Mondo, Baysa prima firma a Saitama
16 Novembre 2015Etiopi e kenyani si spartiscono successi in Giappone e Europa. La Huddle al quinto titolo USA nel post-mondiali. L'azzurro Under 23 Aouani nella finali NCAA di cross.
di Marco Buccellato
Il novembre giapponese torna a offrire gare di ottimo livello sia su strada che in pista. L'evento della settimana nello stato asiatico era l'edizione inaugurale della Saitama Marathon, che a partire da questa stagione ha sostituito la classica 42 km femminile di Yokohama, una corsa andata in pensione con un record di 2:23:07 segnato tre stagioni fa dalla veterana kenyana Lydia Cheromei. A sua volta la corsa di Yokohama sostituì la Tokyo Women Marathon, che chiuse i battenti con in dote un glorioso 2:21:37 firmato nel 2007 dall'olimpionica di Atene Mizuki Noguchi. Tornando alla corsa di ieri, disputata in condizioni piovose a circa 30 km a nord di Tokyo, la vittoria è andata alla favorita Atsede Baysa, già due volte vincitrice a Chicago, in 2:25:44.
L'etiope non ha avuto fortuna nei due campionati del mondo disputati a Berlino (26ª) e Daegu (14ª). Nemmeno quest'anno, prima dell'affermazione di ieri, aveva brillato particolarmente, condizionata da problemi fisici: 17ª a Dubai e 8ª a Parigi. Gara decisa dall'allungo dell'africana dopo 32 km. Al traguardo il ritardo di Kaoru Yoshida, la migliore delle avversarie, è stato pari a tre minuti (2:28:43). Per effetto delle recenti decisioni IAAF relative alla situazione della federazione russa, non è stata autorizzata a gareggiare Tatyana Arkhipova-Petrova, bronzo olimpico a Londra 2012, iscritta alla corsa da tempo. Ritardo pesantissimo per l'altra etiope Askale Tafa, 2:21:31 di personale, giunta decima in 2:46:40.
Kenyani in pista
Dei tanti africani che corrono per i club giapponesi si è distinto ancora una volta Paul Tanui, terzo perfomer della stagione sui 5000 metri e bronzo mondiale a Pechino sui 10000. L'ultima prestazione di Tanui fa parte del recente blocco di eventi che hanno interessato l'attività locale. Nel "Carnevale Atletico" di Kita-Kyushu, Tanui ha corso e vinto con largo margine i 5000 in 13:09.24. A un mese fa risalgono il 27:45.22 di Rodgers Kemoi e il 27:45.36 di Hiram Ngatia, a Tajimi sui 10000.
Nell'ultima tornata di gare, ancora africani in evidenza sui 5000 a Yokohama: 13:22.36 di William Malel e 15:26.91 di Rosemary Wanjiru.
Kenyani su strada, col record
Relativamente alla maratona di Valencia, resta da segnalare che tutti e tre i primi classificati sono scesi sotto il limite spagnolo all-comers, detenuto da Felix Keny con 2:07:14. John Mwangangi (2:06:13), Mathew Kisorio (2:06:32) e Felix Kandie (2:07:07), hanno anche realizzato prestazioni da top-30 stagionale, e ovviamente per Mwangangi, ma anche per la vincitrice femminile Naigambo (seconda vittoria consecutiva, 2:26:58) si tratta del primato della corsa. Sempre Africa, ma a firma ugandese, il successo della "Seven Hills" di Nijmegen, andato all'appena 19enne Joshua Cheptegei in 42:39 nonostante pioggia e vento. Si tratta del miglior tempo dell'anno sulla distanza dei 15 km, anche se una ventina di atleti hanno registrato tempi inferiori, nel corso della stagione, nei rilevamenti al 15° km in corse più lunghe (mezza maratona).
Presenti in gara anche tre etiopi iscritti all'ultima ora dopo la cancellazione della mezza maratona francese di Boulogne-Billancourt, un evento cancellato dagli organizzatori dopo i tragici fatti di Parigi. Uno di essi, Mule Wasihun, ha chiuso secondo in 43:02. Erano presenti anche due personaggi di grido della maratona: il campione mondiale Ghirmay Ghebreslassie, settimo, e il campione olimpico Stephen Kiprotich, a sua volta iridato due anni fa, che si è ritirato. Tra le donne, stesso tempo per la vincitrice Yenenesh Tilahun e l'olandesina Jip Vastenburg (50:05).
Etiopi sui prati e su strada
Nell'International Cross Atapuerca bis dei vincitori dello scorso anno, Imane Merga e Belaynesh Oljira. La campestre spagnola era il primo step delle IAAF Cross Country Series 2015/2016.
Per Merga, in realtà, si è trattato del quinto successo consecutivo e di quello ottenuto con maggior margine sul secondo classificato, quattro secondi sull'ugandese Timothy Toroitich, Dietro la Oljira l'altra etiope Alemitu Haroye. Assenti per problemi di visto le altre top-runner Hiwot Ayalew e Mercy Cherono. Bis consecutivo anche per un'altra etiope, Amane Gobena (2:23:30 in primavera a Parigi), che ha vinto per il secondo anno di fila la maratona di Istanbul in 2:31:58, con un distacoc di nove minuti sulla seconda classificata. Successo maschile al kenyano Elijah Chelimo in 2:11:13.
Pokerissimo di Molly Huddle
Col titolo nazionale dei 12 km conquistato a Alexandria (Virginia), Molly Huddle ha portato a cinque la striscia di titoli USA su strada firmati a suo nome nel dopo-Pechino, dove perse in volata la medaglia di bronzo dei diecimila metri, già esultante. Nella terza edizione dei campionati sulla distanza, la Huddle si è imposta in 38:36. Il titolo uomini è andato a un altro nome noto, un collezionista di un gran numero di titoli fin dalla carriera universitaria, Samuel Chelanga.
Aouani, finale NCAA di cross
L'azzurro 20enne Iliass Aouani (Atletica Riccardi Milano) gareggerà nella finale Division I NCAA statunitensi il prossimo fine settimana a Louisville. Aouani, quattordicesimo sui 10000 metri ai Campionati Europei Under 23 dello scorso luglio a Tallinn, non ha ottenuto il diritto a gareggiare con l'università di Lamar, in Texas, quarta classificata tra le università South Central, ma è stato incluso nell'elenco degli atleti che prenderanno parte alle finali grazie alla qualificazione individuale. Venerdì scorso Aouani si è piazzato secondo a College Station, nella fase regionale a due secondi e mezzo da Brian Barraza (studente a Houston), anche lui in gara tra pochi giorni a Louisville. In precedenza, aveva vinto la Southland Conference Championships di Huntsville a fine ottobre. Grazie al successo in Texas, Aouani è stato eletto a Beaumont "Male Athlete and Freshman of the Year" della Southland Conference.
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