Juniores a Torino verso Eugene

04 Giugno 2014

Per gli under 20 i Campionati Italiani di Torino rappresentano una tappa obbligata per la rassegna iridata in Oregon. Ecco tutte le sfide e i protagonisti annunciati allo stadio Nebiolo

Da venerdì 6 a domenica 8 giugno lo stadio Primo Nebiolo di Torino ospita i Campionati Italiani Juniores e Promesse con 1430 atleti impegnati nella caccia agli 80 titoli nazionali in palio per le categorie under 23 e under 20. Le sfide si preannunciano combattute anche perchè per quanto riguarda i nati nel 1995 e 1996 i Tricolori di Torino devono considerarsi una tappa quasi obbligata per chi coltiva l’ambizione di essere convocato per quello che è l’obiettivo stagionale a livello internazionale, ovvero i Campionati Mondiali juniores (22/27 luglio) di Eugene. Finora sono una trentina i ragazzi che hanno ottenuto il minimo per la rassegna in Oregon e vincere il titolo di categoria al “Nebiolo” concede una priorità dichiarata e consente di programmare con maggior serenità l’evento. Per gli altri, oltre l’obbligo di rientrare nello standard federale, anche quello di dimostrare affidabilità sul piano delle prestazioni tecniche: fino alla scadenza del termine stabilito, il 29 giugno. Di seguito una presentazione della rassegna tricolore nella Città della Mole dedicata ala categoria Junior. ISCRITTI/Entries - ORARIO/Timetable 

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TV e DIRETTA STREAMING - La tre giorni dei Campionati Italiani Juniores e Promesse di Torino sarà trasmessa integralmente in diretta streaming attraverso l'apposito servizio www.10x10.tv/fidal. Una sintesi televisiva, anch'essa autoprodotta dal FIDAL, andrà in onda nei prossimi giorni su RaiSport. Gli orari saranno comunicati in seguito.

di Raul Leoni

TUTTI I CONFRONTI DEL “NEBIOLO” - UOMINI

VELOCITA’ - Il Direttore Tecnico Stefano Baldini punta molto sul gruppo degli sprinter per allestire una staffetta competitiva in vista dei Mondiali: del quartetto di bronzo agli Europei di Rieti è rimasto in pratica solo il “curvista” rivelazione di Rieti, Roberto Rigali (Atl. Vallecamonica, miglioratosi con 10.53), oltre al pugliese Luca Cassano (Firenze Marathon, 10.46 ventoso) che al Guidobaldi corse la batteria e quest’inverno è stato il miglior azzurro a livello indoor.  Molto positivo anche l’avvio di stagione di Pietro Pivotto  (Atl. Rodengo Saiano, 21.28) e del piemontese di stanza in Val d’Aosta Jacopo Spanò (10.54 ventoso e 21.29 dopo l’avventura negli States), già protagonisti al coperto: si rivede l’ex campione italiano allievi Marco Gianantoni (Sef Virtus Emilsider, 10.51  ventoso per il bolognese), mentre cerca conferme dopo le positive uscite invernali il bresciano di origini camerunensi e ivoriane Levi Mandji (Atl. Brescia 1950). L’uscita di prova della staffetta, quella di Castiglion della Pescaia, non ha offerto comunque risultanze conclusive ai fini della formazione.

L’obiettivo di portare ai Mondiali una staffetta del miglio cozza con la dura realtà delle cifre: nessuno finora ha fatto il minimo individuale, anche perché il catanese Giuseppe Leonardi – ancora ai box - ha avuto problemi fisici per tutto l’inverno e anche il veneto Leonardo Vanzo (Atl. Insieme New Foods), altra new-entry molto attesa della categoria, ha ovviamente in parte pagato la lunghissima stagione 2013. In definitiva, dietro il capolista Nicolò Ceriani (Atl. Rovellasca, 47.93), ci sarebbe pure un buon gruppo di specialisti in progresso: da verificare alla prova dei fatti.

MEZZOFONDO – Alcuni appuntamenti “mirati”, come i meeting di Gavardo e di Caprino Veronese, hanno dato i loro frutti: il bellunese Enrico Riccobon (Athletic Club Firex, 1:48.74 e 3:46.42), il primatista allievi Yemaneberhan Crippa (GS Valsugana)  – quotazioni in rialzo dopo qualche problemino (3:46.03) – e anche un miglioratissimo Mattia Padovani (Atl. Lecco-Colombo, 3:46.50) hanno già ottenuto il minimo su 800 e 1500 metri. L’unico capace di tanto sulle siepi, il toscano di origini etiopiche Yohannes Chiappinelli, a Torino ovviamente non ci sarà perché è ancora allievo e comunque è già sicuro del posto per Eugene. Tutta da costruire la selezione nel mezzofondo prolungato, dove è probabile che si provi ad organizzare una gara-trial tra un paio di settimane, come lo scorso anno prima di Rieti: i minimi, soprattutto quello dei 10000m, non sembrano impossibile da raggiungere per un paio dei nostri ragazzi.

