Tre Trentini a Rio: con Chesani e Benedetti c'è anche Floriani
Dopo il recordo di cinque maglie azzurre (sei potenziali contando anche Silvano Chesani ai box), il 2016 dell'atletica trentina registra un altro preziosissimo primato: alle Olimpiadi di Rio de Janeiro saranno addirittura tre i nostri rappresentanti: lo stesso Chesani, Giordano Benedetti e - ultimo accolto nel gruppo - Yuri Floriani.
Per i primi due, la storia è nota: Chesani (Fiamme Oro) ha conquistato il minimo grazie alla sontuosa stagione invernale, salvo poi incappare in un guaio fisico che l'ha tenuto lontano dalle pedane per i primi mesi di stagione all'aperto; ora è recuperato e pronto per riprendersi il suo posto in azzurro.
Posto in azzurro che Giordano Benedetti (Fiamme Gialle) ha conquistato con la finale di Amsterdam, come da indicazioni federali. Chi invece è andato ad accarezzare da vicino tutte le varie clausole è stato Yuri Floriani (Fiamme GIalle), altro allievo di un Gianni Benedetti sempre più al centro del mezzofondo azzurro: minimo sfiorato per tre centesimi nei vittoriosi campionati italiani di Rieti e un paio di settimane dopo nono posto agli Europei. Un sogno svanito? Poteva sembrarlo, ma Yuri è tornato in gioco grazie al sistema dei "Target Numbers" che vuole un numero fissato di atleti al via di ciascuna gara e all'11 luglio solo 39 atleti (sui 45 previsti) avevano ottenuto il minimo di qualificazione. Ed allora la Iaaf ha provveduto ad allargare la borsa e naturalmente il primo dei "ripescati" è stato proprio Floriani che a Copacabana potrà celebrare la seconda presenza olimpica consecutiva, dopo l'ottima figura fatta 4 anni or sono a Londra.
Tutti i convocati azzurri a Rio de Janeiro
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