Le medaglie degli atleti E.R. ai Giochi Olimpici (parte 1)

06 Agosto 2016

Sono 9 le medaglie vinte in atletica dall'Emilia Romagna 

Salvo errori, gli atleti e le atlete tesserati in società della Emilia Romagna nelle varie edizioni dei Giochi Olimpici di atletica, hanno vinto 9 medaglie (4 ori, 2 argenti, 3 bronzi).

Ripercorriamo con un po' di cronaca queste 9 medaglie vinte e oggi partiremo dalle più lontane nel tempo.

1932 Los Angeles: la Nazionale Italiana vince la medaglia di bronzo nella 4x100, con Giuseppe Castelli, Ruggero Meregatti, Gabriele Salviati, Edgardo Toetti. Salviati è un bolognese e gareggia per la Virtus Bologna. Nato nel 1910, inizia a praticare atletica con la Virtus fin da bambino. Nel 1930 corre i 100 metri in 11.0 e 2 anni dopo conquista un posto nella staffetta veloce italiana per le Olimpiadi. Pochi giorni dopo le Olimpiadi, realizza il primato personale con il tempo di 10.7 (Chicago 18 agosto). La staffetta azzurra è terza in 41.2, preceduta dagli Stati Uniti, prima con 40.0 (record mondiale) e Germania con 40.9.

1936 Berlino: Ondina Valla (Virtus Bologna) vince la medaglia d'oro negli 80 hs con il tempo di 11.7. Fu la prima medaglia d'oro femminile per l'Italia e anche per questo è una delle figure storiche dell'atletica femminile italiana. Per la gara di Berlino, riportiamo quanto scritto da Giorgio Cimbrico in questi giorni nel sito nazionale: "Finale degli 80 ad ostacoli: la più rapida allo sparo è Claudia Testoni, bolognese come Ondina, che reagisce e riporta sotto la tedesca Anni Steuer e la canadese Betty Taylor. La gara divora se stessa in poche battute, in un arrivo selvaggio, segnato da quattro tuffi, il più disperato è quello di Claudia. Il lungo boato dei 100.000, il fremito del principe Umberto, dieci anni dopo Re di Maggio, che immacolato nella sua perfetta eleganza, siede in tribuna, l’attesa. Ventotto minuti perché la camera Kirby, il fotofinish del tempo, detti la classifica e consegni il diritto di avviarsi verso il podio o indichi la porta degli spogliatoi .

Valla, Steuer, Taylor: in quest’ordine e tutte con lo stesso tempo, 11”7." Link all'articolo completo.

Ondina Valla, o meglio Trebisonda (suo vero nome) Valla era nata nel 1916 e aveva iniziato con l'atletica, crediamo nel 1929 (Torino 6 ottobre - Campionati Italiani Femminili: 4° posto nell'alto con 1,35) con la società Bologna Sportiva, poi assorbita dalla Virtus. Nella sua carriera atletica ha avuto 16 presenze in nazionale assoluta tra il 1930 e il 1940 e ha vinto 13 titoli nazionali fra alto, lungo, velocità e ostacoli e ottenuto 35 primati nazionali. Nella sua carriera internazionale, oltre al titolo olimpico negli 80 hs ha vinto 4 ori ai Giochi Internazionali Universitari e sempre alle Olimpiadi di Berlino si piazzò al 4° posto nella 4x100 con Lidia Bongiovanni, Fernanda Bullano e Claudia Testoni (altra atleta bolognese). A livello nazionale spiccano anche i suoi primati nazionali di salto in alto: il primo nel 1930, quattordicenne, con 1,43, migliorato dapprima altre 5 volte fino a 1,517, poi superato da Claudia Testoni con 1,54 nel 1936 e nuovamente da lei migliorato con 1,56 (Bologna 5/9/37). Tale primato nazionale resistette ben 18 anni prima di essere migliorato da Paola Paternoster con 1,57 nel 1955.

1936 Berlino: Tullio Gonnelli (Virtus Bologna) vinse la medaglia d'argento nella staffetta 4x100 insieme ai compagni Gianni Caldana, Orazio Mariani e Elio Ragni. La medaglia d'oro fu vinta dagli Stati Uniti (con Jessie Owens) con 39.8, record mondiale, davanti all'Italia con 41.1 e alla Germania con 41.2. Nella sua carriera ci sono anche 2 presenze ai Campionati Europei: 1934 a Torino, con la maglia della Virtus Bologna e 1938 a Parigi con la Baracca Milano). Era nato nel 1912 e nel 1933 conquistò la sua prima maglia azzurra nella Nazionale Assoluta.

1936: Berlino: Giorgio Oberweger (Virtus Bologna) vinse la medaglia di bronzo nel lancio del disco con 49,23. Il titolo olimpico fu vinto dallo statunitense Ken Carpenter con 50,48 e l'argento dal connazionale Gordon Dunn con 49,36.

Nato nel 1913 a Trieste, si aggregò alla Virtus Bologna, in quanto frequentava l'Università a Bologna. Ha avuto una carriera atletica di rilievo, dapprima come atleta dove vinse anche la medaglia d'argento ai Campionati Europei di Parigi nel 1938, poi come dirigente, in quanto è stato negli anni '60 per vari anni il C.T. della Nazionale Italiana di atletica. 

1952: Helsinki: Giuseppe Dordoni (Virtus Bologna) vince il titolo olimpico della 50 km di marcia. Nato nel 1926 a Piacenza, ha avuto una carriera atletica prestigiosa, prendendo parte a 4 edizioni dei Giochi Olimpici (1948 Londra, 1952 Helsinki, 1956 Melbourne, 1960 Roma). Nella sua carriera di atleta ha disputato circa 600 gare, vincendone ben 502, con 18 presenze in nazionale. Terminata la carriera è stato per oltre un quarto di secolo responsabile della nazionale italiana di marcia. Nella gara di Helsinki vinse con il tempo di 4.28.08, precedendo il cecoslovacco Josef Dolezal, argento con 4.30.18 e l'ungherese Antal Roka, bronzo con 4.31.28. 

Bibliografia:

Annuari FIDAL

Bologna Olimpica - Minerva Editore - autore Olga Cicognani

1925-1928 Nella città d'oro - Inizia l'epopea dell'affascinante romanzo azzurro - edizioni ASAI Archvio Storico dell'Atletica Italiana Bruno Bonomelli

1929-1932 Luigi Beccali, la goliardia e il mito dell'uomo integrale - Storia dei Campionati Italiani di Atletica Leggera - edizioni ASAI Archvio Storico dell'Atletica Italiana Bruno Bonomelli

www.fidal.it

it.wilkipedia.org

www.sport-reference.com

www.virtusatletica.it

I precedenti articoli "olimpici" pubblicati nei giorni scorsi nel nostro sito:

San Marino alle Olimpiadi

A Rio i Carabinieri La Rosa e Giupponi

Ayo Folorunso: dalle gare cadette di Modena a Rio

La prima parte di carriera atletica di Margherita Magnani

Giorgio Rizzoli

 

 

 

 



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