Mondo, le top-news dall'estero
28 Maggio 2013di FIDAL
NCAA
Sono state disputate le fasi regionali di qualificazione Est (a Greensboro) e Ovest (ad Austin), gli ultimi steps prima della finale di prima divisione, che andrà in scena a Eugene dal 5 all'8 giugno. Negli ultimi giorni, anche le finali di seconda e terza divisione (a Pueblo e Lacrosse). Molta la carne al fuoco, come sempre in particolare nella velocità.
Greensboro
L'ultimo arrivato nel club dei "meno 10" è Isiah Young, sceso sotto il fatidico muro in batteria con 9"99 e vento quasi nullo. Nelle semifinali Young si è quasi confermato correndo in 10"01 ma con vento oltre la norma. Progressi per il sudafricano Jobodwana, finalista olimpico dei 200, che è sceso sulla distanza breve a 10"10, nella semifinale vinta da un altro giovane sprinter USA, Dentarius Locke, pure lui al personale in 10"05. Al raddoppio della fatica, cristallino 20"13 di Jobodwana, 20"31 per Young (già a 20"20 questo mese), 20"38 per Aaron Ernest, Tra le donne, 11"05 ventoso della Scott (22"52 nei 200) e della Duncan, e 11"10 per la Freeman (22"55 sulla distanza doppia). Sempre costante l'ostacolista Brianna Rollins, con un 12"72 ventoso in batteria, e l'identico tempo replicato in semifinale, ma con vento legale. I turni preliminari e le qualificaioni nei concorsi si fermano qui, per le finali appuntamento a Eugene.
Austin
Due ottimi riscontri per Charlie Silmon in batteria sui 100 (10"03) e nella semifinale nei 200 (20"23), ma vanno forte anche Ameer Webb (10"14 e 20"39) e il canadese Aaron Brown (10"11 e 20"47); nei 400 donne l'iridata junior Ashley Spencer (50"88) e la nigeriana Regina George (51"00) rimandano lo scontro diretto per la finale. Negli ostacoli bassi, 13"27 di uno jellato Wayne Davis (vento a 2,1), che da alcune stagioni ha scelto di rappresentare Trinidad. Della stessa nazionalità è Deon Lendore, che ha chiuso la sua semifinale dei 400 in 45"10. Tra le donne emergono con buoni risultati anche la velocista Kamaria Brown (22"73), la pesista Tia Brooks (18,96) e la 23enne californiana Chelsea Cassulo, al primo over-70 della carriera nel martello (70,07), per la gioia della numerosa famiglia (tre sorelle e tre fratelli). Ostacoli alti: conferma dell'emergente Kori Carter (54"50), laddove nell'altra semifinale la finalista olimpica Georganne Moline ha corso in 54"59. A Eugene saranno scintille.
NCAA II
Nelle finali della seconda divisione universitaria (a Pueblo) è emersa Danielle Williams, che controvento si è aggiudicata 100 e 200 in 11"24 e 22"62. Con vento o no, resta stabile attorno ai 10"20 il 20enne sprinter croato Dario Horvat, che vince i 100 in 10"18 ventoso dopo aver stabilito 15 giorni fa il record nazionale in 10"20 in California. Ancora velocissima Vashti Thomas (12"70 nei 100 ostacoli), che spazia dal piano agli ostacoli ma si fa sentire anche nel lungo (6,68 quest'anno)
America: Brasile e Colombia
Il tour brasiliano si è chiuso ad inizio settimana a San Paolo, con una nuova ottima esibizione del velocista Bruno de Barros, vincitore dei 200 in 20"24 sul giamaicano Forsythe (20"27). Anche nei 200 femminili si è corso veloce, con vittoria della giamaicana Patricia Hall in 22"51 sull'americana Watson-Bayne (22"57) e sulla primatista sudamericana dei 100 Ana Claudia Silva (22"61). Nei concorsi, il neoprimatista di area Augusto de Oliveira ha vinto l'asta con 5,75, il campione del mondo indoor Mauro da Silva si è imposto nel lungo con 8,18. Nel Gran Prix "Ximena Restrepo" di Medellin, la dominicana Ivonne Idlette ha portato il primato nazionale dei 100 ostacoli a 12"90, e l'ecuadoregno Alex Quiñonez ha largamente migliorato il record nazionale dei 100 in 10"09 con vento di 2 metri. Caterina Ibargüen, dopo il 14,69 di Shanghai, ha vinto anche in casa con 14,53 e si appresta a disputare un'altra stagione di primo piano. Dal Venezuela segnaliamo il primato della martellista Rosa Rodriguez, che con 73,64 ha mancato di soli dieci centimetri il record sudamericano dell'argentina Dahlgren, e il 4,35 nell'asta della 16enne Rosbelys Peinado, candidata al podio dei Mondiali allievi.
Pechino, Chicherova 2,02
Ormai datato una settimana fa, richiamiamo i migliori risultati del meeting cinese che ha fatto il suo ingresso nell'IAAF World Challenge.
