Atleticamente, contaminazioni e futuro

08 Novembre 2014

Oltre duecento tecnici a confronto ad Abano Terme nell'edizione 2014 del convegno. Tra gli altri, interventi di Campagna, Baldini, Esposito, Marcora e Piacentini

Duecentoquaranta tecnici a convegno, ad Abano Terme, per ragionare su quella che, con sintesi efficace, è stata definita “L’Arte di allenare”. L’edizione 2014 di “Atleticamente”, l’annuale momento di confronto tra coach di atletica leggera, organizzato dal CR FIDAL Veneto e dalla Scuola dello sport Regionale del CONI, con il supporto del Centro Studi e Ricerche della FIDAL, ha messo insieme le tante anime del movimento tecnico nazionale. Chiamate ad ascoltare contributi di leaders affermati come Antonio La Torre, Stefano Baldini, Massimo Magnani. Ma anche a recepire le influenze positive derivanti sia da straordinarie “contaminazioni” di altri ambienti sportivi (rappresentati ai massimi livelli dall’applaudito intervento del Ct della pallanuoto azzurra, l’olimpionico Sandro Campagna), sia da ricercatori che operano su campi ancora parzialmente inesplorati. Come Samuele Marcora, il cui speech sull’allenamento del cervello nelle attività di endurance – “Strategie innovative per il miglioramento della resistenza umana” - ha aperto scenari inediti per la maggior parte dei presenti, tra stimoli cerebrali inseriti nel corso dell’allenamento, e sviluppi futuri derivanti dall’utilizzo delle nuove tecnologie (come occhiali in grado di proiettare dati e input personalizzati agli atleti; il tutto, a valle di ricerche commissionate anche dal Ministero della Difesa britannico). Non solo indicazioni pratiche, ma impulsi in grado di contribuire a ristrutturare (dopo averlo destrutturato) il pensiero metodologico. Ascolto, analisi, confronto. Come base per la crescita.

“Abbiamo scelto di sostenere la formazione dei tecnici perché lo riteniamo un passaggio fondamentale per il ritorno alla massima competitività dell’atletica italiana”, ha detto in apertura il presidente federale Alfio Giomi (che ha chiuso la fase di introduzione dopo gli interventi del presidente del CONI Veneto, Gianfranco Bardelle, e del presidente del CR Fidal Veneto Paolo Valente). “Le classifiche internazionali – ha proseguito il numero uno federale – sono parzialmente bugiarde sul valore del nostro movimento sportivo: in realtà siamo parecchio più indietro, perché a livello culturale c’è ancora molto da fare, sia nella percezione del valore della nostra attività, sia a livello di evoluzione del sapere dei nostri tecnici. Non mi stancherò mai di ripetere che bisogna aprirsi al confronto, dapprima interno, e successivamente internazionale, per ricominciare a crescere”. Tra le scelte già operate dalla FIDAL, attese ad una presentazione in tempi brevissimi, quella che vedrà gli allenatori degli atleti di vertice, in alcune specialità, affidati a “Tutor” di valore riconosciuto, italiani e stranieri.

Moderate da Dino Ponchio (Consigliere del Presidente FIDAL), Renato Manno (Scuola dello sport CONI) e La Torre, si sono alternate poi nel corso del pomeriggio le presentazioni di Francesca Piacentini (Marker bio-fisiologici per la gestione del training), Giovanni Esposito (uomo dell’atletica prestato al Badminton, dove è oggi Segretario generale, “Team building – Come costruire un sistema funzionale e funzionante”) e Roberto Re (Strategie attuali di coaching, punti deboli e punti forti della catena), davanti ad un uditorio composto da tecnici di diversa estrazione ed impegno (tra gli altri, Gianfranco Chessa, Vittorio Di Saverio, Fabrizio Mori, Claudia Coslovich, Patrizio Parcesepe, Diego Fortuna, Gianni Ghidini, Piero Endrizzi, Piero Incalza, Claudio Mazzaufo e Nicola Vizzoni), grazie anche all’unione del convegno con il primo modulo del Corso Allenatori Specialisti 2014-2015. Domani, nella sessione conclusiva di “Atleticamente”, spazio a Claudio Robazza (Notte insonne – Gara già fatta!), Neil Black (il DT dell’atletica britannica, La gestione del team e del top), e Antonio La Torre (La gestione del team che segue l’atleta).

Marco Sicari



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