Magnani 4:10.10 a Dusseldorf
30 Gennaio 2014Cercava un crono intorno ai 4:10, ha mantenuto la promessa. Margherita Magnani questa sera all’International Athletics PSD Bank Meeting di Düsseldorf (Germania) è arrivata terza nei 1500 metri fermando i cronometri a 4:10.10, primato personale in sala nuovo di zecca. La finanziera, domenica scorsa ad Ancona diventata la primatista nazionale dei 1000 metri, sul traguardo era di un soffio alle spalle dell’etiope Axumawit Embaye (4:10.08, seconda) con la gara vinta nettamente dal bronzo iridato di Mosca la keniana Helen Obiri in 4:07.01. Un’altra soddisfazione arriva anche dall’essersi messa alle spalle l’argento europeo di Goteborg 2013 Isabel Macias, quinta in 4:13.57. Magnani diventa così la terza italiana di sempre sulla distanza indoor, dopo la campionessa Olimpica di Los Angeles ’84 Gabriella Dorio (4:04.01) e Agnese Possamai (4:06.83). In sala un’italiana non correva così forte da 30 anni.
Paolo Dal Molin nei 60 ostacoli nonostante si scontri con la prima barriera sigla 7.69 arrivando quinto. Il più veloce è lo statunitense Jeff Porter al traguardo in 7.52 davanti al campione olimpico di Pechino Dayron Robles (7.56). Dal Molin aveva corso 7.71 in batteria (quarto). Nel salto con l’asta Giuseppe Gibilisco (Fiamme Gialle) salta 5,45 al secondo tentativo. L’azzurro primatista italiano non riesce poi ad avere la meglio di 5,55 con la gara vinta dal bronzo degli ultimi europei al coperto di Goteborg Malte Mohr a quota 5,65, stessa misura del greco Konstantinos Filippidis. Senza misura il campione mondiale in carica Raphael Holzdeppe, che compie tre nulli alla misura d’entrata. Poca fortuna sulla pedana tedesca anche per Simona La Mantia, che con 13,38 non va al di là del sesto posto nella gara vinta da Kristin Gierisch, unica con la misura di 14,13 ad andare al di là dei 14 metri.
Il peso, come da tradizione tedesca, si fa molto notare all’ Arena-Sportpark di Düsseldorf. Tra le donne c’è il 19,93 della tedesca Christina Schwanitz, cinque mesi fa argento ai campionati mondiali di Mosca. Tra gli uomini torreggia il campione iridato David Storl che scaglia l’attrezza a 21,10 inanellando anche altri due lanci da 21,08 e 21,06. Altri due si portano oltre la fettuccia dei 20 metri, e sono il polacco Tomasz Majewski (20,53) e lo statunitense Cory Martin (20,10 al primo lancio). Nei 60 metri si rivede Kim Collins (6.58), ma davanti a lui vola il cubano Yuniel Perez in 6.50 con un crono che eguaglia i migliori risultati mondiali 2014 (alla pari di Tosin Ogunode e James Dasaolu). Volata sotto i 7:40 nei 3.000 metri: Caleb Ndiku si porta a casa il record del meeting in 7:38.40, staccando Albert Rop (7:39.24) e Mohamed Moustaoui (7:40.00) con Ayanleh Souleiman quarto in 7:40.85. Altri risultati: 3:39.05 del keniano Birgen Bethwel nei 1500, gli 800 sono del polacco Adam Kszczot in 1:45.42 e della ceca Lenka Masna (2:01.69) mentre i 400 li vince il ceco Pavel Maslak in 45.81.
a.c.s.
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