Gli 800 bis di Whitfield

20 Novembre 2015

Ieri l'addio al mezzofondista statunitense autore di una rarissima doppietta olimpica sugli 800 metri vinti a Giochi nel 1948 e del 1952

di Giorgio Cimbrico

Solo tre uomini nella storia dei Giochi Olimpici sono riusciti a concedere il bis negli 800: il britannico Douglas Lowe nel ’24 e nel ’28, il neozelandese Peter Snell nel ’60 e nel ’64. In mezzo, il texano Malvin Whitfield che fece l’accoppiata nel ’48 e nel ’52. Mal è morto ieri a 91 anni a Washington, con cinque medaglie olimpiche, tre d’oro, in collezione. Classe 1924, nativo di Bay City, era il “mezzofondista volante” per via della sua lunga milizia nell’Air Force che lo aveva avuto nei suoi ranghi sin da un’età quasi adolescenziale. Era stato attivo sia sul teatro europeo, durante il secondo conflitto mondiale, sia durante la guerra di Corea, quando, da sergente, aveva servito in 27 missioni come mitragliere. L’atletica lo aveva ispirato quando, bambino, era tra il pubblico del Coliseum di Los Angeles, nel 1932.

In pista la vittima preferita di Whitfield fu il giamaicano Arthur Wint: al proposito è sufficiente dare un’occhiata ai risultati londinesi, quando l’americano ebbe la meglio in 1’49”2 lasciando a tre decimi l’avversario e a quelli finlandesi di quattro anni dopo quando le prime due posizioni non mutarono. Cambiò solo il distacco: questa volta Wint lo limitò a due decimi (1’49”2 e a1’49”4) prima di concedersi una parziale rivincita nella 4x400: la Giamaica conquistò il titolo su cui già avrebbe potuto piantare i chiodi quattro anni prima a Wembley. Ma anche in quell’occasione Mal mostrò di saper vendere cara la pelle propria e di tutta la squadra correndo una formidabile ultima frazione che lo portò a un solo piccolo decimo da George Rhoden. I giamaicani In 3’03”9 demolirono il record del mondo, gli americani anche.

La saga W versus W, Whitfield contro Wint può contare su altri episodi che meritano di esser rivisitati. Il principale riguarda la finale dei 400 a Londra ’48: dietro agli scatenati giamaicani Wint e Herb McKenley che diedero vita a un incandescente ultimo rettilineo c’era Mal, terzo in 46”9. Si rifece nella 4x400 anche grazie a un infortuno, proprio di Wint, che bloccò i caribici. A posteriori, viene da dire che l’uno negò all’altro di anticipare la doppietta di Alberto Juantorena a Montreal ’76.

Con un record del mondo che il tedesco Rudolf Harbig aveva portato nel ’39 a Milano a un moderno 1'46”6, Whitfield fu costretto ad accontentarsi di due limiti sulle 880 yards, 1’49”2 e 1’48”6, e di uno sui 1000, 2’20”8. Ai Panamericani del 1951 centrò la tripletta 400-800 e 4x400 e chiuse con l’atletica quando non riuscì a trovare un posto nella squadra per Melbourne ‘56. Aveva trent’anni e da quel momento si dedicò a programmi per l’educazione sportiva della gioventù che lo portarono anche in Africa.

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