo siano definitivamente tramontati i tempi in cui si entrava in finale con risultati superiori al minuto: quest’anno il livello è decisamente migliore e l’ultimo ripescaggio premia la reatina Federica Cucchi con 58”73. Le favorite si nascondono e così la più veloce della mattinata è Maria Pia Baudena (57”11), davanti a Lucia Pasquale (57”39 lei che in giugno aveva anche ottenuto il minimo per i Mondiali juniores di Barcellona con 55”24). Un po’ in ambasce la rientrante Ylenia Vitale, che ad inizio stagione ha dovuto combattere con tre contratture che l’hanno fermata per mesi. Curiosità, in finale troveremo Alexandra Troiani, una delle tre gemelle bustesi presenti al Ridolfi: un’altra, Serena, viene eliminata per un paio di decimi proprio sul giro di pista, e la terza – Virginia – farà stasera le batterie dei 400 ostacoli, salvo trovarle tutte nella staffetta 4x400 della Pro Patria Bustese in gara domani. 

2000st AF (finale): Due serie piuttosto affollate e una leader stagionale che ci tiene un sacco a rispettare il pronostico: Carolina Michielin, trevigiana di Biadene (frazione di Montebelluna), conduce dal primo all’ultimo metro e per un bel po’ pensa anche di scendere sotto il muro dei 7 minuti (violato da noi solo dalla primatista Valeria Roffino) con un passaggio da 3’30” a metà gara. Poi la veneta cala appena di ritmo, in ogni caso sufficiente a conquistare la maglia tricolore davanti alla trentina di Cavareno - vicino Cles - Alice Endrizzi, nessuna parentela con il tecnico federale Pierino e allenata dall’ex azzurro Giuliano Battocletti. Sia lei che la terza, la campana Stefania Vernacchio, riescono ad andare sotto i loro personali con prestazioni alle soglie della top-10 di sempre nella categoria.

1500m AF (finale): Si riparte dalla classifica di Rieti 2011 e l’esito si ribalta: stavolta è Giulia Aprile ad avere la meglio su Isabella papa con una prova estremamente volitiva. In avvio ritmi abbastanza sostenuti, poi ha la meglio anche l’aspetto tattico: la portacolori della Firenze Marathon non è disposta a mollare la testa fino in fondo, anche perché sostenuta dalla “sua” curva. In realtà la nuova campionessa è una siciliana di Augusta, che si è trasferita cinque anni fa con la mamma a Firenze per inseguire un sogno da atleta di alto livello: lo stesso coltivato in gioventù dal papà Antonio, discreto mezzofondista.

Lungo AF (finale): La finale ci mette un bel po’ ad animarsi e la miccia è quella accesa da Giulia Sportoletti, bel prospetto delle prove multiple con una bacheca già importante in questo settore: basta un 5.63 al secondo turno, che risente dell’assenza di protagoniste più qualificate come Ottavia Cestonaro e Anastassia Angioi (entrambe finaliste mondiali giovanili). La ghanese di Torino Stefania Ackon merita la piazza d’onore, anche perché la concorrenza non riesce ad esprimersi su questa pedana come richiederebbe l’obiettivo tricolore.

200m AF (finale): C’è attesa, inutile nasconderlo, per questo inedito confronto diretto dal sapore un po’ esotico tra l’italo-dominicana Johanelis Herrera e l’italo-guineana Micaela Moroni: la veronese della Bentegodi ha dominato tutta la prima parte della stagione da noi, la perugina d’adozione ha dato il meglio di sé a luglio nella stagione francese. Decisamente due belle atlete, ma oggi non c’è modo di correre forte sul serio ed escono tempi abbastanza deludenti, lontani dalla possibilità di entrambe.

