Montagna: Confortola argento lunghe distanze, Iachemet 4a
Trionfo azzurro nei Campionati Mondiali di lunghe distanze di corsa in montagna a Podbrdo, in Slovenia. L’Italia conquista tre ori sui quattro in palio e anche due medaglie d’argento, con il successo in entrambe le classifiche a squadre, sia maschile che femminile. Fra gli uomini vince il titolo individuale Alessandro Rambaldini davanti a Marco De Gasperi per una formidabile doppietta, mentre Antonella Confortola sale sul secondo gradino del podio tra le donne. Un vero dominio sul tracciato della Gorski Marathon, che misura 42 chilometri con 2800 metri di dislivello, poco distante dal confine italiano.
DONNE - Anche la gara femminile vede l’Italia protagonista con l’argento di Antonella Confortola, leader fino a pochi chilometri dal traguardo e seconda in 4h29:58 dietro alla britannica Annie Conway, oro in 4h29:01. La trentina, già iridata nel 2013, guida nella prima salita con quasi 4 minuti di vantaggio sulla statunitense Megan Kimmel che quindi rientra per staccarsi di nuovo come la slovena Lucija Krkoc, poi bronzo con 4h30:43. Nella seconda salita, l’atleta della Forestale accumula di nuovo circa 3 minuti sulle avversarie, però la discesa conclusiva vede il grande recupero della Conway ma anche dell’altra azzurra Francesca Iachemet (Atl. Trento), quarta in 4h37:37. Il nono posto della piemontese Debora Cardone (Valli di Lanzo), con 4h40:43 dopo essere stata a lungo in quarta posizione, vale il successo italiano a squadre mentre Barbara Bani (New Athletics Sulzano) chiude al 19° posto in 4h51:30.
UOMINI - Il 34enne bresciano Alessandro Rambaldini festeggia in 3h44:52 al termine di una gara in rimonta, decisa nella seconda delle due discese previste, dopo altrettante impegnative salite. Nella scorsa stagione, il portacolori dell’Atletica Valli Bergamasche Leffe ha fatto il suo debutto in azzurro con due ori mondiali a squadre, piazzandosi 12° nelle lunghe distanze e 18° nella rassegna iridata di corsa in montagna a livello individuale. Stavolta invece è il momento della consacrazione per “Rambo”, come viene soprannominato. Nato a Gavardo e cresciuto a Lavenone, risiede da qualche anno a Idro, in Valle Sabbia. In fondo alla prima discesa, il suo ritardo nei confronti della testa è di ben cinque minuti, ma all’arrivo chiude con un netto margine sul forestale Marco De Gasperi, valtellinese di Bormio, secondo in 3h46:12.
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