Europei Montagna speranze azzurre
10 Luglio 2014Sono arrivati a Gap (Francia) gli azzurri che sabato 12 luglio prenderanno parte ai XIII Campionati Europei di corsa in montagna. Giunti oggi dal centro di allenamento federale in alta quota (2.035 metri) di Sestriere (TO) dove hanno preparato la massima rassegna continentale, i 16 atleti – due squadre assolute e due juniores - stanno compiendo in queste ore una ricognizione e prima sgambata sulla sede di gara.
Il percorso, un anello di quattro chilometri da ripetere più volte, propone diversi cambi di ritmo, pendenza e fondo che potrebbero ben adattarsi alle capacità tecniche dei nostri. Salita dura e impegnativa dove far selezione, seguita da una discesa corribile e poco tecnica, dove chi potrà alzerà il ritmo prima di ributtarsi a testa bassa nell’ascesa del giro successivo. L’approdo a Gap del team non passa inosservato. “Oh, l’Italie”. Detentrice del titolo sia con la squadra maschile che con quella femminile, la chiazza azzurra si muove sul percorso ed è osservata speciale, analizzata nelle progressioni e negli allunghi. Inutile nascondersi. Non può farlo di certo Bernard Dematteis, nell’ultima edizione vincitore di un oro che ha fatto molto rumore, arrivato dopo un dominio del turco Ahmet Arslan che durava dal 2007. Non può farlo il gemello Martin, più volte in questa stagione capace di mettere in difficoltà il fratello e ora carburato anche dalla nascita, solo qualche giorno fa, del piccolo Matteo. Di Alex Baldaccini basta dire che è l’argento continentale in carica, capace di arrivare dietro a un super Dematteis e davanti ad Arslan dodici mesi fa. Luca Cagnati è l’unico non parte della squadra alata di Borovets 2013, ma la grande crescita del bellunese in questa stagione non permette di affibbiargli il ruolo di “quarto”.
Squadra eccezionalmente compatta, troverà filo da torcere su diversi fronti. La Turchia è avversario sempre temibile: Ahmet Arslan in questa stagione ha giocato a nascondersi ma il feeling del 28enne di Antalya con la rassegna continentale è preoccupante. Sei titoli vinti senza soluzione di continuità significano più di qualcosa, tanto più che il turco è spalleggiato dal connazionale Ercan Muslu, già argento europeo due anni fa.
E se i francesi non vorranno sfigurare, da fieri padroni di casa (guidati da Julien Rancon, una lunga esperienza internazionale alle spalle) anche i britannici con Robbie Simpson potrebbero dire la loro per il podio mentre l’iridato di Lunghe Distanze Mitja Kosovelj sarà sfidante per una medaglia individuale.
Tra le donne il ruolo di grande, forse unica, favorita spetta all’austriaca Andrea Mayr, campionessa in carica e una lunga sfilza di medaglie europee e mondiali nella bacheca di casa: 2:30:43 di primato personale in maratona, quest’anno a Bludenz nella prova casalinga del Grand Prix ha fatto il vuoto dietro di sé, rifilando oltre due minuti alla connazionale Sabine Reiner – un’altra atleta da temere - e cinque alla nostra Valentina Belotti. Che è data in buona forma anche se non premiata, lei che nelle ascese difficili dà il suo meglio, dalla formula ‘uphill-downhill’. Più affini alle discese sono invece la campionessa mondiale in carica Alice Gaggi e il bronzo iridato Elisa Desco, altri due pezzi da novanta – insieme ad Elisa Sortini - di una squadra femminile estremamente compatta e combattiva. La prima mossa probabilmente spetterà a Mayr, ma in coda a un’eventuale fuga dell’austriaca potrebbe scatenarsi la bagarre: Emma Clayton, ai mondiali polacchi dello scorso settembre ripresa e superata da Gaggi nella corsa all’oro, la slovena bronzo uscente Mateja Kosovelj, la russa Elena Rukhlyada, l’irlandese Sarah McCormack sono tutte protagoniste annunciate sia nella sfida individuale che in quella con i rispettivi team.
Le due squadre under20 potrebbero riservare delle sorprese. La concorrenza è difficile da scalfire, Turchia in testa, ma la categoria riserva sempre dei colpi di scena. Nadir Cavagna proverà a giocare le sue carte sino in fondo, seguito da un terzetto molto coeso come quello formato da Alberto Vender, Martino De Nardi e Diego Ras. Lo scorso anno gli azzurrini furono secondi, a un punto dall’oro. Quest’anno saranno al via il campione in carica turco Ramazan Karagoz (argento mondiale dietro a Neka Crippa in Polonia), il secondo agli europei 2013 Sehmus Sarihan, il bronzo mondiale Manuel Innerhofer e il quarto di Krynica Zdroj Dominik Sadlo (Repubblica Ceca). Tra le pari età le statistiche indicano in Turchia, Gran Bretagna e Russia le grandi protagoniste, con l’Italia che proverà a confermare o migliorare il quinto posto 2013. Elena Torcoli, Alessia Zecca, Roberta Ciappini e Giulia Compagnoni le nostre portacolori, dovranno difendersi da una concorrenza agguerrita come quella della vincitrice della Youth Cup Arco Elsa Racasan (Francia), della britannica Catriona Graves, della la turca Burcu Subatan e della rumena Andrea Piscu.
Anna Chiara Spigarolo
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