Tuka, 800 metri per stupire
19 Luglio 2015Dopo lo strepitoso 1:42.51 di Montecarlo, il tecnico azzurro Gianni Ghidini traccia il profilo dell'atleta bosniaco che si allena sotto la sua guida a Bussolengo.
di Giorgio Cimbrico
Genzebe Dibaba viene da Bekoji, Asbel Kiprop da Eldoret, luoghi sacri. Amel Tuka da Zenica, Bosnia Herzegovina. Appena dopo la sua nascita, i luoghi dell’orrore che lui non ha dimenticato: una dedica per i morti di Srebrenica quando a Madrid è sceso a 1’43”84. Tuka, 24 anni, l’uomo dei Balcani che mette in fila gli africani, il prossimo ingegnere che diventa il quarto europeo della storia sugli 800 che sfiora l’ingresso tra i primi dieci di sempre, che piega due finisseur come Amos e Suleyman che piano nono andati: 1’42”66 il giovanotto del Botswana, 1’42”97 il talento di Dijbuti.
“Amel ha una base solida e la capacità di trasformare le gare in allenamenti”, sbriga con poche parole che lasciano il segno Gianni Ghidini che di 800 ne capisce parecchio: se la sfortuna non ci avesse messo artigli affilati e spietati, Andrea Benvenuti sarebbe diventato il Vebiorn Rodal azzurro. L’allenatore veronese si è rifatto con Wilfried Bungei, oro olimpico a Pechino. Tuka a Montecarlo è arrivato a una manciata di centesimi dal… record personale di Ghidini: 1’42”51 contro 1’42”34 del kenyano. A Bussolengo, il bosniaco vive dove viveva Bungei: via Olimpia 13. A Wilfried ha portato bene. Per Amel si vedrà. Prima di Rio, c’è Pechino e rima di Pechino, martedì, un tranquillo meeting a Bellinzona.
“L’anno scorso – racconta Ghidini – ero felice quando raggiunse la finale degli Europei, ma alla fine quel sesto posto non mi soddisfò a pieno. Da allora, per Amel, solo progressi. A Baku non sono andato ma mi hanno raccontato che ha corso una grande frazione di staffetta, tra 44”7 e 45”. E’ uomo di ritmo, che corre più per il piazzamento che per il tempo. L’altra sera, a Montecarlo, direi che è passato attorno ai 50”9-51” e in 1’03”8 ai 500. Tirando le somme, due giri quasi uguali. Con un’autorità finale che mi ha colpito. Così come la prestazione che ha raccolto: sapevo che era in progresso ma non pensavo a un tempo del genere”.
Con Ghidini a disposizione, due parole anche su Asbel Kiprop, il magnifico “struzzo” arrivato nei pressi di el Guerrouj e di Lagat. Sotto i 3’27” non si correva da Rieti 2002. “Molto semplice: a sua disposizione ha i record mondiali delle distanze che vanno dagli 800 ai 5000”. Lo smilzo, quasi 1,90 per una sessantina di chili, ha vinto una delle gare più profonde della storia (il decimo a 3’30”40), capace di riscrivere le zone d’élite e di aumentare a dismisura la fama della pista del Louis II e la capacità degli organizzatori nella scansione del ritmo. Sei dei primi dieci di sempre hanno sparato il loro acuto nel Principato.
800m - i top 10 d’Europa
1’41”11 Wilson Kipketer (DAN) - Colonia 24/8/1997
1’41”73 Sebastian Coe (GBR) - Firenze 10/6/1981
1’42”43 Yuri Borzakovsky (RUS) - Bruxelles 24/8/2001
1’42”51 Amel Tuka (BHE) - Montecarlo 17/7/2015
1’42”53 Pierre Ambroise Bosse (FRA) - Montecarlo 18/7/2014
1’42”55 André Bucher (SUI) - Zurigo 17/8/2001
1’42”58 Vebiorn Rodal (NOR) - Atlanta 31/7/1996
1’42”88 Steve Cram (GBR) - Zurigo 21/871985
1’42”97 Peter Elliott (GBR) - Siviglia 30/5/1990
1’43”15 Mehdi Baala (FRA) - Rieti 8/9/2002
1500m - i top 10 del mondo
3’26”00 Hicham el Guerrouj (MAR)- Roma 14/7/1998
3’26”34 Bernard Lagat (KEN/USA) - Bruxelles 24/8/2001
3’26”69 Asbel Kiprop (KEN) - Montecarlo 17/7/2015
3’27”37 Noureddine Morceli (ALG) - Nizza 12/7/1995
3’27”64 Silas Kiplagat (KEN) - Montecarlo 18/7/2014
3’28”12 Noah Ngeny (KEN) - Zurigo 11/8/2000
3’28”75 Taoufik Makhloufi (ALG) - Montecarlo 17/7/2015
3’28”79 Abdalaati Iguider (MAR) - Montecarlo 17/7/2015
3’28”81 Mohamed Farah (GBR) - Montecarlo 19/7/2013
3’28”81 Ronald Kwemoi (KEN) - Montecarlo 18/7/2014
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