Marcia 5000m AF (finale): La superiorità del terzetto che prende la testa al primo giro conferma le gerarchie stagionali: prima Giorgia Menis (campionessa indoor in carica), con Erika Scolozzi a ruota, poi Nicole Colombi fanno il vuoto sul resto del gruppo con un passaggio sotto i 5 minuti (4’52”17). Quando arriva il secondo chilometro (9’39”11), la leadership è diventata solitaria per l’allungo deciso di Nicole Colombi, solida scuola della Scanzorosciate con Renato Cortinovis e al 3° (14’32”24) il ciclo dei doppiaggi è già iniziato: poi non c’è più storia per il titolo, mentre l’ultimo prodotto della Don Milani, Erika Scolozzi, agguanta l’argento. Sul piano cronometrico si vede qualcosa di meglio rispetto alla gara maschile, ma nelle primissime posizioni dell’ordine d’arrivo – salvo per la triestina Menis - non si riscontrano personali significativi.

Asta AF (finale): Finita l’era Bruni, con l’appendice a sorpresa di Sonia Malavisi a Rieti 2011, si rientra nella normalità quanto a misure: gara lunghissima, dalla quale emerge la pordenonese di Sacile Lucia Zotti, una che se la cava anche nell’alto e negli ostacoli. La campionessa locale, Sofia Mancioli, si perde negli errori a 3.40 e così una quota modesta vale ad assegnare il titolo.

4x100m AF (finale): La scuola della velocità Sisport Fiat, consolidatasi nella categoria cadette, trasborda con successo tra le allieve: 47”74 è una prestazione che fa la sua degna figura nella lista delle staffette di società.  

400hs AF (batterie): Ben sette batterie nella gara di chiusura della prima giornata: come in campo maschile, anche qui non mancano i nomi da tenere d’occhio e ci sarà da correre, perché l’ammissione diretta è riservata solo alla vincitrice di ciascuna batteria. I verdetti sono ritardati anche da un paio di passaggi sospetti e suscettibili di un intervento della giuria, ma alla fine i nodi vengono al pettine: il 62”92 di Irene Morelli sembra porre un’ipoteca per il titolo in assegnazione domattina, mentre tra le outsider rispunta il nome di Valentina Cavalleri (64”44) – ossia la figlia dell’ex primatista italiana Irmi Trojer - e si nasconde dietro un mediocre 65”31 la campionessa uscente Giulia Crivello.

Martello AF (finale): Una gara infinita, che parte a metà giornata e si conclude con la terza serie a tarda sera: tra l’altro una ragazza della seconda serie, Debora Tantillo, che ha gareggiato nel primo pomeriggio per i tre lanci eliminatori, viene richiamata in pedana praticamente a fine riunione per effettuare i suoi turni di finale con le prime otto. E poi ci si mette la veneta Giulia Camporese a rovinare la festa a Noa Ndimurwanko; nel vero senso della parola, visto che la ragazza trentina con papà del Burundi scende dal trono proprio all’ultimo lancio e domani avrebbe potuto festeggiare con il titolo tricolore il suo 16° compleanno..

I PODI DELLA PRIMA GIORNATA

ALLIEVI

200m: (+0.8) 1.Pietro Pivotto (Atl. Rodengo Saiano) 22”24, 2.Nicolò Ceriani (Atl. Rovellasca) 22”50, 3.Roberto Rigali (Atl. Vallecamonica) 22”60

1500m: 1.Raffaele Nonne (Atl. Goceano) 4’07”31, 2.Guido Lodetti (Atl. Bergamo 59 Creberg) 4’08”30, 3.Danilo Gritti (Atl. Valle Brembana) 4’08”55

2000st: 1.Ahmed Abdelwahed (FF.GG. Simoni) 6’06”43, 2.Giovanni Corà (Atl. Vicentina) 6’08”40, 3.Omar Guerniche (Cento Torri Pavia) 6’10”08

Alto: 1.Alessandro Norgbey (Running Club Futura) 2.00, 2.Michele Maraviglia (Atl. Bergamo 59 Creberg) 1.97, 3.Edoardo Gambaretto (Atl. Vicentina) 1.97

