Mondiali, il doppio poker di Bolt & Co.

29 Agosto 2015

Quarto titolo mondiale per i quartetti maschile e femminile di Giamaica. Bolt, Fraser e Campbell a trentatre medaglie. L'analisi statistica, il bilancio 4x100 dal 1983, le curiosità di un duello infinito USA-JAM

di Marco Buccellato

L'analisi due finali della staffetta 4x100 offrono molti spunti per aggiornare la storia della specialità ai mondiali, in chiave di lettura individuale e di team. Usain Bolt raggiunge le undici medaglie d'oro iridate (record mondiale) e le tredici complessive, a una medaglia dalla primatista nel computo uomini-donne, Merlene Ottey, che ne ha vinte quattordici. I suoi team-mates Nesta Carter e Asafa Powell toccano quota cinque (terzo oro per Carter, secondo per Powell). Come squadra, il team giamaicano eguaglia, con quattro vittorie consecutive (tutte nell'era-Bolt), la striscia di quattro successi degli Stati Uniti dal 1983 al 1993.

La finale femminile permette a Allyson Felix di incrementare il proprio record di medaglie mondiali portandolo a dodici (nove ori, l'ultimo nei 400 di Pechino), a due lunghezze dalla Ottey. Allungano anche Veronica Campbell-Brown, con undici medaglie di cui tre d'oro, e Shelly-Ann Fraser-Brown, nove medaglie, ma ben sette d'oro, la seconda collezionista di titoli mondiali dopo la stessa Felix. Il trio di genere misto Bolt-Fraser-Campbell porta in dote alla Giamaica ben trentatre medaglie ai mondiali, di cui ventuno del metallo più pregiato. The Gold Generation.

Un solo paese all'oro

Per la quinta volta nella storia dei mondiali le due finali delle staffette veloci vengono vinte dallo stesso paese. La Giamaica è alla terza doppietta mondiale, dopo i precedenti di Berlino 2009 e Mosca 2013. Prima di loro, il successo maschile e femminile nella stessa edizione era stato appannaggio degli Stati Uniti a Roma '87 e Osaka 2007. La Cina ottiene il primo podio ai mondiali di una squadra asiatica, sia maschile che femminile, e la prima medaglia d'argento nel binomio mondiali-Olimpiadi, migliorando il bronzo colto dal Giappone proprio a Pechino nel 2008. Il quartetto cinese fa meglio dei giapponesi anche cronometricamente, grazie al record asiatico in batteria (37.92) e al tempo della finale, un 38.01 inferiore al 38.03 dei giapponesi a Osaka 2007, fino a ieri il miglior tempo di un team asiatico. Per il Canada la conferma del bronzo conquistato a Mosca due anni fa. Tempi: il crono di Bolt & Co., 37.36 come a Mosca, eguaglia la terza prestazione all-time ai campionati del mondo mentre il 37.41 della batteria si colloca al sesto posto.

Tra le ragazze, la Giamaica si mette al collo la quarta medaglia d'oro non consecutiva (la prima fu a Tokyo '91) e la tredicesima ai mondiali, meglio degli USA che di podi ne hanno conquistati dieci, ma con ben sei medaglie d'oro. Debutto anche nella fniale femminile sul podio: la gioia tocca a Trinidad & Tobago, al bronzo, mentre per la prima volta nella storia dei campionati del mondo l'Europa non sale sul podio della 4x100 femminile. C'è andata molto vicino la Gran bretagna, quarta e preceduta di sette centesimi dalle caraibiche di Trinidad nonostante il record nazionale fissato a 42.10. Crono: il 41.07 di Shelly-Ann Fraser-Pryce & Co. vale la seconda prestazione di tutti i tempi e il record dei campionati, oltre che il nuovo primato sul suolo cinese. Ovviamente è anche la miglior prestazione mondiale dell'anno, migliorata già in batteria in 41.84. La finale regala anche il miglior risultato di sempre per un team classificato quarto, il 42.10 delle britanniche. Ultimo dato inedito, la prima volta della presenza di una sprinter di pelle bianca nel team statunitense, Jenna Prandini, nella storia dei campionati del mondo.

Duello senza fine

Chiudiamo con il bilancio dei confronti diretti Giamaica-Stati Uniti nella staffetta veloce ai campionati del mondo, una rilevazione fortemente condizionata dalle numerose squalifiche o dai ritiri che entrambi i team hanno collezionato nelle precedenti edizioni dei mondiali: in entrambi i casi l'esito premia gli Stati Uniti, che conducono 7 a 6 tra gli uomini e 9 a 6 tra le donne, per un totale di 16 a 12. Il trend recente, però, è tutto a favore dei giamaicani, con quattro ori consecutivi della squadra maschile e tre successi su quattro del team femminile da Berlino a oggi, le ultime quattro edizioni.

Non è poco rilevante il fatto che il team maschile USA, negli ultimi quattro scontri diretti, abbia concluso la gara una sola volta (l'argento di Mosca), essendo stato squalificato due volte (a Berlino e oggi) e essendosi ritirato a Daegu a causa del pasticcio nei cambi. Meglio le ragazze USA, sempre arrivate al traguardo (due argenti e un bronzo) nelle ultime tre edizioni dopo il "did not finished" registrato in batteria a Berlino 2009.

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