Su tutti, il 2,02 della campionessa oimpica di salto in alto Anna Chicherova, il 22"36 di Allyson Felix nei 200, il 9"91 con cui Justin Gatlin ha battuto Rodgers (10"04) e il 13"16 di David Oliver nei 110 ostacoli. Di eccellente fattura anche lo sprint della nigeriana Okagbare (11"04), e l'ampio bacino di risultati importanti registrato dagli atleti cinesi. Wang Yu ha vinto l'alto con 2,33, il lunghista Li Jinzhe ha confermato i recenti progressi con 8,31 prima di farsi male a un braccio e chiudere la sua esibizione a metà gara, ma sono soprattutto i velocisti a stupire. Nei 100 di Gatlin, infatti, sia Su Bingtian (10"06) che Zhang Peimeng (10"09), sono scesi insieme sotto i 10"10, fatto mai registrato nell storia dello sprint locale. Nel martello femminile, valido per il Challenge IAAF di specialità, 73,12 della campionessa olimpica in carica Tatyana Lysenko.
Germania, lanci a Halle
Giunto all'edizione numero 39, il tradizionale meeting di lanci ha offerto molto anche quest'anno, ad iniziare dall'80,71 nel martello maschile ottenuto dal tagiko Dilshod Nazarov, miglior prestazione mondiale stagionale (battuto Esser con 77,96). Sempre al maschile, debutto di David Storl con 20,97 e vittoria nel disco di Christoph Harting, fratello minore dell'olimpionico Robert, che con 64,99 allunga di un metro e venti il recente personale ottenuto a Wiesbaden. Tra le donne, 74,92 del bronzo olimpico Betty Heidler, 19,84 della Schwanitz che ha affibbiato oltre un metro alla veterana Kleinert nel peso, e ottimo 65,76 di Linda Stahl nel giavellotto.
Nel disco, la sorpresa cinese Gu Siyu non ha bissato l'exploit di Wiesbaden (67,86), ed ha chiuso quarta in una gara con finale da botta e risposta. La vittoria dell'altra cinese Tang Jian sembrava cosa fatta con un 63,46 di apertura, ma all'ultima pedana succede di tutto e la classifica premia l'iridata junior di Barcellona Anna Rüh che vince con 64,28 davanti a Tang Jian (allungo insufficiente a 64,08) a ell'altra tedesca Julia Fischer (64,04). Nota stonata, l'infortunio al quinto lancio del giavellottista campione mondiale Matthias de Zordo, che ha chiuso la stagione con largo anticipo.
Sempre dalla Germania, la giavellottista Christina Obergföll ha aperto a Rehlingen con 64,53 prima di volare a New York per l'Adidas Grand Prix, mentre al Kurpfalz Gala di Weinheim la lunghista 19enne Mihambo (origini africane) ha esagerato con 6,80 ventoso e 6,61 regolare. Ultimo appunto: Ariane Friedrich è tornata in pedana ma stenta a decollare per via dei tanti infortuni delle ultime stagioni: a Rehlingen ha chiuso la gara quarta con 1,80. Nelle prove multiple di Ulm, Michael Schroder ha chiuso con 8.427 punti, uno score migliore di quello servito per vincere l'Hypomeeting di Götzis.
Götzis
Il maltempo ha guastato la festa a molti ma non al duo canadese Damian Warner (8.307 punti) e Brianne Theisen (6.376), al mondiale stagionale in una stagione dall'avvio singolare, con i primi tre posti delle graduatorie annuali occupati da tre atlete di categoria junior. Fino a ieri. Sul podio dell'evento austriaco anche il brasiliano Chinin (8.182) e il campione del mondo junior Gunnar Nixon (8.136), mentre nell'eptathlon la Theisen ha faticato a piegare le olandesine Nadine Broersen (6.345) e Dafne Schippers (6.287), la quale ha battuto di tre punti la campionessa del mondo Chernova. Solo decima la francese Antoinette Nana Djimou. Poca fortuna anche per i ritirati Eelco Sintnicolaas, Pascal Behrenbruch e Kevin Mayer, tutti con ambizioni di vertice. La superstar Ashton Eaton, invece, ha rinunciato a pochi giorni dall'impegno per leggero infortunio, così come l'ex-primatista mondiale Šebrle.
Russia, obiettivo iridato
Arriva il primo impegno "serio" del calendario russo nella stagione che porterà al Mondiale organizzato in casa, e fioccano i risultati nei campionati di club a Sochi. La triplista Yekaterina Koneva ha portato il mondiale stagionale di salto triplo a 14,80, la bellissima Klishina è planata a 6,75 nel lungo, mentre negli 800 il primo "meno-2" della stagione è firmato da Yekaterina Kupina (1'59"72). Occhio alla pedana dell'alto, dove si è registrato il ritorno di Mariya Kuchina, rivale di Alessia Trost nella categorie giovanili, che ha superato l'1,92.
