Europei, Tamberi guadagna la finale

09 Luglio 2016

Il saltatore marchigiano supera i 2m25 richiesti e si qualifica per la prova di domani pomeriggio. Promozione alla finale anche per le ragazze della 4x400 (senza la Grenot), eliminati gli uomini della 4x400 e il pesista Bianchetti

Nessun ostacolo, sulla strada che porta alla finale di domani pomeriggio. Gianmarco Tamberi spende solo tre salti (su altrettante quote) per centrare la qualificazione alla misura di 2,25. Sereno, concentrato, l'azzurro affronta in successione 2,19 e poi 2,23, prima di dedicarsi al salto che vale la promozione. Quattro gli altri atleti che, come lui, non commettono errori: i britannici Baker e Grabarz, il tedesco Onnen e lo spagnolo Sancho. Ammissione alla finale di domani anche per la staffetta 4x400 donne, pur priva della capitana Libania Grenot, risparmiata in vista del turno per le medaglie; Chigbolu, Spacca, Bazzoni e Bonfanti corrono in 3:29.57 e centrano il terzo posto in semifinale (ottavo tempo complessivo). Eliminazione per la 4x400 uomini (Valentini, Tricca, Lambrughi e Galvan, 3:06.07) e per il pesista Sebastiano Bianchetti (18,56).

di Marco Sicari

LA CRONACA DELLE GARE

Alto uomini - qualificazione
Pratica risolta da campione del mondo. Ovvero, senza errori. Gianmarco Tamberi risolve la pratica qualificazione senza affanni particolari, e guadagna la finale europea di domani pomeriggio. L'oro iridato indoor di Portland valiuca al primo tentativo i 2,25 richiesti per la promozione, dopo aver fatto altrettanto a 2,23 (leggero contatto con l'asticella, in questo caso) e 2,19, le uniche altre due quote affrontate. L'azzurro, che utilizza una rincorsa abbreviata a nove appoggi, non è il solo a fare percorso netto: come lui, riescono nell'impresa il britannico Baker, il tedesco Onnen, lo spagnolo Sancho, e soprattutto il britannico Robbie Grabarz, argento mondiale nel marzo scorso alle spalle di Tamberi, e come il marchigiano qui impegnato solo su tre quote. Alla fine del round, tutti e dodici gli atleti qualificati superano i 2,25. Nessuno tra i big cade: tra loro, il solo Baniotis fatica per andare al di là dell'asticella, ma risolve la pratica al terzo tentativo. Appuntamento per la finale alle 17 domani, con Gianmarco Tamberi (capolista europeo stagionale, grazie al 2,36 di Rieti) a recitare il ruolo di gran favorito per la medaglia d'oro.

4x400 uomini - batterie
Difficile trovare spunti positivi nell'esibizione del quartetto azzurro. Il 3:06.07 realizzato da Lorenzo Valentini, Michele Tricca, Mario Lambrughi, e Matteo Galvan pone l'Italia al tredicesimo posto del ranking complessivo (su sedici partecipanti), il sesto della prima batteria. Un risultato modesto, senza giri di parole. La Gran Bretagna, 3:01.63, fa il bis di migliori tempi di ammissione (dopo quello ottenuto dalle donne), e prenota l'oro nella finale di domani. A seguire, Polonia (3:02.09) e Repubblica Ceca (3:02.66); l'ultimo tempo di ammissione è il tutt'altro che impossibile 3:04.42 dell'Irlanda. 

4x400 donne - batterie
Missione compiuta. Pur prive della capitana (e soprattutto campionessa europea) Libania Grenot, le ragazze del quartetto portano a casa la qualificazione alla finale con una prova ordinata. Il 3:29.57 conclusivo vale il terzo posto alle spalle di Gran Bretagna (prima con un ottimo 3:26.42, malgrado il riposo concesso alle individualiste) e Polonia (3:27.72).

Mariabenedicta Chigbolu lancia bene la staffetta, e Mari Enrica Spacca prosegue nel buon lavoro, chiudendo al fianco della polacca; Chiara Bazzoni patisce qualcosa nel confronto con le avversarie, ma il divario conquistato nei confronti delle altre, mette Elena Bonfanti in condizione di resistere al ritorno della bielorussa Usovich. Nella seconda batteria, vinta dall'Ucraina (3:27.75) davanti a Germania e Francia (rispettivamente 3:28.03 e 3:28.38), passano anche Romania e Olanda, ripescate grazie ai crono inferiori a 3:30. L'Italia, pur qualificata direttamente, ha l'ottavo tempo assoluto. Domani pomeriggio la battaglia per le medaglie. Per quello che si è visto, lo scenario sembra davvero incerto. Il recupero di molte delle protagoniste della prova individuale (e anche di qualche sprinter o ostacolista), potrebbe rimescolare ulteriormente le carte. In casa Italia, dato per scontato il rientro di Libania Grenot, potrebbe essere messa a disposizione del gruppo anche l'ostacolista Ayomide Folorunso; in caso di ingresso in finale nel giro di pista con barriere, la parmense avrebbe infatti novanta minuti a disposizione per recuperare.

Peso uomini - qualificazione
In cinque, nei due gruppi, superano il 20, 30 richiesto per l'ammissione alla finale. Il tedesco David Storl fa capire subito le sue intenzioni, sparando a 20,84 nel turno d'apertura. In ogni caso, si lancia che è un piacere. Undici atleti vanno oltre i 20 metri, il bosniaco Pezer, dodicesimo con 19,72, è l'unico degli ammessi alla finale che non ce la fa. Sebastiano Bianchetti non raccoglie molto: il suo 18,56 (serie: 18,28; 18,56; N) lo colloca al venticinquesimo posto su ventinove partecipanti (due dei quali senza misura). Troppo poco, per uno come lui.

STAFFETTE, SI COMINCIA
Via alla quarta e penutima giornata di gare dell'Europeo di Amsterdam. Nella prima sessione, in corso di svolgimento, sono in programma le batterie delle staffette del miglio. La 4x400 donne non vedrà al via Libania Grenot, risparmiata dopo la vittoria di ieri sera; correranno nell'ordine Mariabenedicta Chigbolu, Maria Enrica Spacca, Chiara Bazzoni, Elena Bonfanti. Gli uomini verranno schierati con Lorenzo Valentini, Michele Tricca, Mario Lambrughi e Matteo Galvan. In entrambi i casi, promozione alla finale per le prime tre formazioni più due tempi.

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