La Fidal allenta il morso sui master, ma grande è l'insoddisfazione per le nuove regole del settore
Nella riunione del Comitato regionale del 20 dicembre, se da un lato è stata espressa generale soddisfazione per l'annullamento, da parte della Fidal, della nuova norma che avrebbe impedito ai master di partecipare all'attività assoluta in toto, è stato giudicato ancora insoddisfacente, sempre per i master, l'estensione fino a 49 anni del diritto a partecipare al CdS assoluto.
A fine novembre il Consiglio federale aveva, infatti, limitato la partecipazione agli atleti M35 e M40. L'estensione agli M45 è meglio di niente, ma non dimostra certo una sufficiente attenzione alle esigenze di una categoria che tanto fa per la Fidal, sia in termini di tesserati che di apporto di risorse con il loro tesseramento.
Molto criticata, come da tutti i Comitati e tutti i Fiduciari Tecnici italiani, la norma adottata il 20 dicembre dal Consiglio federale in base alla quale alle categorie ragazzi/e e cadetti/e viene posto un limite nel numero di partecipazioni alla stessa gara (4 per i ragazzi, 6 per le ragazze).
Ci si augura che una azione corale di Comitati possa far rivedere questa decisione che danneggia gravemente l'attività giovanile e che lede il diritto degli atleti proprio a "partecipare"... Pur condividendo l'esigenza di evitare la specializzazione precoce, una preoccupazione sempre presente nei nostri bravi tecnici, l'obiettivo sarebbe però meglio raggiungibile imponendo agli atleti la disputa di un numero minimo di gare di prove multiple, non proibendo invece loro di gareggiare.
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