Lanci: Vera Ganeyeva a 64,30 nel disco, Irina Tarasova a 19,20 nel peso. Nei 400 metri, 50"84 della Ustalova. Tra gli uomini, avvio per un altro nome di interesse relativamente ai rivali delle punte "azzurre", quello del triplista nero Lyukman Adams, planato a 16,82. Dai lanci maschili, disco volante di Butenko, classe 1993, che tocca i 65,97, e quattro pesisti oltre i 20,40.
Euromix
Il discobolo austriaco Gerhard Mayer ha quasi eguagliato il proprio record nazionale con un lancio di 65,16 a Hainfeld. Momento-sì anche per il bulgaro Georgi Ivanov, che ha stabilito da pochi giorni il primato nazionale nel getto del peso con 21,06, risultato confermato dalle due uscite successive, con misure di 20,84 e 20,77. Ancora lanci col martellista polacco Fajdek capace di 79,02 a Lodz e 78,02 a Bialystok, e col debutto dell'olimpionico di Pechino Kozmus (78,75).
Manchester sulla sopraelevata
Sulla pista in rettilineo montata in centro città per l'ormai classico appuntamento di maggio, per la cronaca riportiamo il 16"36 di Allyson Felix nei 150 metri senza curva (una miglior prestazione mondiale che fa però statistica a sé viste le condizioni). L'atletica delle piste e delle pedane raggiunge le strade: a Manchester si esibisce anche il tre volte campione europeo Christophe Lemaître (14"90 ancora sui 150). Tanto divertimento per il pubblico.
Giappone
Alcuni risultati dagli ultimi dieci giorni di attività, con in vetrina soprattutto il mezzofondo prolungato: nei 10000, Paul Tanui ha corso in 27'21"50 a Kita-Kyushu, mentre Bidan Karoki ha ottenuto 27'30"65 a Naka. Kenyani a parte, l'eritreo Zersenay Tadese (pluri-iridato di mezza maratona) ha corso la mezza di Gifu in 1h00'31" (veloce ai 15 km in 42'48"), mentre il giovane Kiryu (recentemente a 10"01 nei 100 metri), ha corso i 200 in 20"59 a Kyoto.
Per tornare al sensazionale 10"01 di alcune settimane fa, la federazione giapponese ha deciso di non sottoporre la prestazione di Kiryu all'omologazione come primato del mondo junior (eguagliato) a causa del mancato rispetto di tutte le indicazioni delle regole imposte dalla IAAF relativamente alla lettura del vento, registrato comunque in un legale 0,9. E' la seconda volta che il record del mondo junior di Darrel Brown viene eguagliato ma resta allo stesso tempo "solo" in vetta alle statistiche. Nei Trials USA 2008 l'impresa riuscì a Jeff Demps, e anche allora non si potè procedere alla ratifica del primato.
Campionati arabi
A Doha quattro giorni di gare e un medagliere che sorride al Marocco (seguono Algeria e Bahrein). Mutaz Essa Barshim, l'atleta più atteso, ha vinto la gara di alto con 2,30, ma il colpaccio tecnico è arrivato dai 400 maschili dove il saudita Youssef Al-Masrahi ha vinto la finale in 44"72. In rappresentanza del Bahrein ancora altri nomi di atleti di nascita africana, in particolare kenyani. Come nel caso di Albert Rop (vincitore di un 5000 senza pretese), 18 anni, visto in molti meetings europei indoor nell'inverno e secondo nel Cross Cinque Mulini di S.Vittore Olona.
Africa vera
Il risultato della settimana è l'1'43"9 ottenuto nell'altura di Nairobi da Jeremiah Kipkorir Mutai, un ragazzo che a Bressanone fu d'argento nei 400 ostacoli, rinnovando un binomio (giro di ostacoli bassi e doppio giro sul piano), che ha attirato più di un nome illustre in passato. Nell'occasione, Mutai si è migliorato di oltre quattro secondi. In Sud Africa, 20,05 del pesista di origini mantovane Orazio Cremona.
Taipei
Si gareggia in queste ore, col debutto di Angelo Taylor e con Will Claye in pedana nel salto in lungo. Ci sono diversi altri americani di buon livello (Tarmoh nei 100 donne) e la 4x100 australiana alla ricerca del grande tempo.
Previews
A Eugene si implora che le previsioni meteo siano più rassicuranti di quelle poi materializzatesi a New York. C'è in ballo la riuscita tecnica di un Prefontaine Classic tra i migliori, sulla carta, mai allestiti. Gli etiopi, per esempio, si faranno i Trials nazionali nei 10000 di Eugene (anche Kenenisa Bekele nel gruppo). Tirunesh Dibaba è iscritta nei 5000, in un impianto dove non conosce sconfitta. Negli 800 donne torna l'olimpionica Savinova, e da poche ore è stata aggiunta la bambina-prodigio di Alberto Salazar, Mary Cain, al difficile assalto del primato nazionale junior da 17enne. Al via anche Lagat e Rupp nei 5000 alle prese con le ombre kenyane ed etiopi. Nella pedana del disco uomini troveremo le medaglie di livello olimpico e mondiale degli ultimi sei anni, nello sprint il solito livello altissimo e la speranza di temperature adatte ai motori dei velocisti.
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