Magnani-Baldini ''Le speranze azzurre''

07 Dicembre 2013

I due DT, alla vigilia dell'appuntamento con l'Eurocross di Belgrado, analizzano le potenzialità delle nostre squadre

“Ci vorranno cuore e testa, oltre alle gambe. Il contesto dell’Europeo di cross è certamente complesso, ma non impossibile. Chi saprà ragionare in gara, mettendo lo spirito giusto nei momenti decisivi, potrà scalare la classifica. Ecco, dagli azzurri mi aspetto questo: una prova di testa e di cuore”. Un messaggio chiaro, quello del DT organizzativo massimo Magnani, alla vigilia del Campionato Europeo di cross di Belgrado: cogliere l’occasione battendosi nella maniera giusta. “Abbiamo sicuramente delle buone individualità – l’analisi di Magnani – sia in campo maschile sia in campo femminile. Tra gli uomini, Daniele Meucci, pur non avendo finalizzato l’impegno perché reduce dalla maratona di New York, ha quel che serve per battersi con i migliori. E’ qui soprattutto per la squadra, ma se ha deciso di venire, non è certamente per ottenere una prestazione anonima. Tra le donne, Nadia Ejjafini ed Elena Romagnolo sono atlete che hanno dimostrato in più occasioni di valere l’élite europea, credo che non mancheranno di confermarsi su quei livelli anche stavolta; a loro, aggiungo anche Veronica Inglese, nei cui confronti c’è sicuramente curiosità, visti i recenti progressi”. Il Direttore tecnico vede talento anche tra gli under 23. “Spiccano soprattutto Michele Fontana, per quel che ha fatto fin qui, e Giuseppe Gerratana, protagonista di una bella stagione estiva. Tra le ragazze, credo sia lecito attendersi qualcosa da Giulia Viola e Sara Galimberti”.

Stefano Baldini, il DT delle squadre giovanili, sente di avere tra le mani un gruppo di grandissimo valore. “La formazione juniores maschile – racconta l’olimpionico di Atene – ha davvero tanta qualità. Può sicuramente puntare al podio, anche se, ovviamente, poi le gare vanno fatte, e vanno considerati gli avversari. Credo che Turchia e Gran Bretagna, per citare i due paesi con le maggiori potenzialità, possano ambire almeno quanto l’Italia a centrare una medaglia". Il 2013 è stato un anno di progressi. "I nostri ragazzi sono cresciuti molto, rispetto a dodici mesi fa: ed in più, hanno acquisito esperienze internazionali importanti. I gemelli Dini, i fratelli Crippa, ma gli stessi Quazzola e Zoghlami, possono fare gara d’altissimo livello. Dipenderà soprattutto da loro”. Tra le ragazze, spicca il nome della figlia d’arte Federica Del Buono: “Ha tutto ciò che serve per mettersi in evidenza, compresa la giusta dose di rabbia agonistica, voglia di riguadagnare posizioni in campo internazionale, dopo la mancata partecipazione all’Europeo Juniores di Rieti”.

m.s.

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