IAAF Continental Cup vince l'Europa
14 Settembre 2014L’Europa domina la IAAF Continental Cup di Marrakech (Marocco) vincendo la manifestazione quadriennale per selezioni continentali con 447.5 punti davanti alle Americhe (390), all’Africa (339) e all'Asia- Oceania (257.5). Fra i migliori atleti al mondo, in pista c’è anche l’azzurra campionessa Europea dei 400 metri Libania Grenot che dopo il bel terzo posto di ieri nei 400 metri (50.60 e prima delle Europee) corre l’ultima frazione della staffetta 4x400 mettendo il sigillo sul secondo posto del quartetto del Vecchio Continente. Vince come da pronostico l’America di Christine Day, Francena McCorory, Stephenie Ann Mcpherson e Novlene Williams-Mills in 3:20.93 ma le maglie azzurre dell’Europa si difendono in 3:24.12. Grenot riceve il testimone (dall’argento di Zurigo Olha Zemlyak) già in seconda posizione, dopo che nelle prime due frazioni avevano corso Indira Terrero e Malgorzata Holub. Terza l’Africa (3:25.51). Stesse squadre ma in ordine inverso sul podio maschile: i più veloci sono i ragazzi africani (Tumuti-Makwala-Kombe-Niekerk) in 3:00.02, di un soffio davanti all'Europa (3:00.10 con Martin Rooney in ultima frazione che si fa superare sul traguardo) e i rappresentanti dell'America terzi in 3:02.78 (corrono Javier Culson, Chris Brown, lo sprinter Kim Collins e LaShawn Merritt).
Nella seconda giornata aprono le danze due atleti diventati proprio quest’anno primatisti mondiali: Renaud Air Lavillenie nell'asta vince senza incantare: 5,65 di routine, 5,80 superato solo al terzo e poca fortuna a 5,90. Dietro di lui il cinese Changrui Xue, quinto ai Mondiali indoor di Sopot, che supera a 5,65. Stesso discorso, ovvero vittoria ma senza gli attesi fuochi d’artificio, per Anita Wlodarczyk. La polacca primatista mondiale con il 79,58 lanciato due settimane fa all’ Olympiastadion di Berlino scaglia il martello a 75,21, rimandando al 2015 l’attacco – le mancano 42 centimetri - al primo 80 metri femminile della storia dell’atletica. Si migliora invece il campione europeo del triplo Benjamin Compaoré: il francese balza a 17,48 (-0.1) nella gara che vede anche sudafricano Godfrey Khotso Mokoena al nuovo primato personale (e nazionale) di 17,35 (+0.2). Sale ancora a 1,99 Maria Kuchina nell’alto.
I 200 metri regalano due sub 20 secondi: Alonso Edward vince con lo stesso crono di Rasheed Dwyer, 19.98 (+0.2). Nella stessa gara Dafne Schippers 22.28 (+0.3) ha la meglio su Joanna Atkins 22.53. I 100 ostacoli sono più combattuti del previsto con Dawn Harper Nelson più veloce di soli 4 centesimi (12.47/+0.7) rispetto a Tiffany Porter che si prende il record britannico con 12.51. Finiscono in un fazzoletto anche nella gara maschile e la spunta il russo Sergey Shubenkov in 13.23 (+0.1) davanti a Ronnie Ash e William Sharman entrambi a 13.25.
Nijel Amos, dopo un passaggio del gruppo a metà gara in 51.55, si invola negli 800 metri tagliando il traguardo in 1:44.88 con Mohammed Aman a 1:45.34. Sifan Hassan si prende invece i 1500 con un ultimo giro da 58 secondi e un crono finale di 4:05.99. America, Africa e Asia, in quest’ordine, salgono sul podio dei 3.000 siepi femminili: il massimo dei punti è per la statunitense Emma Coburn (9:50.67) che batte l’etiope Hiwot Ayalew (9:51.59) e Ruth Jebet del Bahrein (9:55.24). Coburn fa gara di testa ma riesce ad avere la meglio su Ayalew solo perché l’etiope cade sull’ultima barriera. Fra gli uomini il migliore è il kenyano Jairus Kipchoge Birech (8:13.18).
Passando ai lanci, Christina Schwanitz vince il peso con 20,02 ma solo perché Valerie Adams abdica, abbandonando la pedana durante il riscaldamento (secondo fonti IAAF si è sottoposta a un’iniezione di antidolorifico che ha colpito un nervo, inibendo così le sensibilità alle mani). E se la vittoria della ‘vecchia guardia’ europea nel disco non è mai in discussione, con Gerd Kanter a 64,46, il giavellotto parla egiziano. Ihab Abdelrahman El Sayed infila una spallata da 85,44 che tiene a distanza il ceco Vítezslav Veselý (83,77).
RISULTATI/Results - LA PRIMA GIORNATA
a.c.s.
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File allegati:- Le pagine IAAF sulla manifestazione
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