Nuoro - Monte Ortobene. di Michele Licheri



 

Domenica 19 dicembre alle ore 10 e 45 è stato dato il via alla prima edizione della Nuoro Monte Ortobene organizzata dall'Atletica Goceano. Le passate edizioni sono sempre state proposte dalla Delogu Nuoro con un chilometraggio lievemente inferiore. Stavolta, la distanza, è stata netta e tonda di dieci chilometri.

      Il clima: umido in città e nei pressi della partenza; più secco e freddo sul monte.

      Le presenze: un settantina, ma di qualità poiché gli assenti hanno sempre torto.

      La gara: una lunga salita interpretata al meglio al maschile da Orgiana e al femminile da Sogos.

    Il percorso: dieci chilometri di ascesa dalla strada di Oliena, passando per la città di Grazia Deledda, Salvatore Satta, Sebastiano Satta etc., via via su sino all'Ortobene. Un tracciato che permetteva pochissime pause e per questo da correre sempre in “soglia” e oltre; una strada fatta di tornanti, curve e contro curve tra boschi di lecci e macchia con i resti delle nevicate dei giorni precedenti ancora a lato, e le rocce, come sempre maestose, granitiche a testimonianza di un'era geologica antica e artisticamente uniche per foggia, che la natura ha saputo scolpire in modo originale così da produrre l'estetica evocativa dell'ascesa al monte.

       Gli atleti: creativi, instancabili, determinati; simili a una compagnia teatrale ben assortita e variegata in cui, ognuno/a disponendo di un campionario interpretativo shakespeariano ha saputo prodursi in una prova d'autore unica, liberando - tra le ombre della fatica, le nebbie, il grigiore della giornata- uno squarcio di luce divino, tra la linea di partenza e quella del traguardo, così da rendere omaggio, umilmente e sudati, al Cristo benedicente del Redentore svettante sopra tutti.

          Il sudore, la fatica: tanto/a; ma profusa non per abbrutirsi ma per purificarsi e scoprire metro dopo metro, chilometro dopo chilometro, una nuova dimensione, un nuovo lido; e capire, oltrepassato il limite sino ad allora noto, che il gioco, la catarsi ne è valsa la pena; poiché per riscoprirsi sempre nuovi e diversi, fedeli a se stessi, e allo argonauta che pulsa in noi, è d'obbligo scegliere e percorrere una strada. Domenica, la strada del mistero e della liberazione, della socialità e dello sport, è stata quella verso l'Ortobene.

           Babbo Natale: una trovata, peraltro faticosa, considerato che santa Claus ha scalato al pari degli altri atleti, ma geniale e gradita da tutti i bimbi che uscendo dalla chiesetta della “Solitudine” gli si paravano intorno festanti; si aspettavano certo qualche regalo; hanno avuto in dono -cosa rara!- un Babbo Natale podista, per il resto dovranno aspettare il 25 dicembre.

             Gli ospiti: il sindaco di Nuoro; il giornalista sportivo dell'Unione Matteo Vercelli; plaudente all'iniziativa il primo, affabile conduttore delle premiazioni il secondo.

               Il finale: malloreddus al ragù e pecora in umido con olive per atleti e sostenitori nonché profusi brindisi verdiani con “cannonau” locale.



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