Una storia al giorno

19 Gennaio 2014

Personaggi e vicende dell'atletica di sempre

19 gennaio. Nessuno può insidiare il record della famiglia Zatopek a proposito di trofei assoluti conquistati in tempi contratti (quattro titoli olimpici in pochi giorni), ma esiste un “agglomerato” famigliare che ha saputo far meglio in un periodo più esteso: è il gruppo Joyner-Griffith-Kersee che di medaglie a cinque cerchi ne ha messe assieme dodici, 7 d’oro, 3 d’argento e 2 di bronzo. Oggi ricorre il 54° compleanno di Al, detto Sweetwater, dolceacqua, nativo dell’illinois, fratello di Jackie (venuta al mondo in piena epoca kennedyana e così battezzata in onore di Jacqueline Kennedy), vedovo da quindici anni di Flo Jo, al vertice della fondazione che porta il nome della moglie e che intende rendere realtà i sogni dei giovani di tutto il mondo. Il nome è imponente: Flo Jo Community Empowerment Foundation.

Ad iniziare la collezione toccò proprio a Al che, nei Giochi boicottati di Los Angeles, non trovò in pedana quei sovietici e quegli europei dell’est che monopolizzavano il titolo del triplo da un quarto di secolo ed ebbe anche la fortuna, al primo salto, di godere dell’unica brezza significativa, superiore alla norma: gli servì per atterrare a 17,26 e attendere gli eventi, favorevoli anch’essi: Mike Conley, dopo un 17,18, si infortunò e nessuno degli altri finalisti riuscì a scalfire i 17 metri. Da ottant’anni un americano non vinceva l’hop-step-jump. Nello stesso giorno Jackie fu seconda nel’eptathlon, vicina al trono che avrebbe occupato per lunghi anni stabilendo un record mondiale intoccabile e stordente, 7291 punti a una media di 1042 a prova.

Tre anni dopo Al sposò Florence Griffith che aveva conosciuto agli inutili Trials Usa del 1980 (al tempo Flo era diversa…) e a Seul potè godere delle strabilianti esibizioni della moglie e della sorella che imperversarono su pista e pedane rischiando di dover pagare l’extra-peso ripartendo dalla Corea: cinque medaglie d’oro e una d’argento. Ben Johnson era volato via molto più leggero. Un giorno, Il bel Joaquim Cruz disse. “Ho visto le cognatine: sembrano due gorilla”. Poi si scusò, ma ormai le parole eran dal sen fuggite. Dieci anni dopo le guerre stellari coreane, Flo Jo morì nel sonno e Al ne difese la memoria di fronte ai flutti crescenti del dubbio tentando di diradare la selva degli interrogativi.

Giorgio Cimbrico

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