"Mai dire ieri, ma domani concentrandoci sull'oggi!"



Queste alcune delle preziosissime parole, unitamente ai consigli squisitamente tecnici, rivolti oggi nella sala convegni del Coni Molise dal prof. Pietro ENDRIZZI ai giovani mezzofondisti molisani. In un'aula gremita il tecnico ultraqualificato ha impartito una lezione non solo di sport, ma di modus vivendi. In tenuta austera, con tono pacato ed occhi vispi ha commentato ai "suoi" ragazzi (suoi, già, perchè  il prof. ha confessato di essere particolarmente legato ed affezionato ai giovani della nostra regione) una serie interessante di slides sull'allenamento, la corsa in salita e le problematiche del piede, con uno stile severo ed incisivo. Morigerato, franco, umile e con la professionalità che caratterizza i grandi ha coinvolto e rapito il suo uditorio, che lo ha seguito con entusiasmo dalle 15,30 alle 20,00 di un tiepido sabato di dicembre. Ha ringraziato ed elogiato in più occasioni i tecnici e le società della nostra terra, soffermandosi sulla qualità del loro operato con specifico riguardo alla trasmissione delle possibilità motorie dei giovani. Non ha omesso poi di ribadire l'importanza fondamentale che assume la cooperazione, la sinergia tra le istituzioni (autorità locali-scuola/università), le famiglie e le società sportive. Se ad agire - sia pure col dispiego di tutte le forze al proprio attivo - facendo appello a tutte le energie ed ai fondi di cui si dispone è una sola di queste entità permarrà lo stato di impossibilità di raggiungere/centrare obiettivi prestigiosi. E non basta nemmeno l'impegno isolato e sporadico di un ristretto numero di pseudovolontari:sono necessari costanza, passione, abnegazione da parte di ognuna delle categorie citate. Ed allora vien da sè che deve essere curata in primo luogo la formazione dei tecnici cui spetta il compito gravoso di sensibilizzare, motivare e seguire le potenziali stelle, contestualmente vanno educati gli insegnanti e le famiglie per favorire il reclutamento degli atleti e consentire loro di affacciarsi con dedizione e grinta al movimento dell'atletica col sostegno e l'esperienza di chi, ben formato, impedirà la dispersione dei talenti e la degenerazione delle abilità delle nuove generazioni, sostituendo la fase dell'ipocinetismo con quella dell'inserimento in società sportive al cui interno operino professionalità qualificate in grado di dar loro stimoli positivi. Ed è per questo che il prof. Endrizzi ha tenuto questo incontro a Campobasso. Per il prof. in Molise c'è il giusto humus per l'atletica; ha ricordato la straordinaria vittoria di pochi giorni fa a Budapest di Andrea Lalli ed ha tributato stima ed encomi alle varie società autoctone, che "parlano la sua stessa lingua". In conclusione senza retorica alcuna un grazie sentito al prof. Endrizzi e un augurio che il suo messaggio sia passato e venga recepito in toto in ogni sfera. Che il suo entusiasmo diventi contagioso e che in tanti giovani nasca la sana curiosità di addentrarsi nei meandri di una realtà che affascina, coinvolge, trascina e rapisce:l'atletica. Quindi mai dire ieri,ma spronare oggi i giovai x consentire loro di migliorarsi e di costruire step by step in vista del domani.   


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