Caorle, l'Italia dei lanci è seconda
27 Febbraio 2016Vince la Germania, azzurri secondi con le ragazze e nella classifica complessiva: l'unico successo individuale lo porta il martellista Marco Bortolato (65,18).
Domina la Germania e non è una novità, perché mai lo squadrone tedesco ha lasciato la leadership del triangolare giovanile dei lanci invernali: ma a Caorle – in una giornata dove hanno vinto soprattutto pioggia e vento - le ragazze italiane portano la squadra azzurra al secondo posto nella classifica finale complessiva. L’unico successo individuale arriva peraltro dal settore maschile, grazie al martellista Marco Bortolato (65.18). Classifica generale: Germania 983.07, Italia 9.29.84, Francia 919.36; uomini: Germania 533.24, Francia 505.24, Italia 500.28; donne: Germania 449.83, Italia 429.56, Francia 414.12.
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I LANCI INVERNALI
di Raul Leoni
Disco F: La campionessa europea juniores in carica Claudine Vita (ora transitata tra le promesse), impone la sua superiorità con 52.53. Il secondo posto di Giada Andreutti, U23 azzurra, è una delle migliori notizie di giornata: 49.95 tutt’altro che male, per quanto si è visto nel pomeriggio di Caorle. Le due juniores italiane in pedana, Elena Varriale (allieva) e Martina Carnevale, fanno 39.85 e 38.61.
Giavellotto F: Nessuna delle ragazze riesce a superare la fettuccia dei 50 metri e questo dice molto sulle difficoltà che trovano in pedana, tra vento e pioggia: peccato, perché la competizione avrebbe meritato più alta dignità tecnica. Vince la francese Margaux Niccolin, 49.02: terza Paola Padovan (U23) 45.54, poi Luisa Sinigaglia, eclettico talento locale (44.06). La cucciola del gruppo, Carolina Visca (classe 2000), è sesta con 41.49, mentre nella rappresentativa veneta che gareggia fuori classifica, Ilaria Casarotto rialza la testa con 44.26: la vicentina, forse in crisi d’identità dopo le imprese da allieva, potrebbe dire ancora la sua nella stagione della categoria.
Disco M: Nella combinata 1.75-2kg la spunta il tedesco Merten Howe, 57.45: lo junior azzurro Leonardo Fabbri, che poteva tornar utile anche a Padova nel peso indoor, strappa una buona piazza d’onore (53.56). Le altre misure dei nostri: la promessa Giulio Anesa 50.03 e la novità del disco juniores Alessio Mannucci che si perde un po’ in pedana con 40.94, suo unico lancio valido del pomeriggio.
Martello M: Una vittoria parziale anche per l’Italia, merito del medagliato europeo di Rieti 2013 Marco Bortolato, in una delle sue ultime uscite della carriera in nazionali di categoria: il friulano scoperto da Mario Vecchiato capeggia con 65.18 la classifica combinata, che comprende anche gli juniores (con atterzzo da 6kg). Terzo il romano Tiziano Di Blasio (62.67) e settimo Giacomo Proserpio (59.40).
Giavellotto M: Condizioni ambientali difficili per i lanciatori, tanto che Niklas Kaul - il campione mondiale allievi del decathlon e argento nel giavellotto a Cali – fatica a fare il 63.00 che vale il terzo posto (vince l’altro tedesco Jonas Bonewit, 68.09: ora è promessa, ma nel 2014 è stato quarto ai Mondiali juniores di Eugene). Gli azzurri non incidono come vorrebbero: Roberto Orlando è sesto (57.92), poi l’altoatesino Andreas Zagler, in veste di “guest” (56.92), mentre gli juniores Thomas Fabricci e Michele Cerruti fanno 56.54 e 53.07, molto lontani dalle loro misure abituali.
Martello F: Il peso specifico delle azzurre non è trascurabile, ma non è facile trovare spazio con altre due scuole di grande livello in pedana: doppietta tedesca, ai limiti dei 60 metri (la junior Michelle Dopke 59.74, poi la “promessa” Sophie Gimmler, 59.22), al terzo posto al francese Camille Sainte-Luce 59.00. Poi il terzetto italiano, guidato dalla coppia juniores: Lucia Prinetti Anzalapaya 57.18, Sara Fantini 56.74 e Noa Ndimurwanko (U23) 56.14, la trentina di origini burundiane è PB nonostante la pioggia.
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