OSTACOLI – Situazione molto fluida, dal momento che un paio di candidati ci sono già sulle barriere alte – il laziale Simone Poccia (Stud. Cariri, 14.09) e il lombardo Luca De Maestri (Atl. Monza) 14.24 – mentre c’è folla di pretendenti per i 400 ostacoli: in tre hanno già centrato il minimo -  l’ex campione e primatista cadetti Luca Cacopardo (Riccardi, 52.12), la rivelazione della passata stagione Andrea Pedrelli (Sef Virtus Emilsider, 52.54) ed il già esperto semifinalista di Rieti Francesco Proietti (Stud. Cariri, 52.58). Da rivedere, dopo il problema al ginocchio riscontrato nel raduno di Formia, Matteo Beria (Atl. Vicentina, 53.74 nell’unica uscita stagionale): anche se il primatista italiano allievi e oro alle Gymnasiadi sembra in dubbio per Torino e potrebbe provare a recuperare un paio di settimane di preparazione per ottenere il minimo.

SALTI – Il veneto di padre brasiliano Federico Ayres da Motta (Assind. Padova) è finora rimasto ben al di sotto del minimo ottenuto al coperto nell’alto (2.08 contro 2.16). Dall’altra parte dell’Atlantico, il figlio d’arte Luigi “Gino” Colella (Scuola Naz. Asta) – già finalista a Donetsk da allievo - si è invece espresso ai suoi migliori livelli di sempre con un 5.20 in California e altre prestazioni al di sopra dell’entry standard stabilito. Altra novità della categoria, dopo una valida carriera da allievo, è il siciliano Filippo Randazzo (Pro Sport 85 Valguarnera, 7.58): e nel lungo potrebbero uscire altri pretendenti da una lista che, in profondità, si lascia guardare con una certa soddisfazione.

Situazione che in parte viene riprodotta anche nel triplo: difficoltà di recupero per il quinto dei Mondiali allievi Simone Forte (Acsi Campidoglio Palatino) dopo la brillante stagione indoor (16.02), qualche problema per il vincitore del triangolare al coperto di Halle, Samuele Cerro (Stud. Pontecorvo, 15.54 in quell’occasione) e caccia aperta al minimo per almeno un altro paio di specialisti, come il finalista degli Europei Lorenzo Dallavalle (Atl. Piacenza) e per il fratello d’arte Nicola Chiari (Atl. Saletti, recente personale a 15.40). Se si pensa che il minimo stabilito è 15.60, la misura pare accessibile da tutti questi ragazzi.

LANCI – L’unico sicuro è, al momento, il colosso reatino Sebastiano Bianchetti (Stud. Cariri): tra indoor e aperto, nel peso ha messo insieme misure da finale mondiale (top di 19.20 al coperto, ma anche 17.28 col peso dei grandi) e a Torino potrebbe tentare l’accoppiata che già gli riuscì da allievo a Jesolo, nella passata stagione. A Miami, nel frattempo, l’italo-peruviano Gian Piero Ragonesi ha di recente ottenuto il minimo nel disco (55.47 nei Regionals dell’Ncaa a Jacksonville) e quindi potrebbe ambire a riprendersi quella maglia azzurra che indossò l’anno scorso agli Europei raggiungendo la finale di Rieti. In caccia della convocazione per il disco anche il finalista dei Mondiali allievi di Donetsk, Giulio Anesa (GA Vertovese, 53.80), mentre non sembratroppo agevole il raggiungimento dell’obiettivo per martellisti e giavellottisti: per i capolisti stagionali – Eric Fantazzini (Atl. Livorno, 61.92) e Massimo Ros (Brugnera Friulintagli, 64.45) – ci vorrebbe davvero un’impresa.

MARCIA – Si rischia di non avere protagonisti da piani alti della classifica maschile ai Mondiali, un’eventualità che trova pochi riscontri nella storia della marcia azzurra giovanile, così gloriosa. Da evitare pronostici, per pura scaramanzia: la chiamata è aperta, partendo dai tempi ottenuti su strada da Daniele Todisco (geas Atl.) a Podebrady e da Gregorio Angelini (Alteratletica Locorotondo) alla Coppa del Mondo di Taicang.      

Da ultimo, ricordiamo che ha già raggiunto il minimo per il decathlon il lombardo Simone Fassina (Team-A Lombardia), grazie ai 7109 punti di Busto Arsizio a fine aprile.

