Juniores, parte l'avventura Mondiale
14 Luglio 2014di Raul Leoni
Parte domani, martedì 15 luglio, la spedizione azzurra per i Campionati Mondiali Juniores di Eugene (22-27 luglio): la rassegna arriva così alla quindicesima edizione – partendo da Atene 1986 – per la terza volta in Nordamerica, ma al debutto assoluto sul suolo statunitense (in precedenza due trasferte canadesi, Sudbury 1988 e Moncton 2010). Alla scadenza del termine per le iscrizioni, sono 1546 gli atleti presenti nelle “preliminary entry list” (831 uomini e 715 donne), in rappresentanza di 175 federazioni (una in meno del massimo storico di Pechino 2006, dove furono 176 i Paesi partecipanti): tra questi, 49 azzurrini (30 ragazzi e 19 ragazze), mentre la formazione più consistente è ovviamente quella dei padroni di casa, con 89 atleti.
In una stagione che ha visto cadere il record mondiale juniores dei 100 metri, ad opera di Trayvon Bromell proprio sulla pista di Eugene (9.97, nella finale Ncaa dello scorso 13 giugno), tra i protagonisti assoluti della competizione ci saranno anche stelle giovanissime come la neo-primatista dei 100 e 200 metri allievi, Kaylin Whitney (11.10 e 22.49 per la sedicenne americana, nei Campionati nazionali juniores della scorsa settimana, sempre a Eugene), il fenomeno cubano del triplo Lazaro Martinez (17.24 a L’Avana in febbraio) e il martellista ungherese Bence Halasz, che lancerà sulla pedana dell’Hayward Field prima di dare la caccia all’oro olimpico giovanile a Nanchino (per il giovane magiaro 87.16 con l’attrezzo della sua categoria all’Eyot di Baku).
I ragazzi italiani non hanno in partenza ambizioni dichiarate di medaglia – come invece successe due anni fa a Barcellona, dove Alessia Trost e Roberta Bruni puntavano decisamente al podio e centrarono l’obiettivo nell’alto (oro) e nell’asta (bronzo) – ma non sarà inutile curiosare un momento nelle liste stagionali, per capire quali possano essere le prospettive degli azzurri. Tre presenze tra i top-10 dell’anno, la campionessa europea del triplo Ottavia Cestonaro (13.69), l’argento mondiale dell’alto allieve a Donetsk Erika Furlani (1.87) e la marciatrice romana Eleonora Dominici (tra i primi 10 risultati su pista con 48:34.32, anche se poi le gerarchie cambiano radicalmente con le liste dei 10km su strada): e poi altre 14 presenze nelle liste Iaaf dei primi 30 della stagione, alcune molto vicine al vertice come nel caso di Ayomide Folorunso nei 400hs (58.50) o di Lorenzo Dallavalle (15.92 nel triplo).
Solo un riscontro reale sull’elenco degli iscritti potrà però fornire un quadro più preciso: ci sono liste inflazionate dalle presenze multiple, come per americani e caraibici nella velocità o per gli africani e i giapponesi nel mezzofondo. Col beneficio d’inventario diamo quindi il quadro degli altri azzurri attualmente nei primi 30 secondo la federazione internazionale: Enrico Riccobon (800m), Yemaneberhan Crippa (con il tempo dei 3000m), Yohanes Chiappinelli (3000m siepi), Luca Cacopardo (400m ostacoli), Luigi Colella (asta), Harold Barruecos e Filippo Randazzo (lungo), Sebastiano Bianchetti (peso), Eleonora Omoregie (alto), Benedetta Cuneo (triplo), Giulia Camporese (martello) e Nicole Colombi (marcia 10000m).
Il traguardo massimo sarebbe quello di raggiungere la doppia cifra come finalisti: un risultato – quello delle 10 presenze tra i primi otto - ottenuto solo due volte nella storia della manifestazione, a Plovdiv nel 1990 e a Seul nel 1992. La posizione più importante nel medagliere risale invece all’edizione casalinga di Grosseto 2004: due ori, grazie alla doppietta 200m/lungo di Andrew Howe, con il bronzo della martellista Laura Gibilisco. Al momento sono 17 i metalli vinti dai nostri ragazzi nei 14 precedenti: 4 ori, 3 argenti e 10 bronzi.
Le schede della squadra azzurra - Le liste italiane under 20 all-time
Le pagine IAAF sui Mondiali Juniores
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