Trost: ''Ginnastica per Zurigo''
12 Dicembre 2013“Io, che sono alta 1.88, mi alleno a fianco di ginnaste molto più giovani e piccole di me. Siamo buffe”. A sconfinare nel territorio della ginnastica artistica è la campionessa continentale under 23 di salto in alto Alessia Trost, oggi a Roma per i colloqui con il presidente FIDAL Alfio Giomi e il Direttore Tecnico Organizzativo Massimo Magnani. “La collaborazione con il prof. Luca Zanforlini migliora la mia acrobatica e di riflesso il superamento dell’asticella. E’ una parte della preparazione, per me nuova e, ammetto, molto divertente”. Variazioni sul tema che, dopo una stagione ricca di tanti risultati e cambiamenti, proseguiranno anche con l’inizio della stagione agonistica. “A gennaio farò una gara di prove multiple, poi un paio nell'alto per testare le novità tecniche e non perdere gli stimoli agonistici. Con Gianfranco Chessa, il mio allenatore, stiamo lavorando davvero sodo e per metabolizzare il tutto ci vuole del tempo. Tappa agli Assoluti di Ancona, poi diretta verso le gare all’aperto”. Niente stagione indoor a tutto tondo dunque, a differenza dello scorso anno quando Trost saltò i 2 metri proprio in sala, a Trinec (29 gennaio): “L’obbiettivo è ovviamente Zurigo: troverò le stesse avversarie dei mondiali di Mosca, il meglio del salto in alto è nel continente e voglio essere all'altezza. E mi metterò alla prova nei meeting Diamond League, più di quanto abbia fatto finora, per confrontarmi fin da subito ai massimi livelli”.
A Roma, nel proseguo degli incontri con gli atleti di alta qualificazione e interesse internazionale, oggi si è visto anche capitan Nicola Vizzoni. Che da fresco finalista iridato a Mosca volge lo sguardo al quello che potrebbe essere il suo sesto Europeo: “Il primo è stato Budapest ’98, quando ancora la cadenza era quadriennale. Ho iniziato la preparazione con calma, badando soprattutto alla perfetta efficienza fisica”. Tra Livorno e Pietrasanta, come sempre in tandem con Riccardo Ceccarini “Io mi diverto ancora come un ragazzino al campo: anzi, i ragazzini li sfido di continuo e non mi va proprio di perdere. Si scherza e si lavora, questo è il mio modo di intendere l’atletica”.
Direttamente da Robilante arriva invece Elisa Rigaudo “Sono andata ai mondiali con in testa una medaglia e il quinto posto mi ha fatto rodere il fegato. Ma più che la strada verso Zurigo sto programmando quella verso Rio, ovviamente non per partecipare”. Con grosse novità in vista “Negli ultimi anni ho cambiato il modo di gareggiare, ora con Sandro (Damilano) abbiamo deciso di intervenire sulla tecnica di marcia e a 33 anni è una bella sfida! Abbiamo studiato le russe, usano molto la spinta delle braccia e crediamo che su questo particolare si possano trovare altri margini di miglioramento”. Rigaudo rivendica gli anni di carriera ai massimi livelli internazionali: “Sono più esperta e consapevole, e anche se da una parte sento il bisogno di modulare di più gli allenamenti, entusiasmo e voglia di faticare non mi mancano. Anche il rapporto con Sandro negli anni si è evoluto, ora non ho più bisogno del confronto costante e di indicazioni quotidiane. Sono più cosciente dei mezzi d’allenamento e intervengo molto anche nei programmi”. Già definiti gli appuntamenti agonistici del 2014. “Lo IAAF Challenge a Chihuahua, poi una tappa dell’Eurochallenge e infine Zurigo”. E la piccola Elena? “Cerco di farle capire che la mamma non va a correre… la mamma marcia!”.
Con la combinazione Mondiali indoor-Europei outdoor, il 2014 si presenta estremamente allettante per Simona La Mantia, due volte sul podio agli Europei all’aperto e oro europeo indoor (nel 2011). “Ammetto che questo accostamento mi stuzzica parecchio. Punto a entrambe le rassegne internazionali ma in particolare Zurigo sarà una bella occasione per farsi valere...
Ho iniziato la preparazione con qualche settimana di anticipo, tutto procede per il meglio. Nel nostro gruppo è arrivata Vincenza Calì, anche questa è una bella novità”. A quando l’esordio in sala in vista dei mondiali di Sopot? “Vorrei esordire in un meeting europeo a fine gennaio. Intanto mi godo la vita familiare a Palermo con mio marito, che è davvero un grande supporto. Ormai mi segue ovunque ed è diventato un super appassionato di triplo”.
Un altro saltatore che finalizza la stagione in sala è l’altista Gianmarco Tamberi “Sono concentrato sui mondiali di Sopot, poi rotta verso Zurigo”. Giordano Benedetti è al lavoro a Torino sotto la guida di Enrico Maffei “Farò qualche uscita alle indoor, un 3.000 come test e se tutto va bene gli 800 agli italiani di Ancona. Outdoor l’obbiettivo è trovare continuità sui tempi del personale”. Non si vedrà in azione prima della primavera Claudio Michel Stecchi, che sta recuperando un piccolo fastidio fisico. Probabile un’apparizione nella Coppa Campioni di cross per Yuri Floriani, nel cui orizzonte ci sono un periodo in altura e una bella prestazione in Svizzera “Nel 2012 sono arrivato settimo in una gara dall’alto tasso tecnico… punto a fare meglio”.
Capitolo discoboli: Giovanni Faloci, dopo una delle sue migliori stagioni, ha nel mirino il minimo per la rassegna continentale e la Coppa Campioni con la maglia delle Fiamme Gialle. Novità in arrivo invece per Eduardo Albertazzi che ha trovato la nuova guida tecnica a Vicenza da Diego Fortuna e per cui, dopo i grandi risultati a livello giovanile, si apre ora una nuova stagione. Programma simile per i due lunghisti Kevin Ojiaku ed Emanuele Catania,entrambi alla ricerca di un miglioramento del personale e di una maggiore continuità di risultati: i tricolori in sala e gli Europei di Zurigo sono già segnati sul calendario. Pianificata la stagione 2014 e successive, tutti gli atleti domani sosterranno una serie di test all’Istituto di Medicina dello Sport di Roma.
Anna Chiara Spigarolo
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