Ancona 2009, una settimana dopo
Esattamente una settimana fa si spegnevano i riflettori sulla settima edizione dei Campionati Europei Master Indoor, andati in scena al palaindoor Banca Marche Palas di Ancona dal 25 al 29 marzo. Un evento fortemente voluto dalla città, e all'insegna di grandi numeri che ha movimentato 2872 atleti di 39 Paesi. Il medagliere definitivo parla di ben 242 medaglie per l’Italia (73 ori, 87 argenti, 82 bronzi), un vero trionfo se si pensa che in passato non si era mai andati oltre le 22 vittorie. Stavolta soltanto la Germania ha fatto meglio (110 primi posti) e tutte le nazioni tranne una (Cipro) sono riuscite a salire sul podio in almeno un’occasione. Notevoli i risultati tecnici: 20 primati mondiali migliorati e uno eguagliato, tra cui i tre della padovana della SEF Macerata Emma Mazzenga nella categoria W75 sui 60, 400 e 800 metri.
Il movimento master ha vissuto ad Ancona una tappa di crescita fondamentale, secondo l’unanime parere di tutti gli osservatori esteri presenti. Per la prima volta, da parte degli organizzatori si è avuta la stessa cura che di solito viene riservata soltanto alle manifestazioni assolute. Addirittura è stata introdotta con successo una novità, cioè la conferma delle iscrizioni con le tessere elettroniche Rfid, che va ad aggiungersi a tanti altri aspetti d’avanguardia: la disponibilità dei risultati in tempo reale sui touch-screen e sul tabellone luminoso, dove scorrevano continuamente le immagini in diretta delle gare, il perfetto rispetto degli orari previsti, le premiazioni ospitate nello stand di “Casa Italia Atletica” per trasformarle in un gradevole momento di festa collettiva e inoltre la quotidiana trasmissione tv, visibile anche online.
In tutto sono state assegnate ben 436 medaglie d’oro e le competizioni hanno coinvolto tutta la città, dal Banca Marche Palas, all’adiacente campo “Italo Conti” per i lanci lunghi e il cross, fino al viale della Vittoria per la marcia su strada. Tutto era cominciato con la cerimonia di apertura, che ha visto la partecipazione di Silvia Luna, mezzofondista marchigiana nota anche come “postina” delle famose fatine Winx. Una simbolica staffetta tra generazioni, scattata dai più giovani, è culminata con il passaggio di testimone nelle mani del celebre stilista Ottavio Missoni, che in gioventù fu finalista olimpico nel ’48 e ad Ancona ha poi vinto l’oro nel giavellotto e l’argento nel peso.
Nella moltitudine di titoli assegnati, alcuni meritano di essere ricordati. Gli entusiasmanti duelli dell’intramontabile Ugo Sansonetti con il belga Pauwels nella categoria over 90, l’affermazione di Enrico Saraceni sui 400, ancora una volta più forte degli avversari e degli infortuni, e le volate vittoriose dell’azzurra Lusia Puleanga, 35enne di origine maori. La cardiologa romana Carla Forcellini ha vinto nell’asta, anche grazie ai tre nulli in entrata della rivale olandese Van de Kamp, il pubblico ha gioito per il fabrianese Massimiliano Poeta, oro sui 400 M35, e fra le stelle straniere ha brillato il tedesco Wolfgang Ritte, capace di 4.40 nell’asta over 55. Una forte emozione si è avuta quando è sceso in pista Fabio Sturani, ex sindaco del capoluogo dorico e presidente del Coni Marche, nel gran tifo dei tanti amici riconoscenti per il suo lavoro, che ha portato tra l’altro alla costruzione dello stesso Palaindoor.
A chi ha potuto viverli da vicino, gli Europei Master di Ancona lasciano un patrimonio di esperienze indimenticabili e la convinzione che è possibile fare sport a tutte le età, con sano agonismo e in modo divertente e gioioso, trasmettendo la passione alle nuove generazioni.
(articolo di Luca Cassai)
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