TUTTI I CONFRONTI DEL “NEBIOLO” – DONNE

VELOCITA’ – Anche qui le liste sono inflazionate da alcuni tempi ventosi ottenuti a Castiglion della Pescaia, dove è scesa in pista una staffetta sperimentale: come per i ragazzi, il riscontro non è stato troppo significativo. Però è innegabile che il gruppo c’è: in testa a tutte la ragazza di origini dominicane Johanelis Herrera (Atl. Brescia 1950, 11.82 e 23.90). Il gruppo delle neo-juniores classe ’96 è discretamente interessante,  anche se la marchigiana Roberta Del Gatto (Avis Macerata) potrebbe giocarsi le proprie carte dall’alto della sua esperienza.

Con le “solite” Ilenia Vitale (Lib. Friul Palmanova, 54.14) e Lucia Pasquale (Olimpia Molfetta, in progresso la carismatica pugliese dopo una difficile stagione indoor), si potrebbe trainare un progetto-staffetta per i Mondiali: lo scorso anno un quartetto per tre/quarti classe ’95 arrivò a riscrivere uno storico primato italiano a Rieti. Certo è che i tempi messi in lista dalle allieve a Baku spostano ancora avanti i limiti del settore: da verificare l’ipotesi di un rinforzo dalla categoria inferiore in vista di Eugene, ferma restando la componente aggiunta delle ostacoliste.

MEZZOFONDO – Finora una sola qualificata, Anna Stefani (SV Sterzing VB, 9:34.69 sui 3000m): ma resta il fatto che ci sono diverse ragazze che hanno avvicinato il minimo stabilito, come Irene Vian (Silca Conegliano, 2:09.76) sugli 800m – qui l’unica ad averlo realizzato è in realtà l’allieva Elena Bellò, promossa per i Giochi di Nanchino – oppure Giulia Aprile (Firenze Marathon, 4:28.89) sui 1500m, o ancora Christine Santi (Mollificio Modenese, 10:40.29) sulle siepi: con richiamo d’obbligo all’oro di Baku Nicole Reina, anche lei focalizzata sull’appuntamento olimpico giovanile. Quindi la rassegna tricolore sarà decisiva per consolidare le aspirazioni delle candidate appartenenti alla categoria.  

OSTACOLI – Come nel settore maschile, un ventaglio di alternative sulle barriere intermedie: in testa a tutte, ovviamente, la neo-azzurra Ayomide Folorunso (Cus Parma, 59.86 ma 59.43 di PB lo scorso anno, seconda allieva di sempre). Curiosità, dopo l’italo-nigeriana, una coppia di portacolori del SSV Brunico: l’erede “naturale” di mamma “Irmi” Trojer Valentina Cavalleri e la novità Caren Agreiter. Manca Purtroppo all’appello il miglior prospetto della passata stagione, Irene Morelli, protagoniste degli Europei di Rieti.

SALTI – Alto e triplo come le migliori frecce in chiave azzurra per i Mondiali: anche, ma non solo, per la presenza di un argento iridato allieve – Erika Furlani (Cus Pisa Atl. Cascina, 1.87) – e di un oro europeo juniores. Ottavia Cestonaro (Forestale, anche se su misure inferiori al 13.69 della scorsa stagione). E poi un paio di “outsider” di lusso, perché tali si devono considerare sia Eleonora Omoregie  (Malignani Lib. Udine, salita recentemente a 1.82) sia la due volte finalista dei Mondiali di Donetsk Benedetta Cuneo (Firenze Marathon: per quanto la saltatrice aretina stia ancora recuperando al meglio dopo i problemi invernali).

LANCI – Anche qui situazione positiva a metà: peso e giavellotto senza reali prospettive per Eugene, disco e martello che potrebbero portare più di un elemento ai Mondiali. Per ora si fanno preferire la veterana azzurra Mariantonietta Basile (Enterprise Sport & Service, 48.03) nel disco e la new-entry Giulia Camporese (Cus Padova, 58.72), “quasi-finalista” ai Mondiali di Donetsk 2013: ma nel disco è in progresso la neo-italiana Daisy Osakue (Sisport Fiat), miglioratasi in stagione fino a 46.98.

MARCIA – Dovendo rinunciare all’oro di Baku Noemi Stella, proiettata verso i Giochi Olimpici giovanili in Cina, il settore offre più di un’alternativa: probabilmente la gara del “Nebiolo” porterà qualche chiarimento nelle gerarchie che coinvolgono ragazze come Eleonora Dominici (Acsi Italia) o Nicole Colombi (Atl. Brescia 1950), ma anche la novità dell’ultimo anno Margherita Crosta (Cus Pro Patria Milano, uscita delusa dall’esperienza di Coppa del Mondo a Taicang) o il solito prodotto della Don Milani, Erika Scolozzi.

Campionati Mondiali Junior - Eugene (USA) 22-27 luglio 2014 Criteri FIDAL SITO DELLA MANIFESTAZIONE



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