Lungo: 1.Angelo Marvulli (Giovani Atleti Bari) 7.18 (0.0), 2.Harold Barruecos (Atl. Vicentina) 7.14 (-0.6), 3.Alessandro Parizia (Sisport Fiat) 7.07 (-0.5)

Peso: 1.Andrea Caiaffa (Fiamme Oro) 18.49, 2.Paolo Vailati (Virtus Crema) 17.70, 3.Davide Zocchi (Alto Lazio) 17.46

Disco: 1.Andrea Caiaffa (Fiamme Oro) 59.11, 2.Giulio Anesa (GA Vertovese) 52.85, 3.Damiano Budai (Libertas Sanvitese) 51.29

Marcia 10000m: 1.Daniele Todisco (Geas Atletica) 46’13”57, 2.Andrea Agrusti (I Guerrieri del Pavone) 47’42”90, 3.Gregorio Angelini (Alteratletica Locorotondo) 47’59”19

4x100m: 1.FF.GG. Simoni (Pelissie, Lo Russo, Ramadori, Gargano) 43”33, 2.Atl. Vicentina 43”45, 3.Atl. Piemonte 43”59

ALLIEVE

200m: (+1.2) 1.Johanelis Herrera (Fondazione Bentegodi) 25”26, 2.Micaela Moroni (Libertas Cus Perugia) 25”53, 3.Chiara Plazio (Sisport Fiat) 25”73

1500m: 1.Giulia Aprile (Atl. Firenze Marathon) 4’36”23, 2.Isabella Papa (Tirreno Atl. Civitavecchia) 4’40”68, 3.Debora Varrone (Camelot) 4’43”34

2000st: 1.Carolina Michielin (Montello Runners Cliub) 7’09”07, 2.Alice Endrizzi (Atl. Valli di Non e Sole) 7’11”02, 3.Stefania Vernacchio (Lib. Amat. Benevento) 7’13”85  

Asta: 1.Lucia Zotti (Atl. Brugnera Friulintagli) 3.40, 2.Sofia Mancioli (Atl. Prato) 3.30, 3.Sofia Marini (Stud. Cariri) 3.20

Lungo: 1.Giulia Sportoletti (5 Cerchi Seregno) 5.63 (+0.3), 2.Stefania Ackon (Sisport Fiat) 5.58 (+1.1), 3.Caterina Da Mommio (CA Piombino) 5.57 (+0.1)

Martello: 1.Giulia Camporese (Cus Padova) 55.95, 2.Noa Ndimurwanko (GS Valsugana) 54.98, 3.Debora Tantillo (GS Chivassesi) 53.67

Giavellotto: 1.Paola Padovan (Athletic Club Belluno) 48.18, 2.Amina Anice (Atl. Villasanta) 42.49, 3.Marianna Denti (Atl. Lecco-Colombo) 41.75

Marcia 5000m: 1.Nicole Colombi (US Scanzorosciate) 24’20”71, 2.Erika Scolozzi (Atl. Don Milani) 24’38”13, 3.Giorgia Menis (Cus Trieste) 24’41”21

4x100m: 1.Sisport Fiat (Stella, Ackon, Baudena, Plazio) 47”74, 2.Atl. Piacenza 49”00, 3.Atl. Vicentina 49”59

LE LISTE ITALIANE DI SEMPRE: ALLIEVI - ALLIEVE

LIVE STREAMING - Collegandosi all'indirizzo www.fidal-live.tv sarà possibile seguire la manifestazione in diretta attraverso un apposito servizio gratuito di streaming video prodotto da FIDAL. Come sempre, sul sito federale tutte le news e i risultati delle gare in tempo reale. Questo il programma orario per i Tricolore Allievi di Firenze:
- sabato 29 settembre, ore 9-21
- domenica 30 settembre, ore 9-19

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