Rigaudo: ''La mia terza vita porta a Pechino''
24 Luglio 2015Il bronzo olimpico di Pechino 2008, dopo la vittoria agli Assoluti di Torino, racconta le ambizioni per i Mondiali in Cina.
MAMMA ELISA STA VINCENDO LA SCOMMESSA - “Sì, sto vincendo la mia scommessa”. A Elisa Rigaudo, bronzo olimpico della marcia, brillano gli occhi.“Rimettermi in gioco dopo la seconda maternità era un’incognita, rientrare non era facile né scontato. Mettiamola così: essendoci già passata sapevo cosa mi aspettava!”. Oggi 10 chilometri in 43:08, nonostante l’afa soffocante. “Nella mia mente c’era questo tempo, perché nel nostro programma gli Assoluti sono una verifica del lavoro verso Pechino. Sono del tutto soddisfatta del 43:08, ma soprattuto di aver vinto il mio quattordicesimo titolo Italiano e di averlo fatto qui a Torino, nella mia città, davanti alla mia gente”. Sembra rinata. “Me l’hanno detto, e in un certo senso è così. In fondo si tratta della mia terza vita sportiva: la prima l’ho vissuta quando non avevo figli, la seconda dopo la nascita di Elena, la terza dopo quella di Simone. Dopo la prima maternità sono arrivata quarta ai Mondiali di Daegu… non è un brutto precedente, no?”. La voglia di arrivare è quella di una ragazzina. “Ho deciso di continuare perché ho ancora tante soddisfazioni da togliermi, queste non sono avventure che si intraprendono senza motivazione. In verità quando ho ripreso a marciare, sette mesi fa, nella mia testa l’obiettivo era rientrare ai Giochi Olimpici di Rio 2016. Poi, settimana dopo settimana, allenamento dopo allenamento, ho capito che procedevo spedita, meglio del previsto. E così Pechino 2015 è diventato una realtà”. Si va ai Mondiali, ma con che ambizioni? “Non nascondo che vorrei essere protagonista”. Oggi c’era una piccola ma agguerritissima tifosa ai lati del percorso: “Il piccolo è rimasto a casa, per lui fa troppo caldo. Elena invece era qui con mio marito, mi faceva il tifo… e voleva battermi il cinque ad ogni giro! Non verranno con me in Cina, è una trasferta lunga e stancata e così mi vedranno in TV. Ma io andrò forte anche per loro”.
FEDERICO TONTODONATI, "EMOZIONI IN CASA" - “Vincere davanti al mio pubblico è stata un’emozione bellissima!” Federico Tontodonati si è preso il Tricolore della 10 chilometri di marcia nella sua città, Torino. “E’ andato tutto come sognavo, c’erano i miei amici, la mia famiglia, non mancava nessuno… ho sentito un sacco di tifo lungo il percorso. E mi ha aiutato tanto, soprattutto da metà gara, quando è uscito il sole ed è esplosa l’afa, faticavamo a respirare". E’ il secondo Tricolore della stagione dopo quello nella 50 chilometri. Meglio la 20 o la 50? “Me lo sento chiedere spesso, io riesco ad esprimermi bene su entrambe le distanze. Io intanto mi alleno, vedremo dove sarò più bravo. Quello di oggi ovviamente era un test di efficienza sulla velocità, che è quella che potrebbe servirmi nel prossimo futuro”.
MARCO DE LUCA: “QUELLA MEDAGLIA E’ TORNATA A CASA” - “10km? Una faticaccia, soffro di meno a farne 50!” Marco De Luca ha voluto onorare i Campionati Italiani Assoluti cimentandosi in quella che per lui, specialista della distanza più lunga dell’atletica olimpica, è una gara di puro sprint. “Ho cercato di riscaldarmi il più possibile prima della partenza, ma non c’è nulla da fare… è davvero troppo corta, non è nelle mie corde”. Qualcosa da celebrare però c’è: la consegna della nuova medaglia della Coppa Europa di Olhao 2011, che da bronzea diventa d’argento per la cancellazione dei risultati di Igor Erokhin. Il marciatore russo infatti è stato squalificato a vita a seguito di alcune anomalie riscontrate nel suo passaporto biologico, e sono stati revocati tutti i risultati a partire dal 25 febbraio del 2011. “Io per questa medaglia sono contentissimo, perché il terzo posto mi bruciava da morire già all’epoca: ero stato secondo per 47 chilometri, poi il russo mi aveva superato con una progressione finale impressionante. Non l’ho mai digerita. Quando poi ho scoperto che c’era il ‘trucchetto’… potete capire quanto mi sia dispiaciuto. Ora quella medaglia è tornata a casa”. Guardiamo al futuro, ai Mondiali di Pechino che iniziano fra meno di un mese: “Parto con la mente sgombra da preoccupazioni, perché già rivolta all’Olimpiade. Per ragioni di programmazione il primo obiettivo della stagione che precede Rio 2016 era far bene in Coppa Europa, in maggio a Murcia. E’ stato pienamente raggiunto. E’ scontato dire che in Cina però arrivo preparato e che darò tutto me stesso. Ho voluto esserci e mi batterò fino all’ultima goccia di sudore”.
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- 24 luglio, RaiSport 2 ore 19-21
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