Mondo, la world-class della maratona
02 Novembre 2015Analisi delle 42km internazionali. Prestazioni e vittorie nel 2015 a confronto con l'anno passato. Keflezighi sogna la quarta Olimpiade. Il Kenya rinuncia ai Trials di maratona.
di Marco Buccellato
E' quasi tempo di tirare le somme della stagione internazionale della maratona. Manca ancora qualche corsa importante (Fukuoka in primis), ma la sostanza non cambierà di molto di qui alla fine dell'anno solare. Prendendo in esame gli ultimi tre anni, a un generale "rallentamento" maschile a livello dei migliori 10, 20, 50 e 100 risultati, si contrappone la tendenza contraria dei risultati femminili: se nel top-ten c'è un sostanziale pareggio, più di scava in profondità più il margine di miglioramento diventa corposo. Qualche esempio: la 30ª delle graduatorie mondiali del 2014 vantava 2:25:23, nel 2015 2:24:07 (un minuto e sedici secondi in meno). La 30ª nel 2014 correva in 2:26:46, quest'anno in 2:25:24 (un minuto e 22 secondi di diferenza). La 100ª dello scorso anno era situata a 2:29:17, quest'anno a 2:28:29 (quasi un minuto in meno). Per gli uomini, invece, i tempi di quest'anno sono più "pesanti" rispetto al 2014 di circa 30 secondi sia nel top-10 che nel top-30, top-50 e top-100.
Vittorie sull'asse Kenya-Etiopia
Al netto dei numeri già in archivio, sulla base del doppio parametro considerato (una trentina di maratone, le più importanti e le più veloci dell'anno), scopriamo che tra gli uomini i kenyani hanno largamente prevalso nel numero di vittorie sugli etiopi (entrambi però hanno "bucato" i mondiali), mentre tra le donne le etiopi regnano sovrane: nella stesa élite di circa trenta maratone prese in esame, ne hanno vinte il doppio delle kenyane. Mondiale compreso. Uniche eccezioni al dominio kenyano ed etiope, un successo ucraino femminile , uno giapponese (sempre femminile) e quello maschile eritreo, storico, al mondiale di Pechino.
"Meb" punta al poker a cinque cerchi
Mebrahtom Keflezighi, il miglior maratoneta USA alla New York Marathon di ieri, ha migliorato il record nazionale Master sottraendo 20'' al vecchio limite di Mbarak Hussein (2:13:52), chiudendo settimo in 2:13:32. Da quando ha compiuto i 40 anni, Keflezighi ha migliorato anche i limiti nazionali Master sui 15 km, sulle dieci miglia, sui 20 km e nella mezza maratona.
Il prossimo "target" del vice-olimpionico di Atene 2004 è ora il Trial di Los Angeles, dove cercherà di assicurarsi la quarta Olimpiade della carriera, a sedici stagioni da Sydney 2000. Oltre all'argento di Atene, vanta il quarto posto a Londra 2012.
Trials sì Trials no
Contrordine in casa Kenya. A due settimane dall'annuncio che la selezione dei maratoneti per i Giochi di Rio sarebbe passata attraverso la disputa di una gara secca, è arrivata la decisione definitiva, presa dopo aver consultato le parti in causa: la squadra olimpica di maratona sarà comunicata il prossimo 1° maggio sulla base dei risultati ottenuti ai Mondiali di Pechino e nelle maratone, già disputate quest'anno, di Tokyo, Londra, Berlino, Chicago e New York. Faranno testo ovviamente anche le 42 km di Tokyo e Londra da correre nel 2016, e altre maratone del calendario 2015 fino alla fine di aprile dell'anno prossimo.
Per quanto riguarda le maratone-top già in archivio, due le ha vinte Eliud Kipchoge (Londra e Berlino) con i migliori crono della stagione, una è andata a Chumba (anche terzo a Tokyo, battuto da due etiopi) e una a Biwott. Tra le donne, Helah Kiprop ha vinto l'argento ai mondiali dopo il secondo posto di Tokyo, la Keitany ha vinto a New York dopo il secondo posto di Londra, mentre contano un successo importante a testa anche Gladys Cherono (Berlino) e Florence Kiplagat (Chicago). La classifica delle World Marathon Majors Series, dopo New York, vede la Keitany appaiare Mare Dibaba in testa al ranking femminile. Tra gli uomini, comanda ovviamente Eliud Kipchoge. Verdetti finali il prossimo 28 febbraio con la maratona di Tokyo 2016. Per la classifica 2016-2017, l'inizio e la fine coinciderà con le prossime due edizioni della maratona di Boston.
Zawude, primo successo
Nella seconda delle due maratone internazionali che si disputano ogni anno a Seul (quella di ieri è la JoongAng) registriamo il successo dell'etiope 28enne (oggi compie gli anni) Tebalu Heyi Zawude in 2:08:46.
Si tratta del primo successo nella carriera di maratoneta, dopo l'esordio di un anno e mezzo fa a Marrakech (fu secondo), il quarto in autunno a Francoforte e l'undicesimo della scorsa primavera a Rotterdam. Zawude è rimasto distante dal personale di 2:07:10. Negli ultimi due chilometri ha avuto ragione del 22enne kenyano Gideon Kipkemoi Kipketer (2:09:01) e dell'altro etiope Abraham Cherkos Feleke, un personaggio dal passato illustre in pista (titoli mondiali allievi e junior, bronzo mondiale indoor, finali olimpiche e mondiali), terzo in 2:09:22. Cherkos aveva gareggiato anche nell'altra maratona della capitale coreana, in marzo, giungendo quinto. Nel suo palmares anche la vittoria al cross del Campaccio 2010. Il vincitore di tre passate edizioni James Kwambai è rimasto giù dal podio per un solo secondo (2:09:23), fallendo il poker di successi.
Corse dell'altro mondo
Nell'altro emisfero altra vittoria a firma etiope di Daniel Aschenik (2:12:30) a Hangzhou, in Cina, davanti al vincitore uscente Kennedy Kwemoi Naibei (2:12:45). Trentamila persone hanno partecipato ai vari eventi in programma, tra cui una mezza maratona. Atmosfera di esaltazione generale a Auckland, ma non per la maratona (risultati mediocri) quanto perché disputata nelle ore in cui, nel santuario londinese di Twickenham, gli All Blacks ponevano il terzo sigillo sul mondiale della palla ovale contro il rivale "aussie".
Africa e America
Media africani riportano il successo in 1:00:38 del 21enne Felicien Muhitira, già 41esimo al mondiale di Copenhagen del 2014, nella mezza maratona ruandese di Kigali. Un crono importante da confermare, così come l'1:01:06 del secondo, Eric Sebahire, 32enne tesserato in Italia. Segnalati progressi anche per la vincitrice della mezza donne, Salome Nyirarukundo, scesa a 1:10:04 dopo il successo in 1:11:00 di venti giorni fa a Dar-es-Salaam. Negli States, test di une certa importanza a Philadelphia, dove la mezza maratona ha promosso un buon numero di atleti ai Trials olimpici di maratona, in programma in febbraio a Los Angeles. Vittorie per Timothy Ritchie in 1:01:22 e per Maegan Krifchin in 1:09:50. Oltre quaranta runners in totale, tra uomini e donne, si sono garantiti il diritto a disputare la maratona di selezione per Rio 2016.
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